[ CDM-1544022963-1 ]

Come nei casi precedenti si propone nel seguito la corrispondenza tra articoli della vecchia e della nuova normativa.

[ CDM-1544022963-2 ]

Di seguito le variazioni più significative della norma di PdS, anche in ottica VAS, raggruppate per titoli:

Disposizioni generali (artt. da 1 a 6):

[ CDM-1544022963-3 ]

  • art. 2: il PdS, rispetto alla versione 2012 è integrato dal Piano delle Attrezzature Religiose e individua e definisce le infrastrutture pubbliche necessarie per soddisfare il principio di invarianza idraulica;
  • art. 4: viene stralciata definizione dei servizi indispensabili per il soddisfacimento delle esigenze della città e del bacino territoriale di gravitazione del polo attrattore di Milano; inoltre si conferma la distinzione tra servizi pubblici/interesse pubblico realizzati tramite iniziativa pubblica/ceduti/asserviti e servizi pubblici/interesse pubblico servizi e attrezzature anche private di uso pubblico o di interesse generale che siano asserviti/convenzionati/accreditati da parte del Comune (e si definiscono i criteri della valutazione comunale); viene introdotta una differenziazione tra servizi pubblici e di interesse pubblico o generale di rango territoriale comunale e di rango territoriale sovracomunale;
  • art. 5: nel confermare la suddivisione tra servizi esistenti e servizi da localizzare di nuova previsione, viene sancito che la modifica della previsione di servizi del verde urbano, infrastrutture di mobilità, ERS e depositi trasporti metropolitani verso altra pertinenza indiretta o per servizi pubblici/interesse pubblico è autorizzata dal Consiglio Comunale, mentre la modifica dei servizi localizzati esistenti è autorizzata dalla Giunta Comunale;
  • art. 6: alla possibilità che le aree che accolgono servizi pubblici su aree pubbliche, asservite o in concessione includano funzioni urbane computate nella SL insediate mediante diritti edificatori che siano funzionali al servizio stesso (PdS 2012) viene affiancata la possibilità di includere anche attività di ampliamento del servizio o a supporto del servizio e funzionali alla sostenibilità economica (non computate nella SL).

Disciplina dei servizi (artt. da 7 a 10):

[ CDM-1544022963-4 ]

  • art. 7 (servizi localizzati esistenti: servizi alla persona ed edilizia residenziale pubblica – TAV S01): viene introdotto il riconoscimento della SL esistente per servizi dismessi che siano stati realizzati prima della revisione al PGT e ricadenti in zone di PRG 1980 dove non era previsto indice di zona ma solo indice di copertura;
  • art. 8 (Individuazione e disciplina dei servizi localizzati esistenti e di nuova previsione:
    • per il verde urbano:
      • è stato eliminato il comma relativo all’identificazione del verde urbano;
      • nella definizione di verde urbano esistente e di nuova previsione, oltre alle aree attrezzate esistenti e alle pertinenze indirette, sono incluse anche le aree di forestazione e le aree di verde “ambientale” anche non fruibile dalla popolazione ma che garantiscono servizi ecosistemici, continuità della rete ecologica, permeabilità e termoregolazione (rotatorie, parterre stradali, filari alberati, aree tra svincoli stradali), nonché le aree di forestazione del PIF;
      • per le aree non indicate come “zona edificata” da acquisire al patrimonio del Parco Nord viene eliminato l’indice di 0,15 mq/mq comportante trasferimento del diritto volumetrico verso le “zone edificate” del Parco Nord;
    • per il sistema delle infrastrutture: all’interno della categoria “infrastrutture tecnologiche e per l’ambiente (comprendenti “reti energetiche”, “reti idriche, fognarie, impianti di depurazione” e “depositi per servizi pubblici”) sono stati aggiunti le infrastrutture ciclopedonali e gli impianti di gestione, valorizzazione e smaltimento dei rifiuti; inoltre questi ultimi non possono essere localizzati nelle aree per il verde urbano, infrastrutture per la mobilità e trasporto pubblico di nuova previsione (pertinenze indirette)
    • per le pertinenze indirette (aree per verde urbano, mobilità stradale, ERS e depositi trasporti metropolitani) si conferma l’indice territoriale pari a 0, 35 mq/mq trasferibile e utilizzabile su tutto il territorio comunale edificabile.
  • art. 10 (Individuazione e disciplina della Rete Ecologica Comunale): all’interno degli elementi costitutivi della REC viene introdotto il tematismo della “forestazione urbana”;

Dotazione di servizi (art. 11):

[ CDM-1544022963-5 ]

  • al comma 1 si conferma, coma da PGT 2012, che interventi di nuova costruzione con l’utilizzo dell’indice di edificabilità territoriale di 0,35 mq/mq e nei casi di recupero della SL esistente senza cambio d’uso non sono richieste dotazioni territoriali per servizi;
  • al comma 2:
    • ferma restando la dotazione per ERS (36% della SL nelle sue varie articolazioni) viene riscritta la dotazione richiesta per servizi nel TUC per interventi di nuova costruzione che realizzano una SL in eccedenza rispetto all’esistente o a quella realizzabile con l’applicazione dell’indice 0,35 mq/mq (il PGT 2012 prevede 1mq/mq per ogni mq di slp per le funzioni residenziali, terziare e servizi privati, il 20% della slp per funzioni produttive): 
    • 100% della SL per funzioni urbane residenziali, direzionali, turistico-ricettive, servizi privati e rurale;
    • 80% della SL per funzioni urbane produttive;
    • per le specifiche tipologie di ERS quali locazione a canone moderato, concordato, convenzionato, edilizia convenzionata in locazione con patto di futura vendita, residenze convenzionate per studenti e co-housing in locazione non sono richiesti servizi se in eccedenza all’indice massimo; 
  • al comma 3:
    • viene rivista la dotazione territoriale per servizi richiesta nel caso di mutamento di destinazione d’uso (il PGT 2012 non prevedeva dotazioni per interventi con slp inferiore a 5.000 mq o in caso di trasformazione dell’intera slp verso edilizia residenziale sociale, mentre nei casi di intervento con slp superiore a 5.000 mq  è dovuto il un fabbisogno pari al 18% della slp convertita):
      • da produttivo verso residenza e commercio urbano per interventi aventi oggetto SL superiore a 250 mq: 80% della SL;
      • da direzionale, ricettivo, servizi privati verso commercio urbano e residenza per interventi aventi oggetto SL superiore a 250mq: 18% della SL;
      • da commercio urbano verso direzionale, turistico-ricettivo, servizi privati e produttivo per interventi aventi oggetto SL superiore a 250 mq: 18% della SL; 
      • da commercio urbano verso residenza per interventi aventi oggetto SL superiore a 250 mq: 18% della SL; per interventi con SL inferiore a 250 mq anche in rigenerazione: 100% della SL; per interventi al piano terra in spazi a vocazione pedonale: la dotazione è aumentata del 40%; 
      • da rurale verso  direzionale, turistico-ricettivo, servizi privati, commercio urbano, residenza e produttivo per interventi con SL superiore a 250 mq: 18% della SL;
      • da qualsiasi categoria funzionale verso Edilizia Residenziale Sociale: 18% della SL.
    • per interventi ricadenti entro gli ARU e gli ambiti di rigenerazione ambientale le summenzionate dotazioni sono ridotte del 40%. Per cambi d’uso oltre la cerchia ferroviaria in ARU e tessuti urbani a impianto aperto degli ADR aventi oggetto una SL maggiore di 250 mq, la dotazione è corrisposta solo in relazione all’eccedenza di tale soglia;
    • nella dotazione di servizi dovuta nei piani attuativi e nei PCC l’eventuale quota dei parcheggi pubblici o di uso pubblico verrà definita in sede di progetto in relazione alla domanda di sosta indotta ed ai livelli di accessibilità, eliminando le ulteriori dotazioni secondo i criteri di accessibilità alle reti di trasporto di cui alla ex tavola S03 del PdS 2012;

Disposizioni speciali (artt. da 12 a 14):

[ CDM-1544022963-6 ]

  • art. 12: si sancisce che per le aree all’interno del PASM prevalgono le disposizioni del relativo PTC;
  • art. 13: si conferma la valutazione della sostenibilità dei costi delle previsioni del PdS è verificata in sede di Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ma limitandola a verde e infrastrutture;
  • art. 14: si recepisce esplicitamente la possibilità di ricorrere alla procedura di cui al T.U. “Espropriazione per pubblica utilità DPR n.327/2001 e s.m.i.” per l’attuazione delle previsioni urbanistiche e per l’esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità.

[ CDM-1544022963-7 ]

Anche in questo caso si riporta l’esito della verifica delle previsioni di variante rispetto ai contenuti dell’Allegato 1u della DGR IX/3836/2012 (punto 2.3) che definisce i casi in cui le varianti al PdR ed al PdS vengono escluse a priori dall’applicazione della procedura di VAS e dalla verifica di assoggettabilità: