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La Rete Ecologica Regionale (RER), riconosciuta come infrastruttura prioritaria del Piano Territoriale Regionale, costituisce strumento orientativo per la pianificazione regionale e locale. In particolare il documento "RER - Rete Ecologica Regionale" illustra la struttura della Rete e degli elementi che la costituiscono, rimandando ai 99 settori in scala 1:25.000, in cui è suddivisa l'area di pianura. Il documento "Rete ecologica regionale e programmazione territoriale degli enti locali" fornisce invece indicazioni per la composizione e la concreta salvaguardia della Rete nell'ambito dell'attività di pianificazione e programmazione.

La RER lombarda si articola su due livelli. Un primo livello è composto da:

  • Elementi di primo livello - Aree prioritarie per la biodiversità ed altri elementi di primo livello quali aree di particolare pregio ambientale riconosciute;
  • Gangli primari - Nodi prioritari sui quali ‘appoggiare’ i sistemi di relazione spaziale all’interno del disegno di rete ecologica. Si tratta di 18 aree che si appoggiano prevalentemente alle principali aste fluviali della pianura lombarda e che sono spesso localizzate (9 gangli su 18) in corrispondenza delle confluenze tra fiumi;
  • Corridoi primari - Elementi fondamentali per favorire la connessione ecologica tra aree inserite nella rete e in particolare per consentire la diffusione spaziale di specie animali e vegetali, sovente incapaci di scambiare individui tra le proprie popolazioni locali in contesti altamente frammentati;
  • Varchi - Rappresentano situazioni particolari in cui la permeabilità ecologica di aree interne ad elementi della Rete Ecologica Regionale (o ad essi contigue) viene minacciata o compromessa da interventi antropici, quali urbanizzazione, realizzazione di importanti infrastrutture, creazione di ostacoli allo spostamento delle specie biologiche.

Un secondo livello è composto dagli elementi di secondo livello che svolgono una funzione di completamento del disegno di rete nonché di raccordo e connessione ecologica tra gli elementi primari. Gli elementi di secondo livello consistono in:

  • porzioni di Aree prioritarie per la biodiversità non ricomprese in Elementi di primo livello in seguito all’innalzamento del numero di strati/layers simultaneamente presenti per l’attribuzione del primo livello;
  • Aree importanti per la biodiversità non ricomprese nelle Aree prioritarie;
  • Elementi di secondo livello delle Reti Ecologiche Provinciali, quando individuati secondo criteri naturalistici/ecologici e ritenuti funzionali alla connessione tra Elementi di primo e/o secondo livello.

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Figura 3.10 Rete Ecologica Regionale primo e secondo livello (Fonte: elaborazione AMAT su dati Regione Lombardia DB RER)

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La Carta della Rete Ecologica Regionale primaria potrà avere in futuro variazioni in funzione dell’evoluzione degli ecomosaici o di programmi attuativi di rilevanza regionale. In particolare l’individuazione dei corridoi primari della rete regionale costituirà riferimento per la pianificazione provinciale e comunale con l’obiettivo di conseguire: 

  • un miglioramento delle condizioni di tutela;
  • un incremento della fattibilità delle azioni di rinaturazione (ad esempio attraverso una più elevata disponibilità dei proprietari dei terreni);
  • migliori condizioni di coesistenza con attività o azioni antropiche in grado di generare pressioni critiche sulla rete stessa.

A seguire vengono presentate le tavole della RER che interessano il territorio del Comune di Milano.

In questo senso si sottolinea come il PLIS della Balossa a seguito della Legge Regionale 22 dicembre 2015, n. 40, è stato accorpato al Parco regionale Nord Milano acuendo la criticità evidenziata relativamente alla scarsa o connettività ecologica tra i diversi settori che compongono il Parco Nord.” [osservazione Parco Nord Milano PEC del 12.7.2019, in atti P.G. 311525/2019]