[ CDM-1545215767-1 ]

Le aree dimesse, anche di origine industriale, rappresentano una importante occasione di riqualificazione della città stessa, in riferimento alla disponibilità di superfici riutilizzabili in contesti ormai completamente inglobati nel tessuto urbanizzato. Se dal punto di vista ambientale l’abbandono delle originarie attività si accompagna spesso alla presenza di materiali e sostanze inquinanti non rimossi con potenziali o effettive contaminazioni delle acque di falda, del suolo e del sottosuolo, dal punto di vista urbanistico il mancato recupero di queste aree conduce ad una crescita della periferia a scapito delle aree verdi circostanti, sfruttando ambiti di pregio che andrebbero invece tutelati.
Le potenzialità delle aree dismesse sono quindi da un lato storicamente condizionate dagli oneri economici dei progetti di bonifica, dall’altro necessitano di essere legate alle istanze di sostenibilità ambientale degli interventi ed all’innalzamento degli standard di qualità urbana in città. 
D’altra parte, a fronte di una continua richiesta di spazi per la residenza, per i servizi e le attività commerciali, la presenza di aree dimesse rappresenta una risorsa essenziale per la localizzazione dei nuovi progetti di trasformazione, favoriti anche dalla buona accessibilità ai nodi della rete infrastrutturale e dalla presenza di opere di urbanizzazione. Lo sfruttamento di un’ingente risorsa di spazi che possono essere riutilizzati contribuisce, inoltre, a limitare il consumo di suolo quale risorsa primaria, obiettivo base della pianificazione urbanistica comunale.
Oltre ad ospitare residenze, funzioni di pregio e di interesse pubblico, le aree dismesse possono, ove possibile, essere riutilizzate per la realizzazione di parchi che, da un lato consentono interventi di ricucitura paesaggistica in ambito urbano, dall’altro permettono di riequilibrare il rapporto tra il sistema del verde e la città consolidata, tra l’uomo e l’ambiente, favorendo anche una diminuzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico.
Nasce, dunque, la necessità di organizzare il riuso di tali aree coniugando esigenze pubbliche e private, nell’ottica della strategia comune dello sviluppo della città. Fondamentale risulta l’integrazione tra pianificazione urbanistica ed approccio ambientale, coniugando la progettualità dell’opera agli impatti che la stessa potrà comportare sull’ambiente e valutandone così la fattibilità economica; il riferimento è ai contenuti del Documento di Inquadramento ”Ricostruire la grande Milano”, alla programmazione attuata tramite lo strumento dei Programmi Integrati di Intervento (P.I.I.) e dei Programmi di Recupero Urbano (P.R.U.), alla previsione degli Ambiti di Trasformazione all’interno del Piano di Governo del Territorio.

In linea generale quindi le aree di maggiore entità sono ad oggi state recuperate o ne è in corso il recupero.

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Tra i principali interventi di riqualificazione su aree dismesse ad oggi completamente recuperate o in fase di conclusione si ricordano:

  • l’Accordo di Programma - P.I.I. relativo al recupero dell’area Garibaldi-Repubblica, nonché la variante per la riqualificazione dell’area delle ex Varesine (ex stazione di Porta Nuova, successivamente parzialmente occupata dal luna park delle Varesine), oggi sede, tra gli altri, del nuovo quartiere Porta Nuova a carattere terziario/residenziale, della nuova sede della Regione Lombardia e del nuovo parco Biblioteca degli Alberi;
  • l’Accordo di Programma - P.I.I. relativo alla riqualificazione dell’ex sede della casa automobilistica Alfa Romeo (e Lancia) nel quartiere Portello, con la creazione di spazi commerciali, terziari e residenziali (libera e convenzionata), la nuova piazza Portello e la creazione di un nuovo parco urbano di circa 60.000 mq;
  • l’Accordo di Programma relativo all’insediamento, sul sedime degli ex stabilimenti Pirelli ed Ansaldo, del polo universitario di Milano Bicocca e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, unitamente ad edifici con destinazione terziaria, edilizia residenziale libera, convenzionata, sociale ed universitaria, allo spazio espositivo dell’Hangar Bicocca, alla realizzazione del Teatro degli Arcimboldi al parco della “Collina dei Ciliegi” ed ai comparti multifunzionali “La Piazza” e “Bicocca Village”;
  • il P.R.U. “Palizzi”, realizzato sulle aree degli ex depositi ed impianti della raffineria Fina, con l’insediamento di funzioni essenzialmente residenziali unitamente alla dotazione di aree a verde/parco pubblico per circa 200.000 mq (Parco Franco Verga);
  • il P.R.U. “Pompeo Leoni”, realizzato sulle aree delle ex Officine Meccaniche (O.M.), comprendente edifici a torre e a corte a carattere residenziale, superfici a commercio, terziario/produttivo, il Parco della Cultura (comprendente l’ex Autoparco Pompeo Leoni), il Parco delle Memorie Industriali (comprendente alcune strutture dell’ex OM ed il carroponte) ed il Parco della Vettabbia;
  • il P.R.U. “Lodi” ex T.I.B.B. realizzato sulle aree dell’ex stabilimento meccanico del Tecnomasio Italiano Brown Boveri, comportante l’insediamento di funzioni residenziali, commerciali e del Giardino Marcello Candia;
  • il P.R.U. “Lorenteggio” ex Ponteggi Dalmine e SCAC, comprendenti funzioni prevalentemente residenziali, commerciali e produttive, unitamente all’insediamento del Vodafone Village ed a aree verdi tra le quali il Giardino delle Crocerossine ed il Giardino Gonin-Giordani;
  • il P.P. “ex Sieroterapico” Serafino Belfanti, comprendente la realizzazione di edifici residenziali a corte e del Parco Segantini oltre alla previsione di recupero della Cascina Argelati;
  • il P.I.I. “ex Cartiere Binda”, a carattere prevalentemente residenziale;
  • l’intervento a carattere terziario/direzionale relativo al “Maciachini Center” sull’area dell’ex industria farmaceutica Carlo Erba;
  • l’intervento di recupero a carattere residenziale e commerciale sull’area dell’ex industria dolciaria Motta.

Tra i principali interventi in fase di sviluppo si trovano:

  • il P.I.I. “Citylife”, in corso di realizzazione sul sedime di parte del Polo Urbano fiera in sostituzione degli originali padiglioni, comprendente edifici a carattere residenziale, tre torri a destinazione terziaria, le opere infrastrutturali relative alla fermata M5 “Tre Torri”, la riqualificazione del Velodromo Vigorelli e dell’ex Padiglione 3 (ora Palazzo delle Scintille, a funzione di interesse pubblico o generale) la realizzazione circa 170.000 mq di aree verdi comprensivi del Parco delle Sculture;
  • il P.I.I. Rogoredo-Montecity sulle aree della ex Montedison (nord) e delle acciaierie Redaelli (sud) di cui è già stata realizzata gran parte della porzione meridionale verso il sedime ferroviario, caratterizzata dalla nuova sede di Sky Italia e dalla presenza di funzioni essenzialmente residenziali (libera e convenzionata);
  • i P.I.I. “Adriano Marelli” ed “Adriano – Cascina San Giuseppe” relativi alle ex aree industriali dello stabilimento Magneti Marelli, comportanti l’insediamento di funzioni residenziali libere, convenzionate ed universitarie, strutture commerciali, il recupero della Cascina San Giuseppe unitamente alla realizzazione dell’omonimo parco e la realizzazione del Parco Adriano;
  • il P.R.U. Rubattino, sule aree dell’ex stabilimento automobilistico Innocenti-Maserati, di cui è stata realizzata la prima parte, ad ovest del rilevato della Tangenziale Est, caratterizzata da funzioni prevalentemente residenziali e commerciali, unitamente al parco Rubattino Maserati posto a cerniera tra i due ambiti ed a scavalco del Fiume Lambro;
  • il P.I.I. relativo allo scalo ferroviario dismesso di Porta Vittoria, le cui previsioni comprendono un mix funzionale a residenza/commercio/terziario e ricettivo oltre alla realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.

[ CDM-1545215767-3 ]

È in parte già in corso di attuazione il recupero e la parziale trasformazione dell’area relativa agli edifici dell’ex Manifattura Tabacchi, che prevede l’insediamento di un mix di funzioni private (residenza libera, commercio e funzioni compatibili) e pubbliche/d’interesse generale (Centro Sperimentale del Cinema, Scuole Civiche del Cinema, il Polo Cine-Audio-Visuale, residenza temporanea, universitaria, un Centro Anziani, un asilo ed una caserma).
Nello stesso ambito geografico è inoltre in corso l’iter procedurale relativo alla valorizzazione dell’ambito della caserma dismessa “Mameli”, classificata dal PGT 2012 come Ambito di Trasformazione Urbana del Documento di Piano, verso un mix funzionale residenziale/commerciale e servizi.

[ CDM-1545215767-4 ]

Si ritiene inoltre utile riportare, nel prosieguo del paragrafo, alcune considerazioni su ulteriori aree industriali dismesse considerate significative e strategiche sia dal punto di vista logistico e dimensionale, anche per la relativa posizione all’interno del tessuto cittadino consolidato, sia dal punto di vista storico-culturale, sulla base dei progetti di trasformazione studiati nel corso degli anni recenti.