[ CDM-1544018327-1 ]

Il disegno della strategia si basa:

  • sull’individuazione delle aree per servizi dedicati alle attrezzature religiose, all’istruzione, allo sport, alle funzioni museali, ai servizi sociali, alla salute di rango comunale;
  • sull’assunzione che nella Milano 2030, insieme a un progressivo mutamento della popolazione, si prevede una redistribuzione dei residenti e della loro composizione sociale all’interno della città, che porterà ad un adattamento delle tipologie di servizi e degli spazi.

[ CDM-1544018327-2 ]

Il piano da un lato lavorerà sul fronte della riqualificazione dei servizi esistenti, dall’altro sull’adattamento dell’offerta, riconvertendo funzionalmente alle nuove domande alcuni servizi non più attuali e ridefinendo la nuova programmazione.

Si definiscono spazialmente solo le previsioni per verde e infrastrutture, cioè i “servizi localizzati”, quali elementi di disegno del progetto di città, mentre quelli alla persona, i “servizi da localizzare”, sono valutati in funzione dei fabbisogni rilevati o prospettati e liberamente realizzabili in tutta la città, dal pubblico come dai privati.

[ CDM-1544018327-3 ]

Al fine di ampliare le forme di attuazione, il Piano sceglie di inserire la categoria dei “servizi abitativi pubblici” all’interno dei servizi di interesse pubblico e generale. La loro realizzazione può essere infatti alternativa alla dotazione dei servizi richiesta per gli interventi di edilizia residenziale sociale. La realizzazione può avvenire anche in altra localizzazione, rientrante nel patrimonio pubblico.

[ CDM-1544018327-4 ]

Al fine di un costante monitoraggio di domanda e offerta nel Piano dei Servizi viene confermato e rinnovato lo strumento delle “schede NIL”.