[ CDM-1545146089-1 ]

In applicazione della LR 31/2014 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato”, i comuni sono tenuti a redigere la Carta del Consumo di Suolo, i cui criteri sono stati elaborati da Regione Lombardia nell’ambito del progetto di integrazione del Piano Territoriale Regionale.
Tale Carta deve essere redatta sulla base di due differenti soglie temporali:

  • la prima relativa al 2 dicembre 2014, data di entrata in vigore della LR 31/2014, fotografando cosi la “situazione di partenza”;
  • la seconda relativa alla data di entrata in vigore di ogni variante degli atti costituenti il PGT.

[ CDM-1545146089-2 ]

L’intero territorio del Comune di Milano è stato conseguentemente letto secondo tre nuove classificazioni, introdotte dai suddetti criteri e finalizzate a evidenziare la quota di superfici per le quali si può configurare nuovo consumo di suolo:

  • la superficie urbanizzata, ossia le aree urbanizzate per residenza, terziario, produttivo e servizi, le aree urbanizzate interne agli Ambiti di Trasformazione Urbana, le aree urbanizzate interne ai Piani Attuativi obbligatori, le aree in fase di urbanizzazione interne agli ambiti in Norma Transitoria, le aree verdi con superficie inferiore a 5.000 mq, le infrastrutture tecnologiche esistenti e le infrastrutture per la mobilità esistenti; tali aree assommano a circa 128.800.000 mq, pari a circa il 72% del territorio comunale.
  • la superficie urbanizzabile, ossia le aree libere alle quali il PGT conferisce una capacità edificatoria all’interno del Tessuto Urbano Consolidato, degli Ambiti di Trasformazione Urbana e dei Piani Attuativi; tali aree assommano a circa 3.500.000 mq, pari a circa il 2% del territorio comunale.
  • la superficie libera non urbanizzabile, aree verdi con superficie superiore a 5.000 mq, le aree libere nel Parco Agricolo Sud Milano e nel Parco Nord, le aree libere interne al Tessuto Urbano Consolidato destinate a verde di nuova previsione e il sistema delle acque superficiali; tali aree assommano a circa 47.400.000 mq, pari a circa il 26% del territorio comunale.

[ CDM-1545146089-3 ]

A tali categorie si sovrappone l’individuazione delle aree da rigenerare, comprensive degli immobili/aree in stato di degrado e inutilizzo di proprietà comunale e non, delle aree abbandonate e/o usate impropriamente ai margini del Tessuto Urbano Consolidato e all’interno dei Parchi Regionali, nonché delle aree oggetto di procedimenti di bonifica e potenzialmente contaminate ai sensi del comma 1 lettere d) ed e) dell’art. 240 del D.Lgs 152/06 (dato fornito dall’Area Bonifiche del Comune di Milano), al fine di ricostruire un primo quadro generale relativo alle aree di rigenerazione urbana della città.

[ CDM-1545146089-4 ]

Ai sensi dell’art. 2 comma 4 della LR 31/2014 e sulla scorta dei criteri definiti da Regione Lombardia, è possibile individuare gli interventi pubblici e di interesse pubblico o generale di rilevanza sovracomunale per i quali non trovano applicazione le soglie di riduzione del consumo di suolo. 
Si tratta di quelle opere che, per la loro portata territoriale, possono esulare dalle competenze programmatorie degli strumenti di governo del territorio di livello comunale ai quali è riferita la politica di riduzione del consumo di suolo.
In particolare, possono essere inclusi in questa categoria le infrastrutture per la mobilità di livello sovracomunale (autostrade, infrastrutture metropolitane, ferroviarie ed aeroportuali, depositi della metropolitana esistenti e programmati), i servizi alla persona pubblici e di interesse pubblico di rilievo sovracomunale (ospedali e centri di ricerca, scuole secondarie superiori, poli universitari, spazi fieristici, strutture per la sicurezza, uffici giudiziari, carceri), interventi di edilizia residenziale pubblica e sociale esistenti e programmati per una superficie totale pari a circa 19.360.000 mq, pari all’11% della superficie territoriale del comune di Milano.
In ottemperanza all’art. 3 comma 1 lett. k) della LR 31/2014 e sulla base dei succitati criteri definiti da Regione Lombardia, nell’ambito dell’integrazione del PTR l’elaborato relativo agli elementi dello stato di fatto e di diritto deve essere integrato con quello relativo agli elementi della qualità dei suoli liberi. 
Nello specifico, tutti i suoli liberi, urbanizzabili e non urbanizzabili, vengono classificati dal punto di vista del loro valore agricolo, desumibile dalla tav. 03.B “Qualità di suoli agricoli” del PTR, opportunamente riportata alla scala comunale. Al fine di definire la qualità dei suoli liberi si tiene conto anche degli aspetti paesaggistici e naturalistici, desunti principalmente dalla Rete Ecologica e dalla Carta del Paesaggio, contenute nel PGT 2012.

[ CDM-1545146089-5 ]

Alla luce della prima elaborazione della Carta del consumo di suolo è possibile quantificare l’indice di consumo di suolo del Comune di Milano (calcolato come rapporto percentuale fra la somma delle superfici urbanizzata/urbanizzabile e la superficie territoriale comunale), in circa il 74%, mentre l’indice di urbanizzazione territoriale, calcolato come rapporto percentuale tra la superficie urbanizzata e la superficie territoriale, risulta pari al 72%.
La soglia di riduzione del consumo di suolo viene calcolata come valore percentuale di riduzione delle superfici urbanizzabili interessate dagli Ambiti di Trasformazione su suolo libero del PGT 2012 al 2 dicembre 2014.
A tal riguardo si evidenzia che, rispetto alla superficie totale degli Ambiti di Trasformazione Urbana del PGT 2012, il 75% risulta già urbanizzata. Ne consegue che solamente il 25% della superficie totale degli ATU interessa suoli liberi.
Particolare peso viene dato, conseguentemente, ai processi di rigenerazione urbana in grado di recuperare grandi aree dismesse (si pensi alle aree degli ex scali ferroviari o delle caserme) riconnettendo parti di città, anche attraverso la rinaturalizzazione di ambiti attualmente degradati.

[ CDM-1545146089-6 ]

Figura 3.2 Componenti del suolo (Fonte: Comune di Milano, 2016)

[ CDM-1545146089-7 ]

Il Comune di Milano, con il supporto di AMAT, è partner del Progetto DECUMANUS, un progetto di ricerca finanziato dall'Unione Europea, che ha consentito di sviluppare prodotti geospaziali e servizi di geo-informazione a supporto delle strategie locali, al fine di rafforzare la capacità di analizzare, prevedere, pianificare e gestire in modo sostenibile le dinamiche urbane, in particolare quelle correlate con gli effetti dei cambiamenti climatici. 
I servizi Land Monitoring di DECUMANUS, basati su dati da satellite, permettono di analizzare e caratterizzare in modo affidabile aree edificate e superfici pavimentate, così come aree a verde urbano. Attraverso l’esecuzione in automatico di algoritmi di analisi mirata delle immagini da satellite, per Milano, grazie a DECUMANUS, sono stati messi a punto i servizi relativi alla mappa dell'Impermeabilità e alla mappa dei tetti verdi attuali e potenziali.

[ CDM-1545146089-8 ]

Figura 3.3 Indice di impermeabilità (Fonte: DECUMANUS, 2014)