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Il verde a Milano è spesso formato da aree discontinue, non connesse tra loro e talvolta di difficile accessibilità; non sembra infatti riconoscibile sul territorio un vero e proprio disegno di impronta. Per la sua conformazione urbana e per la sua crescita in assenza di un forte piano che ne vincolasse le aree, la città si trova oggi priva di grandi spazi verdi all’interno del suo tessuto consolidato, mentre i grandi polmoni verdi rimangono al confine tra i suoi limiti amministrativi e l’area metropolitana.

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La città storica, all’interno della cerchia dei bastioni, si contraddistingue per la densità edilizia particolarmente elevata, entro la quale si trovano parchi storici come il Parco Sempione, i Giardini Pubblici di Porta Venezia e i Giardini della Guastalla, oltre a giardini prevalentemente privati vincolati dall’ex Codice Urbani.
La città orientale, tra i bastioni e l’ambito del Lambro, si divide in una parte interna, compresa entro la cintura ferroviaria, caratterizzata da un sistema di verde lineare lungo le infrastrutture di mobilità (Corso Concordia, Corso Indipendenza) e tra le infrastrutture e gli isolati (Largo Marinai d’Italia, Piazzale Martini, Parco Alessandrini) ed una parte più esterna, comprendente il corridoio del Lambro, con numerosi tasselli del potenziale anello verde della città, come il Parco Lambro, il Parco Rubattino, il Parco Forlanini, Monluè e le aree di Santa Giulia.
La parte più interna della città settentrionale è caratterizzata da un sistema frammentato di spazi aperti in attesa di una messa a sistema e da una rete di viali e strade alberate, mentre verso i quartieri di Niguarda, Affori e Quarto Oggiaro sono presenti il Parco Nord ed una serie di parchi come quello di Villa Schleiber, il giardino di Villa Litta Modignani, il Parco Certosa, il sistema di verde stradale di Viale Zara e delle sue trasversali, il parco ex Trotter e quello della Martesana.
Nella parte più interna della città ad ovest è presente un sistema di verde lineare lungo i maggiori assi stradali, ma si trovano anche spazi verdi come il Parco Solari, i giardini di Via Pagano o il Monte Stella, mentre l’esterno si caratterizza per un rapporto pieni/vuoti molto equilibrato all’interno di quartieri come il Gallaratese e QT8, e comunque molto forte per la presenza del Parco delle Cave, Bosco in Città e Parco di Trenno.
Infine, verso sud, si trovano numerosi parchi pubblici in corrispondenza della circonvallazione filoviaria, come il Parco Ravizza e quello del PRU Pompeo Leoni, mentre oltre il centro edificato si estende il sistema del Parco Agricolo Sud Milano, un grande spazio aperto che raggiunge i margini della città, ma che non si trova ancora in uno stato di completa fruibilità da parte dei cittadini.

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La Tabella 3.3 mostra le quantità del verde nel Comune di Milano e il suo andamento negli anni dal 2011 al 2016. Nel complesso si assiste a un costante incremento di anno in anno pari al 2-3% ad eccezione del 2013 dove l’incremento complessivo è stato inferiore all’1%. Entrando nel dettaglio delle singole voci le variazioni si fanno più articolate e differenti. Merita una nota l’incremento di superficie registrato nell’anno 2014 per la voce “Campi sportivi, piscine, campi polivalenti, ecc.”: tale variazione notevole è da ricondursi alla scelta di censire, dal 2013 e in accordo con le indicazioni ISTAT, gli spazi verdi dei centri sportivi come verde pubblico.

Il calcolo del verde urbano pro capite si attesta a seconda dell’anno considerato intorno ai 15-17 mq/ab; limitandosi alle sole voci dei Parchi Urbani e del Verde Attrezzato il valore per l’anno 2016 si attesta su 12,33 mq/ab per una popolazione residente pari a 1.368.590 (a titolo di confronto, per l’anno 2011 il valore raggiungeva gli 11,12 mq/ab con una popolazione residente pari a 1.341.830). L’incremento di verde totale nel periodo 2011-2016 è stato pari a 2.536.249 mq e volendo considerare, anche in questo caso, le voci relative ai soli Parchi Urbani e Verde Attrezzato, l’incremento per lo stesso periodo risulta pari a 1.945.542 mq (il 76,7 % dell’incremento totale delle aree verdi).

I dati si riferiscono alla sommatoria del verde comunale in gestione diretta (su cui viene effettuata la manutenzione a cura della società Global Service) ed il verde gestito da enti, associazioni ed altri soggetti.