[ CDM-1545215476-1 ]

La Rete Ecologica Comunale è un documento contenuto nel Piano di Governo del Territorio.

Obiettivi specifici delle Reti Ecologiche Comunali sono:

  • fornire al Piano di Governo del Territorio un quadro integrato delle sensibilità naturalistiche esistenti, ed uno scenario ecosistemico di riferimento per la valutazione di punti di forza e debolezza, di opportunità e minacce presenti sul territorio governato;
  • fornire al Piano di Governo del Territorio indicazioni per la localizzazione degli ambiti di trasformazione in aree poco impattanti con gli ecosistemi deputati agli equilibri ambientali, in modo tale che il Piano nasca già il più possibile compatibile con le sensibilità ambientali presenti;
  • fornire alla pianificazione attuativa comunale ed intercomunale un quadro organico dei condizionamenti di tipo naturalistico ed ecosistemico, nonché delle opportunità di individuare azioni ambientalmente compatibili;
  • fornire altresì indicazioni per poter individuare a ragion veduta aree su cui realizzare eventuali compensazioni di valenza ambientale; 
  • fornire alle autorità ambientali di livello provinciale impegnate nei processi di VAS uno strumento coerente per gli scenari ambientali di medio periodo da assumere come riferimento per le valutazioni;
  • fornire agli uffici responsabili dell’espressione di pareri per procedure di VIA uno strumento coerente per le valutazioni sui singoli progetti e di indirizzo motivato delle azioni compensative;
  • fornire ai soggetti che partecipano a tavoli di concertazione elementi per poter meglio governare i condizionamenti e le opportunità di natura ecologica attinenti il territorio governato.

[ CDM-1545215476-2 ]

Il progetto di rete ecologica di livello comunale prevede generalmente le seguenti azioni di carattere generale:

  • verifica di adeguatezza del quadro conoscitivo esistente, ed eventualmente suo completamento, ai fini di un governo efficace degli ecosistemi di pertinenza comunale;
  • definizione di un assetto ecosistemico complessivo soddisfacente sul medio periodo;
  • definizione di regole per il mantenimento della connettività lungo i corridoi ecologici del progetto di REC o del progetto eco-paesistico integrato;
  • definizione di regole per il mantenimento dei tassi di naturalità entro le aree prioritarie per la biodiversità a livello regionale;
  • realizzazione di nuove dotazioni di unità polivalenti, di natura forestale o di altra categoria di habitat di interesse per la biodiversità e come servizio ecosistemico, attraverso cui potenziare o ricostruire i corridoi ecologici previsti, e densificare quelle esistenti all’interno dei gangli del sistema.

[ CDM-1545215476-3 ]

Come elaborati tecnici specifici la Rete Ecologica comunale (REC) prevede tipicamente:

  • uno Schema di REC che consenta il raffronto con l’ecosistema e le reti ecologiche di area vasta (scala di riferimento 1:25.000), da produrre a supporto del Documento di Piano; lo Schema potrà anche essere parte del Rapporto Ambientale di VAS e dovrà rendere conto delle relazioni spaziali di interesse per la rete ecologica con i Comuni contermini;
  • una Carta della Rete Ecologica Comunale ad un sufficiente dettaglio (scala di riferimento 1:10.000), da produrre a supporto del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi;
  • una relazione illustrativa.

Come voci di legenda la Carta della REC attingerà alle voci di legenda già indicate per la Rete Ecologica Provinciale, integrandole con altre di più specifica pertinenza ed interesse per la realtà territoriale in oggetto. 
Lo Schema di REC e, ove prodotta, la Carta di dettaglio della Rete ecologica locale, forniscono inoltre contributi specifici in merito agli aspetti naturalistici ed ecosistemici utili per la definizione alla carta della sensibilità paesaggistica di cui alla D.G.R. 8/1681 del 29 dicembre 2005 da prevedere per il Quadro Conoscitivo del PGT.
Forniranno quindi ai fini del Piano delle Regole i riferimenti spaziali relativi agli aspetti naturalistici ed ecosistemici necessari per l’individuazione delle aree di valore paesaggistico-ambientale (art.10, commi 1 e 4 della l.r. 12/2005).
Per quanto riguarda le relazioni con la VAS, lo Schema di REC concorrerà al Documento di scoping nella fase di orientamento del piano. Lo Schema potrà essere successivamente perfezionato, condiviso in sede di conferenza di valutazione finale, e ripreso come allegato del Documento di Piano.
La Carta di dettaglio della REC (eventualmente confluente nella Carta ecopaesistica di cui sopra) costituirà strumento del Piano dei Servizi, fornendo gli elementi per poter governare in modo ecosostenibile le frange di connessione dei centri abitati, il territorio rurale, per la costruzione dei corridoi ecologici locali, per l’individuazione dei siti entro cui poter collocare unità ecosistemiche polivalenti in grado di svolgere servizi ecologici nei seguenti campi:

  • individuazione di siti pregiati (esistenti o ricostruibili) per la biodiversità e/o per azioni locali di educazione ambientale;
  • produzione di energia rinnovabile locale da biomasse;
  • autodepurazione delle acque mediante ecosistemi-filtro puntuali o diffusi;
  • miglioramento dei microclimi associati alle aree residenziali;
  • contenimento delle masse d’aria inquinate da traffico;
  • recupero polivalente di aree degradate (cave, discariche, cantieri).

Si forniranno inoltre indicazioni ecologiche ed ambientali in riferimento alla definizione dei percorsi di fruizione degli spazi aperti (in particolare nella prospettiva di migliorare l’inserimento ambientale delle piste ciclabili e di realizzare greenways).

[ CDM-1545215476-4 ]

Per la realizzazione di un progetto di Rete Ecologica Comunale costituiscono un valido ausilio i seguenti strumenti:

  • la Perequazione - Lo strumento della perequazione può costituire un valido ausilio per la realizzazione del progetto di rete ecologica, in quanto attraverso di esso possono essere acquisite aree ed ambiti necessari alla funzionalità e al completamento delle connessioni della rete ecologica proprio in quelle situazioni in cui i piani contengano previsioni che tendono a chiudere o saturare le possibilità di continuità negli spazi liberi residui (ambiti di frangia e di tessuti consolidati);
  • le Compensazioni - Diventa importante lo sviluppo di forme di compensazione ecologica preventiva, legate al consumo di suolo in quanto tale. Facendo riferimento ad esperienze lombarde ed internazionali, si possono individuare sostanzialmente due tipologie di compensazione ecologica preventiva implementabili nei P.G.T./P.R.G.: meccanismi diretti, ovvero a determinate caratteristiche dell’intervento (in base alle caratteristiche dei suoli/componenti che vengono intaccate ed alle caratteristiche progettuali dell’opera prevista) corrispondono specifici interventi da realizzare da parte dei proprietari; meccanismi indiretti, ovvero vengono introdotte forme di monetizzazione o di fiscalità esplicitamente da indirizzare alla realizzazione degli interventi per la realizzazione della rete ecologica (attraverso percentuali sugli oneri di urbanizzazione, attraverso la monetizzazione e/o la gestione di bilanci ad hoc);
  • gli Oneri di urbanizzazione - Tra le opere di urbanizzazione primaria sono compresi gli spazi di verde attrezzato, mentre tra quelle di urbanizzazione secondaria sono compresi gli assi verdi di quartiere; si tratta di elementi di naturalità più strettamente associati ad ambiti urbani, rilevanti nel sistema complessivo dei livelli di rete ecologica. A tale riguardo pare logico avvicinare anche i corridoi ecologici esterni alle aree insediate alla categoria del verde attrezzato, e quindi di opere di livello primario, qualora i corridoi stessi siano integrati da elementi in grado di aumentare le opportunità per attività fruitive dei cittadini (es. sentieri, nidi artificiali e posatoi, tabelloni didattici) e/o migliorare il livello di protezione dei cittadini da fattori di inquinamento (unità arboreo-arbustive con ruolo di tamponamento microclimatico, siepi e/o linee d’acqua con funzione di ecosistema-filtro, in generale unità ambientali in grado di ridurre i rischi di flussi di sostanze potenzialmente pericolose tra città e campagna).

La Rete Ecologica Comunale di Milano

[ CDM-1545215476-5 ]

Il Documento di Piano del PGT 2012, definendo il quadro conoscitivo del territorio comunale, individua, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 12/2005, gli aspetti di ecosistema e i siti interessati da habitat naturali di interesse comunitario che concorrono alla definizione della Rete Ecologica Comunale (REC); la funzionalità dell’ecosistema, e quindi le modalità di definizione della rete ecologica, dipendono inoltre da altre categorie di elementi previsti per il quadro conoscitivo, ossia il sistema della mobilità, le aree a rischio o vulnerabili, l’assetto tipologico del tessuto urbano e ogni altra emergenza del territorio che vincoli la trasformabilità del suolo e del sottosuolo. La prospettiva di una visione ecopaesistica integrata impone poi la considerazione degli elementi precedenti con quelli di natura più strettamente paesaggistico-culturale (aree di interesse archeologico e beni di interesse paesaggistico o storico-monumentale e le relative aree di rispetto, struttura del paesaggio agrario).
Il Comune di Milano ha individuato la propria Rete Ecologica Comunale all’interno del Piano dei Servizi. La scelta di trattare la REC nel Piano dei Servizi deriva dalla possibilità di attuare la rete stessa, in sede di prima applicazione, attraverso la disciplina delle aree verdi esistenti e in progetto qui individuate secondo quanto definito dall’art. 6 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano dei Servizi. I tematismi individuati dalla tavola della REC relativi al recepimento della RER, della REP e i tematismi specifici di livello comunale, permettono di individuare obiettivi e strategie di carattere generale che superano i limiti delle singole aree e che sono atte a consolidare le caratteristiche naturali dell’ecosistema urbano nonché a qualificarne gli elementi paesaggistici, coerentemente con la visione d’insieme strategica del Documento di Piano.
La seguente figura mostra uno stralcio cartografico della REC di Milano del PGT 2012. Nel seguito verranno meglio dettagliate e specificate le voci di legenda maggiormente inerenti tale strumento.

    [ CDM-1545215476-6 ]

    Figura 3.12 Stralcio REC Comune di Milano. (Fonte: Comune di Milano)

    [ CDM-1545215476-7 ]

    La rete ecologica rappresentata nella tavola si articola in tre livelli di elementi progettuali:

    • elementi costitutivi della rete ecologica di livello regionale;
    • elementi costitutivi della rete ecologica di livello provinciale;
    • elementi costitutivi della rete ecologica di livello comunale.

    Il livello regionale (RER) include e specifica gli elementi della rete ecologica regionale: varchi da deframmentare, varchi da mantenere, corridoi regionali primari ad alta antropizzazione, parchi regionali (Parco Nord Milano, Parco Agricolo sud Milano). I tracciati sono stati acquisiti e precisati adeguandoli alla rappresentazione della città di Milano (in scala 1:10.000). L’applicazione alle sole aree verdi esistenti e di progetto, ove queste intersechino i suddetti tematismi, così come previsto dall’art. 6 del Piano dei Servizi, non esime in alcun modo dal considerare in modo cogente le disposizioni regionali relative a ciascun tema, che sono evidentemente sovraordinate.

    Il livello provinciale (REP) acquisisce i tematismi della REP contenuti nel piano territoriale vigente, li precisa e li integra, così come previsto dalle norme del PTCP stesso: ganglio principale, ganglio secondario, principali corridoi ecologici dei corsi d’acqua, corsi d’acqua minori con caratteristiche attuali di importanza ecologica, corsi d’acqua minori da riqualificare a fini polivalenti, principali interferenze delle reti infrastrutturali con i corridoi ecologici, interferenze delle reti infrastrutturali previste o programmate con i gangli della rete ecologica, principali linee di connessione con il sistema urbano del verde, zone periurbane su cui attivare il consolidamento ecologico. Nell’adeguamento alla scala comunale della rete ecologica individuata dalle cartografie del PTCP, al di là dell’ovvia necessità di correggere gli errori di corrispondenza tra segni e oggetti, è stato necessario renderli coerenti con le regole (del PTCP) connesse ai graficismi, intercettando gli spazi reali di supporto alla rete ecologica.

    Con riferimento al livello comunale (REC), il disegno complessivo delle aree verdi definito dal PGT, la maggior parte delle quali indirizzate a sviluppare valenze di naturalità, è orientato alla formazione di una rete continua e interconnessa di ambienti tali da favorire la vitalità di condizioni che permettono lo sviluppo della biodiversità, anche in una situazione di sostanziale prevalenza della presenza antropica. Per far ciò vengono definite nuove connessioni in grado di mettere a sistema aree verdi già esistenti o di nuova realizzazione, determinando una trama densa e ricca di relazioni e di possibilità di scambio che sviluppa, secondo i modi e le possibilità proprie di un sistema urbano complesso, i principi necessari al consolidamento di una rete ecologica alla scala comunale, recependo i principali elementi delle reti ecologiche di livello superiore.

    Di seguito si specificano i temi della REC di Milano:

    • Boschetti tematici - Sono ambiti boscati esistenti o ambiti di possibile forestazione urbana, che coinvolgono prevalentemente suolo pubblico anche in attiguità o connessione con aree private, collocati prevalentemente lungo le direttrici di accesso alla città. Gli interventi sono finalizzati a conservare e incrementare tali caratteristiche con finalità sia ecologica (stepping stones), che ambientale (miglioramento del clima urbano e riduzione delle polveri), che paesaggistica (formazione di un sistema riconoscibile di accessi e soglie verdi urbane);
    • Aree di interesse ecologico - Sono aree precisamente individuate da perimetri. Interessano prevalentemente spazi aperti, sia naturali e permeabili che urbani, in alcuni casi completamente infrastrutturali. Tali aree possono svolgere, in forme molto diverse, un ruolo importante nella costituzione materiale della rete ecologica nonché nella costruzione del paesaggio urbano. Esse sono:
      • 1. Connessione diretta tra area Porta Genova e Parco Solari - La connessione diretta tra Porta Genova e Parco Solari, collegando aree che hanno diverse discipline, indica la necessità di creare, ove assente, o mantenere, ove presente, un corridoio di collegamento tra aree verdi urbane. L’obiettivo può essere soddisfatto attraverso la progettazione di sistemi continui di siepi e filari, aree permeabili a prato, compatibili con la realizzazione di un percorso di collegamento ciclopedonale urbano interno al sistema continuo di aree verdi.
      • 2. Connessone protetta tra le aree del Parco delle Basiliche - Nell’ambito centrale del Parco delle Basiliche si sono create nel tempo le condizioni per valorizzare un micro ecosistema urbano formato sia dalle aree del parco che dagli spazi residui ai margini. Tale ecosistema può essere tutelato e migliorato attraverso opportuni interventi di progettazione e manutenzione del verde, finalizzati all’incremento della biodiversità in ambiente urbano.
      • 3. Valorizzazione e potenziamento del Parco Teramo - Il Parco Teramo, come molti parchi di cintura urbana, rappresenta un ambito di contatto tra natura, agricoltura e spazi d’uso. Il completamento del parco rappresenta un’occasione per incrementare le caratteristiche ecologiche e migliorare ulteriormente la connessione con gli spazi aperti del Parco Sud.
      • 4. Valorizzazione e potenziamento del Parco Alessandrini - Il Parco Alessandrini occupa attualmente circa metà di un’area destinata alla realizzazione di un ampio parco pubblico potenzialmente connesso con il sistema ambientale del Sud Est Milano, in particolare, le aree previste dal PII Santa Giulia. Il completamento del Parco, con prestazioni ecologiche adeguate, rappresenta l’occasione per potenziare il sistema ecologico urbano del quartiere Molise Calvairate e Ortomercato, in connessione con il quartiere Santa Giulia.
      • 5. Valorizzazione del sistema ambientale e potenziamento del Parco di Trenno - Il Parco di Trenno e l’insieme formato dalle aree verdi a destinazione sportiva degli ippodromi, costituisce un fondamentale cuneo di penetrazione del Parco Sud all’interno del tessuto urbano consolidato. La conservazione delle caratteristiche di permeabilità, il potenziamento delle caratteristiche ecologiche di tali aree, saranno finalizzate a creare uno spazio a valenza ecologica interno alla città ma di scala metropolitana.
      • 6. Valorizzazione del sistema ambientale e potenziamento del Parco delle Cave - Il Parco delle Cave costituisce il cuore di un sistema di connessione tra ambiti agricoli e di forestazione urbana del Nord Overst (area 14) e l’ambito Sud Ovest milanese, caratterizzato dalla presenza del canale scolmatore dell’Olona, dei nuovi parchi lungo via Parri e del Parco Teramo (area 3). L’obiettivo è la conservazione delle caratteristiche di fruibilità compatibili con le caratteristiche naturali dell’area, la tutela dei margini urbani e la connessione dell’area attraverso i corridoi ecologici di diversa scala con altre aree della città.
      • 7. Infrastrutturazione verde di viale Certosa - La direttrice del Sempione interna alla città consta di viali storici alberati e parterre verdi, con debolissime prestazioni ecologiche, ma fondamentali nella connessione paesaggistica tra il Parco Sempione e il cimitero di Musocco (aree 11 e 15). Nell’area andranno mantenute le caratteristiche di omogeneità paesaggistica (conservazione dei filari e integro delle fallanze), ove possibile la permeabilità dei parterre, l’omogeneità e la continuità.
      • 8. Infrastrutturazione verde di corso Buenos Aires - Il sottosuolo di Corso Buenos Aires, come noto, è percorso dalla Metropolitana e non è dunque plausibile una massiccia alberatura. Tuttavia sembra opportuno valorizzarne la qualità paesaggistica entro il sistema degli spazi aperti urbani e il comfort urbano (riduzione delle isole di calore, miglioramento della sicurezza pedonale, della percorribilità ciclabile).
      • 9. Valorizzazione e potenziamento del corridoio del fiume Lambro e ampliamento del PLIS media Valle Lambro - L’estensione del PLIS della media valle Lambro rappresenta l’occasione per costituire un sistema ecologico e di parchi dell’Est Milanese, da Monza a Melegnano attraverso il tratto milanese. È un progetto di natura ecologica, paesaggistica, fruitiva, che attribuisce un ruolo fondamentale a Milano nella costruzione di un sistema di parchi metropolitano.
      • 10. Valorizzazione e potenziamento del Parco di Muggiano - Il Parco di Muggiano rappresenta l’esempio concreto di come possano essere realizzate isole di fruizione, a ridosso di aree degradate o di cava, in ambiti specifici del Parco Agricolo Sud Milano. Oltre al potenziamento e all’estensione del parco, l’area di interesse ecologico di Muggiano offre l’occasione per costruire il nodo di una potenziale rete agro ambientale estesa all’est milanese e in connessione con i comuni confinanti.
      • 11. Valorizzazione del sistema ambientale del Parco Sempione - Il Parco Sempione, nella sua completa estensione che include gli ambiti prossimi alle Ferrovie Nord e connessi con l’asse di via XX Settembre, offre l’occasione, attraverso specifici interventi di manutenzione e gestione, di potenziare le caratteristiche naturali dell’impianto storico, compatibilmente con le esigenze d’uso e con le caratteristiche monumentali.
      • 12. Valorizzazione del sistema ambientale dei Giardini Montanelli - I Giardini Montanelli, insieme ai giardini pubblici di Via Palestro e ai giardini di Via Marina, attraverso specifici interventi di manutenzione e gestione, consentono di potenziare le caratteristiche naturali dell’impianto storico compatibilmente con le esigenze d’uso e con le caratteristiche monumentali.
      • 13. Valorizzazione del sistema ambientale del Parco Trotter - Il Parco Trotter rappresenta una rara isola di parziale naturalità nel nord est della città consolidata. La riqualificazione degli spazi aperti permette di potenziarne le caratteristiche naturalistiche compatibilmente con le esigenze legate alla fruizione e alla tutela dell’impianto storico.
      • 14. Valorizzazione del sistema ambientale dell’ovest milanese - Il Bosco in Città, il progetto del Parco dei 5 comuni e le aree agricole comprese entro gli ambiti dei piani di cintura ovest milanese, interessate dagli interventi previsti da Expo 2015 (ora fast e post Expo 2015), costituiscono un ambito in cui potenziare il sistema agro ambientale, tutelando le funzioni agricole, e migliorare le caratteristiche di fruibilità e interconnessione di scala sovracomunale. Il sistema delle acque e le previsioni della REC e della REP costituiscono i principali elementi di appoggio di tale area, la cui progettazione e implementazione non potrà essere disgiunta da quella del sistema del Parco di Trenno (area 5).
      • 15. Valorizzazione delle valenze ambientali degli ambiti cimiteriali - Il sistema delle aree cimiteriali milanese, nella sua completa estensione svolge un ruolo importante nella qualità ambientale (permeabilità e mitigazione delle isole di calore) paesaggistico e storico monumentale, ecologico urbana.
    • Ambiti di interesse ecologico - Individuano parti della città ove la struttura urbana, per scelte progettuali pregresse o per condizioni di formazione storica non progettate presenta caratteristiche tali da potere supportare in modo diffuso prestazioni di carattere ecologico: diffusione di aree verdi permeabili, sequenze di spazi pubblici verdi, tessuti edilizi ricchi di ambiti permeabili (cortili, giardini) ecc. In tali ambiti è opportuno conservare e incrementare tali condizioni, precisandole anche attraverso approfondimenti documentali e progettuali;
    • Corridoi ecologici a livello locale - I corridoi ecologici “a livello” locale integrano e specificano alla scala dei parchi urbani e delle connessioni tra parti di città i corridoi ecologici regionali e provinciali;
    • Arco verde di connessione privilegiata - Sono linee che insistono su elementi deboli o debolissimi dal punto di vita ecologico ma che possono essere di supporto per il potenziamento locale delle reti, o per collegare diversi elementi costitutivi della rete ecologica comunale.