[ CDM-1548834875-1 ]

La qualità delle acque superficiali è valutata sulla base di alcuni indicatori che descrivono le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche dell’ambito.
Lo stato ecologico dei corpi idrici è definito dalla qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici, stabilita attraverso il monitoraggio degli elementi biologici (macrofite e fitobentos, fitoplancton, macroinvertebrati bentonici e fauna ittica), degli elementi fisico-chimici (nutrienti, ossigeno disciolto e trasparenza) e chimici (inquinanti specifici) a sostegno e degli elementi idromorfologici a sostegno. Gli elementi di qualità differiscono tra fiumi e laghi, in funzione delle rispettive peculiarità.
Lo stato chimico dei corpi idrici è definito dalla presenza delle sostanze appartenenti all’elenco di priorità (pericolose prioritarie, prioritarie e altre sostanze), per ciascuna delle quali sono stabiliti standard di qualità ambientale.

[ CDM-1548834875-2 ]

L’obiettivo del monitoraggio è quello di stabilire un quadro generale coerente ed esauriente dello stato ecologico e chimico delle acque all’interno di ciascun bacino idrografico e permettere la classificazione di tutti i corpi idrici superficiali. 
Il monitoraggio delle acque superficiali si articola in: sorveglianza, operativo, indagine.
Il monitoraggio di sorveglianza, che riguarda i corpi idrici “non a rischio” e “probabilmente a rischio” di non soddisfare gli obiettivi ambientali, è realizzato per:

  • integrare e convalidare l’analisi delle pressioni e degli impatti;
  • la progettazione efficace ed effettiva dei futuri programmi di monitoraggio;
  • la valutazione delle variazioni a lungo termine di origine naturale (rete nucleo);
  • la valutazione delle variazioni a lungo termine risultanti da una diffusa attività di origine antropica (rete nucleo);
  • tenere sotto osservazione l’evoluzione dello stato ecologico dei siti di riferimento;
  • classificare i corpi idrici.

Il monitoraggio operativo è realizzato per:

  • stabilire lo stato dei corpi idrici identificati “a rischio” di non soddisfare gli obiettivi ambientali;
  • valutare qualsiasi variazione dello stato di tali corpi idrici risultante dai programmi di misure;
  • classificare i corpi idrici.

Il monitoraggio di indagine è richiesto in casi specifici e più precisamente:

  • quando sono sconosciute le ragioni di eventuali superamenti (ad esempio le cause del mancato raggiungimento degli obiettivi o del peggioramento dello stato);
  • quando il monitoraggio di sorveglianza indica il probabile rischio di non raggiungere gli obiettivi e il monitoraggio operativo non è ancora stato definito;
  • per valutare l’ampiezza e gli impatti di un inquinamento accidentale.

Il monitoraggio di sorveglianza si effettua per almeno un anno ogni sei (periodo di validità del Piano di Gestione), salvo per la rete nucleo che è controllata ogni tre anni.
Il ciclo del monitoraggio operativo è triennale.

[ CDM-1548834875-3 ]

Gli indicatori analizzati per la definizione dello stato qualitativo delle acque superficiali sono descritti nella seguente Tabella 3.15.

[ CDM-1548834875-4 ]

I risultati delle analisi effettuate per determinare la qualità delle acque dei fiumi (ARPA Lombardia – Rapporto annuale 2014 – Stato annuale delle acque superficiali, bacino dei fiumi Lambro e Olona) mostrano quanto di seguito riportato, per quanto riguarda i corpi idrici afferenti all’area di Milano.