[ CDM-1545220795-1 ]

L’area della Bovisa (circa 850.000 mq in totale) è storicamente legata alle attività di carattere industriale che l’hanno interessata fin dalle sue prime trasformazioni ottocentesche, tra cui si ricordano le aziende di produzioni chimiche e le Officine del Gas; l’insediamento di tali funzioni venne reso possibile dalla disponibilità di vasti appezzamenti di territorio libero in ambiti periferici, ma adiacenti alle principali linee di comunicazione ferroviarie ed industriali; con lo sviluppo dei quartieri circostanti, l’area industriale è di fatto diventata una sorta di “isola” all’interno del tessuto consolidato, un ambito intercluso tra i quartieri Bovisa, Bovisasca, Dergano, Quarto Oggiaro e le linee ferroviarie dello Stato e delle Ferrovie Nord Milano.
Sul sito di Bovisa Gasometri (circa 400.000 mq) sono state effettuate numerose campagne di indagine, soprattutto tra il 1995 ed il 1999 e nel corso del 2002, sia sui terreni che sulle acque di falda; tali analisi hanno restituito un quadro di diffusa contaminazione da metalli pesanti, fenoli, cianuri, IPA ed idrocarburi pesanti fino a circa 12 metri di profondità, mentre le acque presentano una contaminazione da idrocarburi aromatici/totali e solventi clorurati.
Il problema fondamentale del risanamento dell’area, con particolare riferimento alla “goccia” degli ex gasometri, riguarda l’insostenibilità dei costi di bonifica alla luce della pubblica proprietà della maggior parte dell’area, cosa che ha portato, a partire dal 2007, alla revisione dell’Accordo di Programma (non ancora perfezionatasi) ed alla sperimentazione di metodologie di Test Planning all’interno del progetto “PRO.S.I.DE Promoting Sustainable Inner urban Development”, nell’ambito del programma di iniziativa comunitaria CADSES o INTERREG III B.
L’esito della valutazione delle proposte presentate ha permesso all’amministrazione comunale di avere a disposizione un ventaglio di modelli che coniugano istanze di nuova pianificazione territoriale, esigenze di risanamento ambientale, soluzioni di ricucitura con i quartieri circostanti e con il sistema di mobilità pubblica, il tutto studiato nell’ottica della sostenibilità economica dell’intervento.

[ CDM-1545220795-2 ]

Nel corso del 2012 il Comune di Milano ha presentato la candidatura dell’area di Bovisa (in particolare dell’ambito ex SIN, poi riclassificato SIR nel 2013) al Bando “Piano Città”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Anci, ottenendo un finanziamento pari a 5 milioni di euro attraverso il quale è stata avviata la procedura di bonifica di un primo lotto di intervento, relativo al Parco dei “Gasometri”, pari a 80.000 metri quadrati (l’approvazione progetto bonifica lotto 1A pari a circa 45.000 mq è avvenuta nel settembre 2014, con inizio lavori nell’agosto del 2015 successivamente sospesi a seguito di Sentenza del Consiglio di Stato del luglio 2016 e che riprenderanno a seguito di pronuncia da parte dello stesso Consiglio di Stato del febbraio 2018 circa l’improcedibilità del ricorso presentato; nel marzo 2015 è stato invece approvato il progetto operativo di bonifica del lotto 1B).
Il progetto per la riqualificazione del sito prevede la creazione di un polo tecnologico e scientifico funzionale alla creazione di sinergie tra università e industria; a tali strutture si affiancheranno funzioni di residenza, terziario, commercio e produttivo oltre ad un parco urbano ed alla creazione di percorsi ciclo-pedonali utili a connettere i diversi spazi ad uso pubblico ed il sistema della mobilità lenta prevista per lo scalo Farini.