[ CDM-1545148041-1 ]

Per una corretta valutazione dell’importanza e del ruolo svolto dal verde nell’ambito metropolitano è necessario considerare non solo la città di Milano, ma anche i 32 comuni di prima fascia. Partendo da questa considerazione il sistema si compone di alcuni spazi attrezzati a parco e rivolti ad un bacino di utenza sovracomunale ed altri attualmente adibiti ad usi agricoli. Gli scenari di rilevo maggiore sono il Parco Agricolo Sud Milano, lungo l’arco meridionale, orientale e occidentale della città, ed il Parco Nord, che rappresenta l’unico cuneo di verde rimasto tra la direttrice della Milano-Meda e la Valassina. Gli interventi di pianificazione territoriale si concentrano, in particolar modo, nell’ambito del Parco Agricolo Sud Milano (es. Piano di Settore Agricolo), dove alcune aree appaiono ancora dotate di caratteri paesistico-ambientali di sostenibilità nei loro connotati di identità e memoria storica. Lo sviluppo e l’espansione dei parchi nelle aree periferiche corrispondono ad un desiderio di elevare le dotazioni a standard e rispondere alla crescente domanda di spazi aperti voluta dai cittadini; l’obiettivo è la costituzione di aree verdi che circondino la corona periferica della città, in modo da formare una “cintura verde” in grado di collegare le differenti situazioni ed opportunità legate ad una logica di sviluppo radiocentrico.

[ CDM-1545148041-2 ]

Figura 3.4 Aree Protette nel Comune di Milano (Fonte: Regione Lombardia DB RER e Aree Protette)

[ CDM-1545148041-3 ]

Entrando nel merito dei due parchi citati, il Parco Agricolo Sud Milano costituisce un semianello attorno alla città costruita, congiungendosi verso ovest col Parco del Ticino e verso est con quello dell’Adda. Si caratterizza per la presenza di una fitta maglia agricola con relativo sistema viabilistico e per la notevole dotazione idrica, tra le più significative del territorio: i fiumi storici, i canali artificiali per l’irrigazione, i navigli Grande e Pavese e i numerosi fontanili. La coltura più diffusa è quella dei cereali, seguita dal riso e dal prato. Il parco si estende su un terzo del territorio provinciale, interessando 61 comuni, e solamente il 9% della sua superficie si trova all’interno dei confini comunali di Milano. In virtù delle sue notevoli dimensioni il Parco costituisce una risorsa strategica per il futuro di Milano e dei comuni di prima cintura sia per quanto riguarda l’organizzazione territoriale sia per il sistema ambientale. L’obiettivo dell’istituzione del Parco è limitare l’espansione urbana che ha caratterizzato i comuni di prima cintura e conservare così il polmone di aree agricole nella porzione esterna alla città, tutelando i luoghi naturali e salvaguardando il patrimonio storico-architettonico presente. Trattandosi inoltre di aree ai margini del confine urbano e a più diretto contatto con le trasformazioni urbanistiche, un ulteriore obiettivo del Parco è la riqualificazione ambientale delle aree di frangia e la creazione di un collegamento tra campagna e città.

[ CDM-1545148041-4 ]

Il Parco Nord è un grande parco metropolitano inserito tra i quartieri della periferia nord della città. Sorge all’interno di un contesto tra i più densamente urbanizzati d’Europa, che si caratterizza per la presenza di strutture industriali, oggi quasi completamente scomparse, e per la grande espansione edilizia, che ha, nel tempo, portato alla saldatura della periferia nord di Milano con il suo hinterland senza soluzione di continuità ed in assenza di un equilibrato disegno pianificatorio.
Il Parco si è caratterizzato, nel tempo, per la capacità di acquisire nel proprio patrimonio una pluralità di superfici originariamente industriali o incolte, riqualificandole e predisponendone la fruizione a verde pubblico. Le aree direttamente gestite dal Parco recuperate e/o riconvertite ammontano a ca. 420 ha su un’estensione complessiva di 794 ha. [osservazione Parco Nord Milano PEC del 12.7.2019, in atti P.G. 311525/2019]. Il Parco, è oggi il grande polmone verde dell’area settentrionale di Milano.

[ CDM-1545148041-5 ]

Infine è stato approvato l’ampliamento nel Comune di Milano del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Media Valle del Lambro (Decreto del Sindaco Metropolitano del 19 maggio 2016).
Tale area protetta si estende per circa 660 ettari lungo il corso del fiume Lambro, tra i Comuni di Monza, Brugherio, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni e Milano e costituisce una cerniera di un sistema verde di scala metropolitana: a nord si collega, attraverso i terreni della Cascinazza, con il centro di Monza e poi con il Parco della Villa Reale; a sud confina con il parco del nuovo quartiere di via Adriano, e si collega, attraverso il Canale Martesana, con il centro di Milano; a ovest, attraverso il parco previsto sulle aree Falck, arriverà a poche centinaia di metri dal Parco Nord; ad est, sempre attraverso la Martesana, si collegherà al Parco Est Cave recentemente riconosciuto.
Il PLIS della Media Valle del Lambro rappresenta quindi la connessione verde di un sistema articolato, formato dai centri di Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Brugherio e Cologno Monzese e dal sistema dei parchi del Nord Milano.
La Figura 3.5 mostra in verde il territorio storico del PLIS e in rosso i recenti ampliamenti nei Comuni di Milano e Monza.

[ CDM-1545148041-6 ]

Figura 3.5 PLIS Media Valle del Lambro (Fonte: sito web PLISMVL)

[ CDM-1545148041-7 ]

Sulla base della normativa di riferimento prevista per i PLIS e in relazione al PTCP della Città Metropolitana di Milano, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 93 del 17.12.2013, che individua lungo il Naviglio Martesana delle aree classificate come “Parchi locali di interesse sovracomunale in fase di riconoscimento o proposti” (Tav. 2 “Ambiti, sistemi ed elementi di rilevanza paesaggistica”), nel dicembre 2013 ha avuto avvio il processo partecipativo di alcune amministrazioni comunali (Bellinzago Lombardo, Bussero, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Inzago - comune capofila - Pioltello, Pozzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Vimodrone e Milano), che hanno aderito al progetto di costituzione del PLIS Martesana.
Il 10 aprile 2015 i Comuni e la Città Metropolitana, in riferimento alla legge 30 novembre 1983 n. 86 - art. 34 e alla Deliberazione della Giunta Regionale 8/6148 del 12 dicembre 2007, hanno convenuto sull’opportunità di procedere all’istituzione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale denominato “Martesana” e hanno condiviso un testo di schema del Protocollo di Intesa che persegue obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione dell’ambito della Martesana.
In data 17 luglio 2015 la Giunta Comunale di Milano ha approvato la delibera n. 1300 di “Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra i Comuni posti sull’ asta della Martesana e la Città Metropolitana, per l’istituzione del Parco Locale d’Interesse Sovracomunale della Martesana.
In data 21 dicembre 2015 è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa tra Città Metropolitana e i comuni di Bellinzago Lombardo, Bussero, Cassina de Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Milano, Pioltello, Pozzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Vimodrone per la “Istituzione di un Parco locale d’interesse sovracomunale della Martesana”.
All’interno della procedura di revisione del PGT sarà recepito il perimetro del Parco locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) Martesana, al fine di un suo riconoscimento da parte di Città Metropolitana.
La definizione del perimetro del PLIS Martesana muove dall’ambito di tutela paesaggistica del Naviglio omonimo. Partendo dalla valutazione dei caratteri paesaggistici, strutturali e percettivi che il vincolo analizza nel dettaglio, la ridefinizione è avvenuta attraverso il modellamento dello stesso sulla base di quanto stabilito dalla D.G.R. n. 6/43150 21 maggio 1999 “Procedure per la gestione, la pianificazione e il riconoscimento dei PLIS”.
Gli obiettivi prefissati dal Protocollo d’intesa per l’istituzione del PLIS Martesana sono i seguenti:

  • la tutela e la riqualificazione ambientale, agricola, paesaggistica e fruitiva dell’area;
  • la conservazione e valorizzazione dei beni storici e ambientali;
  • il recupero naturalistico e forestale, anche mediante l’eventuale formazione di nuove foreste urbane;
  • l’implementazione di un corridoio ecologico lungo tutto il percorso del Naviglio Martesana in connessione con le reti ecologiche comunali;
  • la fruizione ricreativa sostenibile per l’area;
  • la tutela e valorizzazione del patrimonio agrario e degli elementi strutturanti il paesaggio agrario in particolare il reticolo irriguo;
  • lo sviluppo di un’economia territoriale sostenibile legata in particolare alle attività agricole, ma anche alla promozione del territorio dal punto di vista sociale, culturale e alimentare;
  • favorire azioni che abbiano come obiettivo la navigabilità compatibile del Naviglio Martesana;
  • favorire la collaborazione tra i vari Enti Parco presenti lungo l’asse della Martesana.

[ CDM-1545148041-8 ]

Figura 3.6 Proposta perimetro PLIS Martesana (Fonte: Comune di Milano)