[ CDM-1548770208-1 ]

Dal punto di vista ambientale il territorio afferente all’area metropolitana milanese è caratterizzato da un reticolo idrografico complesso, con cospicui apporti sia superficiali che sotterranei. I numerosi corsi d’acqua che gravitano sul territorio sono interconnessi da una fitta rete di canali artificiali, realizzati sia a fini irrigui sia per il convogliamento delle acque meteoriche; il reticolo dei corsi d’acqua raggiunge uno sviluppo complessivo di circa 370 km. Lo schema idrografico del territorio milanese è raffigurato, nei suoi principali elementi, in Figura 3.47.

[ CDM-1548770208-2 ]

Figura 3.47 - Schema idrografico del territorio milanese (Fonte: Comune di Milano, MM SpA)

[ CDM-1548770208-3 ]

Il Reticolo Idrografico di Milano, secondo la recente DGR n. 4229 del 23 ottobre 2015, modificata e integrata dalla DGR n. 4439 del 30 novembre 2015, dal decreto n. 13807 del 22 dicembre 2016 e dalla DGR n.7581 del 18 dicembre 2017 è così articolato:

  • Reticolo Idrico Principale, costituito dai seguenti corsi d’acqua (Allegato A e B della DGR n.7581/2017): Canale Deviatore Olona, Cavo e Scolmatore Redefossi, Colatore Lambro Meridionale o Lambro Meridionale, Fiume Lambro o Lambro Settentrionale, Fiume Olona (escluso Olona Ramo Darsena), Torrente Garbogera, Torrente Nirone o Fugone o Merlata o Guisa o delle Baragge o Bareggie, Torrente Pudiga o Lombra o Mussa, Torrente Seveso;
  • Reticolo idrico consortile, costituito dai corsi d’acqua compresi nell’Allegato C della DGR n.7581/2017, per i quali trova inoltre applicazione il Regolamento consortile di Polizia Idraulica del Consorzio di Bonifca Est Ticino Villoresi di cui alla D.G.R. 19 dicembre 2016 n. X/6037; in questa categoria sono oggi compresi il Naviglio di Pavia (da Via Gola allo sbocco in Ticino), il Naviglio Grande (fino alla passerella pedonale di Via Paoli/Via Casale) ed il Naviglio Martesana (fatta eccezione per i tratti di cerchia interna di proprietà statale e del Comune di Milano);
  • Reticolo Idrico Minore, costituito da tutti i corsi d’acqua demaniali che non appartengono né al reticolo idrico principale, né al reticolo di bonifica e che non si qualificano come canali privati.