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Le informazioni e le immagini riportate nel presente paragrafo sono tratte dal “Rapporto sullo Stato Qualitativo Generale delle Acque di Prima Falda (Falda Freatica) del Territorio del Comune di Milano per l’Anno 2014” redatto dall’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio S.r.l. nell’ambito dell’attività UT03 – Supporto istruttoria di Piani di Bonifica e di Scavo.

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Le acque sotterranee di prima falda del territorio comunale di Milano sono controllate sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo, attraverso una rete di piezometri costituita attualmente da circa 90 punti di controllo posizionati in modo tale da garantire il monitoraggio dell’intero territorio cittadino.

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Figura 3.48 - Mappa della Rete di piezometri di controllo dell’acqua di prima falda, anno 2013

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Per ogni punto di controllo sono raccolti i dati relativi alle caratteristiche idrogeologiche ed idrochimiche della prima falda; attraverso l’elaborazione geostatistica delle informazioni ottenute da ogni singolo punto di misura, è stata calcolata la soggiacenza della falda e la sua piezometria.
I dati più recenti riguardano la campagna di misure effettuata nei mesi di Ottobre e Novembre 2014.
Le misure di soggiacenza rilevate hanno mostrato un andamento delle direzioni di flusso della falda che non si discostano particolarmente da quanto rilevato negli anni precedenti; la direzione principale del flusso di falda risulta essere di tipo convergente da nord-est e da nord-ovest verso il centro-sud della città. 
Per quanto riguarda, invece, il livello della falda, le quote piezometriche mostrano valori massimi di 133,10 m s.l.m. nelle porzioni settentrionali della città e valori minimi di 98,04 m s.l.m. nelle porzioni meridionali con un valore medio che si attesta attorno ai 111,93 m s.l.m.
La soggiacenza calcolata passa da valori massimi di 16,97 m da p.c. nelle porzioni settentrionali della città a valori minimi di 1,43 m da p.c. nella zona meridionale, con un valore medio pari a 9,41 m da p.c.
La conoscenza dell’andamento della soggiacenza della prima falda risulta essere particolarmente importante per la localizzazione di eventuali strutture di parcheggio interrato per gli evidenti problemi di interferenza tra la struttura e la falda stessa.

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Figura 3.49 - Mappa della soggiacenza ricavata dalle misure di ottobre-novembre 2014

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La serie storica dei valori medi rilevati nelle campagne finora condotte, evidenzia un progressivo innalzamento del livello della falda freatica presente nel sottosuolo del Comune di Milano; in termini assoluti, la piezometria della falda freatica milanese dal 2004 al 2014 ha subito un incremento di ben 1.96 metri passando da un valore medio pari a 109.97 m s.l.m. (dicembre 2004) a un valore medio pari a 111.93 m s.l.m. (novembre-dicembre 2014).
I valori medi della campagna di misura del 2014 confermano quanto evidenziato nelle campagne precedenti: una risalita della quota assoluta della falda freatica iniziata nel 2008, indice di un nuovo trend di innalzamento dei livelli della falda nel sottosuolo del Comune di Milano.

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La generale tendenza alla risalita della prima falda nel sottosuolo del capoluogo lombardo è in corso a partire dall’autunno del 1992 ed è proseguita fino agli anni 1998-1999, con un progressivo aumento del livello piezometrico, con valori variabili dai circa 9 m nelle aree a Nord di Milano ai 3 m circa di quelle a Sud. Tale fenomeno è stato messo in relazione con le intense precipitazioni (forti apporti meteorici in particolare degli anni 1993 e 1994), ma soprattutto con la generale riduzione dell’emungimento di acque sotterranee (ad uso potabile e industriale) e la messa in opera (come previsto ad esempio nell’ambito dei Contratti di Fiume) di alcuni interventi volti ad invertire l’impermeabilizzazione del suolo (impiego di superfici drenanti ecc.).
Questo ha determinato in molte zone della città l’invasione da parte delle acque di falda di strutture e sottoservizi presenti nel sottosuolo di Milano e progettati sulla base del livello piezometrico degli anni Sessanta e Settanta. (rif. Comune di Milano e Regione Lombardia, 2001. Innalzamento della falda: Linee Guida di controllo e di intervento per gli immobili interessati).
Per far fronte a tale situazione la Regione Lombardia, su mandato dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, ha costituito nel maggio 1997 il “Comitato tecnico-scientifico per i problemi dell’innalzamento della falda nell’area milanese”, i risultati della cui attività hanno portato nel 1999 alla sottoscrizione, da parte di tutti gli Enti territoriali coinvolti, dell’Accordo di Programma sul controllo dell’innalzamento della falda freatica nell’area milanese.
Attualmente a Milano sono attivi 93 pozzi di compensazione per il mantenimento di un livello costante della falda. In tal senso un aiuto potrebbe arrivare anche dal diffondersi dei sistemi di teleriscaldamento a pompe di calore.

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In merito alle caratteristiche idrogeochimiche della prima falda milanese, è stata effettuata una campagna analitica puntuale nel 2014 con ricerca di sostanze contaminanti ed i risultati ottenuti sono stati confrontati con le CSC definite dal D.Lgs. 152/2006 (tabella 2 di allegato 5 al Titolo V) e si sono evidenziati alcuni parametri che presentano dei superamenti dei limiti tabellari. 
Nello specifico si tratta di:

  • Contaminazione puntuale da: Alluminio, Ammonio, Arsenico, Cloriti, Fosfati, Freon 11, Nitrati, Piombo, Solfati e IPA;
  • Contaminazione diffusa da: Tetracloroetilene e Triclorometano;
  • Contaminazione sovra locale: Cromo VI, Ferro e Manganese.