[ CDM-1543937960-1 ]

Il disegno della strategia si basa:

  • sull’identificazione di aree per grandi servizi (Università, Sanità, Sport, Cultura, ecc.) sulla base di analoghe strutture già esistenti, in corso di attuazione e programmate a Milano e nel territorio sovracomunale, esistenti o in corso di attuazione (es. Fiera, Ortomercato, aree ex Falck - Città della Salute, area Post Expo - Human Technopole, Unimi, Galeazzi, Parco di Monza e Villa Reale, ecc.);
  • usi temporanei;
  • sulla visione di Milano per il Parco Metropolitano.

L’obiettivo è dedicare alcune aree ai grandi servizi di scala metropolitana, “Grandi Funzioni Urbane”, identificate negli ambiti di Bovisa-Goccia, Porto di Mare, Ronchetto sul Naviglio, Piazza d’Armi (classificate come ATU nel precedente PGT), San Siro e Rubattino, con la possibilità di realizzare funzioni urbane complementari e connesse al servizio stesso. Per questi ambiti – ad eccezione della “Goccia” destinata a formazione universitaria e ricerca - non viene sancita una disciplina vincolistica che escluderebbe alcune funzioni in luogo di altre, ma si prevede la possibilità di attrarre progetti con ricadute pubbliche; inoltre il riconoscimento di servizio viene sostenuto con ammissibilità di funzioni urbane, che però siano complementari al servizio insediato.
Infine, viene sancito che la Piazza d’Armi costituirà un futuro esempio di riforestazione urbana.

[ CDM-1543937960-2 ]

Con riferimento agli usi temporanei, vengono sempre ammessi per innescare processi di rigenerazione incrementali.

[ CDM-1543937960-3 ]

Viene inoltre proposto il Parco metropolitano non solo come tema ambientale, ma come grande funzione di rango urbano e metropolitano. Non di tratta di un parco naturalistico, ma dalla connotazione agricola, attrezzato e fruibile, ed è anch’esso da considerare come una grande funzione metropolitana generatrice di sviluppo. Lo sviluppo del parco metropolitano muove dal consolidamento dei parchi esistenti e prevede la riconnessione di spazi pubblici e privati, oggi degradati e frammentati, tra la cerchia filoviaria ed il confine comunale verso il Parco Nord, Parco Sud, Martesana, Media Valle del Lambro e, più esternamente verso le direttrici dei parchi delle Groane, di Monza, del Ticino e dell’Adda. In questo senso sono stati individuati “ambiti di rigenerazione ambientale” per la creazione di corridoi ecologici tra il sistema della rete ecologica di scala sovracomunale, e le dotazioni di verde pubblico esistenti e programmate in città.