[ CDM-1548168157-1 ]

Sulla base dell’insieme delle caratteristiche idrogeologiche fin qui esposte, il territorio viene distinto in aree omogenee in funzione del grado e del tipo di rischio ambientale a cui esso è sottoposto. La carta della fattibilità geologica è un utile strumento di programmazione, poiché fornisce indicazioni sulle limitazioni e le possibili destinazioni d’uso del territorio.
La direttiva regionale (D.G.R. n. 8/1566 del 22/12/2005, come modificata dalla D.G.R. n. 8/7374 del 28/05/2008 ed aggiornata dalla D.G.R. n. 9/2616 del 30/11/2011) identifica 4 classi per definire l’idoneità all’utilizzo urbanistico del territorio. Nel caso di Milano, la Componente Geologica del PGT 2012 ha riconosciuto la presenza di tre sole classi di fattibilità:

  • Classe II: fattibilità con modeste limitazioni. Si tratta di aree in cui, in linea generale, sono ammissibili tutte le categorie di opere edificatorie, con l’unica prescrizione di verifica della compatibilità geologica e geotecnica. Non si riscontrano, dunque, particolari limitazioni all’edificabilità. Si tratta di aree che devono essere cautelate a causa della limitata soggiacenza della falda, della possibilità di escursione della stessa e della possibilità di trovare materiale con scadenti caratteristiche geotecniche;
  • Classe III: fattibilità con consistenti limitazioni. In questa classe ricadono le aree di esondazione del Fiume Lambro, le aree a bassa soggiacenza della falda (meno di 5 m da piano campagna), le aree che presentano scadenti caratteristiche geotecniche del primo orizzonte, le aree di cava attiva o cessata. Sono ammessi interventi urbanistici solo a seguito di verifica idrogeologica o litotecnica puntuale;
  • Classe IV: fattibilità con gravi limitazioni. In queste zone sono escluse opere di nuova edificazione ad esclusione di quelle tese al consolidamento o alla sistemazione idraulica ed idrogeologica per la messa in sicurezza dei siti. Sono comprese in questa classe sia le zone di tutela assoluta dei pozzi di captazione ad uso idropotabile, sia le fasce di rispetto dei corsi d’acqua costituenti il reticolo idrografico stabilite ai fini della polizia idraulica. Per quanto riguarda il fiume Lambro, ricadono in questa categoria tutte le aree classificate in classe R4 di rischio idraulico della fascia C oltre alle aree comprese in fascia A ed in fascia B del PAI.