7. Analisi di coerenza interna
[ CDM-1544105391 ]
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L’analisi di coerenza interna consente di verificare l'esistenza di contraddizioni all'interno del piano stesso e di mettere in luce le sinergie fra le diverse azioni poste in campo. Essa è stata effettuata mettendo in relazione le strategie generali del piano con le azioni poste in campo per raggiungere gli obiettivi di piano che trovano concretezza nelle norme del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi o, più genericamente, nelle indicazioni del Documento di Piano.
Come evidenziato nello schema sotto riportato, ove presente una relazione, si evidenziano i seguenti livelli di coerenza:
- coerenza primaria: quando è presente piena coerenza fra le strategie di piano e i dispositivi posti in campo per perseguire gli obiettivi di piano
- coerenza secondaria: quando è presente una coerenza secondaria e non pienamente evidente fra le strategie di piano e i dispositivi posti in campo per perseguire gli obiettivi di piano
- non coerenza: quando non esiste una coerenza fra le strategie di piano e i dispositivi posti in campo per perseguire gli obiettivi di piano
- n.d.: quando gli obiettivi di piano e gli obiettivi della pianificazione settoriale non sono comparabili.
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La tabella seguente mostra i risultati di tale analisi. Si evidenziano prima di tutto coerenze piene tra le strategie del PGT e le azioni che afferiscono ai dispositivi individuati dal piano per ogni strategia. Ciò che è interessante notare in questo caso è l’esistenza di alcune azioni che agiscono su più di una strategia. Si tratta delle seguenti:
- identificazione della rigenerazione ambientale;
- riqualificazione e densificazione di piazze e nodi di interscambio, densificazione di aree ad elevata accessibilità con possibilità di superare l’indice di edificabilità territoriale massimo (art. 6 PdR);
- previsioni di Grandi Funzioni Urbane;
- interventi su nuclei storici esterni e previsione di spazi a vocazione pedonale;
- servizi abitativi pubblici (riqualificazione e realizzazione);
- revisione del catalogo dei servizi nel quale vengono incuse nuove categorie di produzione innovativa;
- riclassificazione delle funzioni urbane, rielaborazione del meccanismo di indifferenza funzionale;
- nuova riarticolazione della quota di ERS, utilizzata per superamento indice di edificabilità territoriale massimo (art. 9 PdR);
- previsioni delle nuove GSV solo in corrispondenza dei nodi di interscambio e in specifici ambiti per Grandi Funzioni Urbane;
- incentivazione del commercio a piano terra;
- revisione dei meccanismi di trasferimento dei volumi edificatori delle pertinenze dirette e indirette.
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Vi sono poi alcune coerenze, definite come secondarie, non evidenti come le precedenti in quanto non emergono dal piano come aventi relazione strategie – azioni/dispositivi, ma che ugualmente concorrono, come fine ulteriore o indirettamente, al perseguimento della strategia. Si tratta delle seguenti azioni:
- identificazione della rigenerazione ambientale;
- recupero degli edifici abbandonati e dismessi;
- previsione del parco metropolitano;
- riclassificazione delle funzioni urbane e rielaborazione del meccanismo dell’indifferenza funzionale;
- revisione del catalogo dei servizi nel quale vengono incuse nuove categorie di produzione innovativa;
- nuova riarticolazione della quota di ERS, utilizzata per superamento indice di edificabilità territoriale massimo (art. 9 PdR);
- individuazione aree per servizi dedicati alle attrezzature religiose (PAR), all’istruzione, alle funzioni museali, ai servizi sociali, alla salute di rango comunale;
- promozione della ri-forestazione con particolare riferimento alla creazione di aree verdi nelle aree di rigenerazione e alla riforestazione di piazza d’Armi;
- acqua come elemento per migliorare la sostenibilità urbana anche attraverso il progetto di riapertura dei Navigli;
- nuovi standard edilizi obbligatori aventi come obiettivo la riduzione delle emissioni in atmosfera attraverso maggiore attenzione al ciclo di produzione e consumo di energia (obbligo alternativo);
- revisione dei meccanismi di trasferimento dei volumi edificatori delle pertinenze dirette e indirette.
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Tutte le strategie di piano beneficiano di azioni aventi coerenza secondaria ad eccezione di quelle relative alla previsione dei servizi al cittadino e della semplificazione normativa e procedurale.
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Non si rilevano incoerenze.
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- Tabella 7.1 - Analisi coerenza interna (pdf - 45.22 KB)