[ CDM-1543937390-1 ]

Il disegno della strategia si basa sull’identificazione dei cosiddetti “ambiti oggetto di rigenerazione” (territorio su cui il PGT prevede dispositivi per interventi finalizzati alla rigenerazione diffusa del patrimonio edilizio, dei servizi pubblici e degli spazi aperti e per il ripristino della connettività ecologica): 

  • ARU (ambiti di rinnovamento urbano);
  • rigenerazione ambientale (ove si persegue il decremento dei suoli urbanizzati, rinaturalizzazione e trasferimento dei diritti volumetrici);
  • piazze e nodi di interscambio (ove viene consentita la densificazione);
  • grandi funzioni urbane (ove si prevedono rilevanti funzioni pubbliche e/o di interesse pubblico);
  • ambiti dei nuclei storici esterni e spazi a vocazione pedonale (ove sostenere l’insediamento dei servizi privati posti al piano terra e la riqualificazione degli spazi viari per aumentare la sicurezza e migliorare la fruizione delle funzioni e dei servizi urbani).

In aggiunta, si individuano aree destinate a servizi abitativi pubblici e aree disciplinate dal Piano dei Servizi che potranno essere oggetto di riqualificazione attraverso le risorse generate attraverso la densificazione.

[ CDM-1543937390-2 ]

La revisione del PGT propone il passaggio dalla trasformazione di parti delimitate (ex ATU del Documento di piano 2012) a quella di estese parti di città (Ambiti di oggetto di rigenerazione) in cui in maniera prioritaria rispetto ad altre si prevede una serie di norme e parametri e si attiva una serie integrata di azioni sia su spazi privati che su spazi pubblici finalizzate ad attivare processi di rigenerazione diffusa (es. Piano Periferie, AdP Scali, Reinventing Cities, PON Metro, progetti RiconnettiMI, ReLambro, Rotaie Verdi, ecc.). Entro il perimetro degli ambiti oggetto di rigenerazione sono presenti differenti articolazioni, precedentemente citate, ai quali corrispondono diverse finalità e discipline specifiche.

I criteri per l’individuazione di tali ambiti sono la presenza di fenomeni di degrado diffuso, di edifici e complessi edilizi dismessi, di spazi pubblici irrisolti, di complessi ERP che necessitano di interventi di riqualificazione, ma sono coinvolti anche nuclei urbani esterni a quello centrale, gli spazi pubblici asserviti alla circolazione automobilistica, le aree con usi agricoli poste ai margini dei grandi parchi, potenzialità ai fini della realizzazione del parco metropolitano.

[ CDM-1543937390-3 ]

Si intende promuovere il più possibile interventi di rigenerazione urbana ed ambientale minuti, ma capaci di fare rete, gestibili in tempi più contenuti in una prospettiva evolutiva, capaci di incidere sulla qualità urbana anche se accompagnati da una minima modificazione dell’involucro edilizio.

[ CDM-1543937390-4 ]

Inoltre, nella rigenerazione, ai fini della valorizzazione dei piani terra degli edifici, sia negli interventi di nuova costruzione che in quelli comportanti cambio d’uso, si prevede l’esclusione dal calcolo della SL, in relazione all’applicazione degli indici urbanistici e dall’obbligo di reperire la quota di fabbisogno di servizi.