[ CDM-1543847619-1 ]

1.  La Tav. R.03 del Piano delle Regole identifica e disciplina i tessuti indicati all’art. 20 comma 2, dettando le regole applicabili ai medesimi.

[ CDM-1543847619-2 ]

2.  Nei Tessuti urbani compatti a cortina, gli interventi edilizi diretti seguono le seguenti indicazioni:

  • a.  la costruzione in cortina deve arrivare sino alla linea di altezza dell’edificio più basso adiacente alla costruzione; laddove quest’ultimo fosse più basso rispetto all’altezza esistente è fatto salvo il mantenimento dell’altezza esistente; è data facoltà di superamento dell’Indice di edificabilità Territoriale (IT) massimo mediante l’utilizzo, in alternativa o in forma composta, di diritti edificatori anche perequati, premialità di cui all’articolo 13 comma 11 e quote di Edilizia Residenziale Sociale;
  • b.  all’interno del Tessuto Urbano Consolidato (TUC), l’edificazione in tutto o in parte all’interno dei cortili dovrà essere di altezza inferiore o pari (fatto salvo il rispetto delle norme igienico-sanitarie e regolamentari esistenti) a quella dell’edificio preesistente. I diritti edificatori potranno essere totalmente o parzialmente trasferiti;
  • c.  in presenza di frontespizi ciechi l’edificazione deve essere in aderenza, salva la dimostrazione di impossibilità.
  • d.  all’interno del Tessuto Urbano Consolidato (TUC), in tutti gli interventi edilizi, la realizzazione e la modifica di spazi sottotetto è consentita unicamente con altezze interne inferiori, in ogni punto, a m 1,80. 

[ CDM-1543847619-3 ]

3.  Nei Tessuti urbani a impianto aperto gli interventi edilizi diretti mantengono gli allineamenti in rapporto alle edificazioni preesistenti sullo spazio pubblico.

[ CDM-1543847619-4 ]

4.  Nei Tessuti urbani della città giardino gli interventi edilizi diretti:

  • a.  mantengono i caratteri morfologici del tessuto: tipologie edilizie, allineamenti, numero dei piani dell’eventuale edificio preesistente, oggetto dell’intervento.

[ CDM-1543847619-5 ]

5.  Nella Tipologia rurale gli interventi edilizi:

  • a.  sono diretti al mantenimento delle caratteristiche originarie e tipologiche dell’edificio;
  • b.  possono utilizzare non oltre il volume fisico esistente, anche in eccedenza dell’Indice di edificabilità Territoriale (IT) massimo previa sottoscrizione di atto d’obbligo relativamente al mantenimento degli aspetti morfologici propri del tessuto, facendo ricorso a diritti edificatori perequati, con il mantenimento delle caratteristiche originarie dell’edificio; 
  • c.  sono ammessi altresì interventi atti alla ricostruzione di parti del manufatto non più recuperabili, previa idonea documentazione relativa al riconoscimento della consistenza e delle caratteristiche tipologiche originarie;
  • d.  sono altresì ammessi interventi di ampliamento generati dal diverso calcolo della SL esistente entro l'involucro, come previsto nei precedenti commi, derivanti dall'applicazione di normative per l'efficientamento energetico;
  • e.  non sono ammessi interventi di nuova costruzione in casi non previsti dalle precedenti lettere b., c. e d.;
  • f.  gli interventi di cui ai punti a., b. e c. devono essere corredati di atto d’obbligo, previo parere della commissione per il paesaggio;
  • g.  gli interventi di cui al punto d. devono essere attuati con Permesso di Costruire Convenzionato, previo parere della commissione per il paesaggio.

Per ambiti compresi nel del Parco Agricolo Sud, ove le previsioni del Parco facciano riferimento agli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, si applicano le norme contenute nel presente articolo. 

[ CDM-1543847619-6 ]

6.  Negli Insiemi urbani unitari gli interventi di ristrutturazione edilizia e gli interventi di nuova costruzione sono ammessi secondo le modalità previste dal precedente art. 13 e comunque non possono essere realizzati mediante modalità diretta non convenzionata in quanto gli aspetti tipologici-morfologici-planivolumetrici costituiscono oggetto di convenzionamento. Gli interventi di ristrutturazione urbanistica, diversamente da quanto disciplinato dal precedente art. 13, sono subordinati alla predisposizione di un piano o programma attuativo esteso all’intero perimetro dell’insieme urbano unitario.

[ CDM-1543847619-7 ]

7.  Nella composizione architettonica e vegetale con carattere-storico artistico-testimoniale sono ammessi interventi di manutenzione straordinaria e restauro volti alla conservazione e al ripristino dei caratteri scenografici e ambientali, desumibili dagli elementi di disegno e di arredo del verde e delle alberature.

[ CDM-1543847619-8 ]

8.  In caso di diversa attuazione delle previsioni stabilite dai precedenti commi, ad esclusione del comma 2 lett. b., comma 5 e comma 7, resta salva la facoltà di procedere previa presentazione di idonea relazione che evidenzi le motivazioni architettoniche-tipologiche-morfologiche della richiesta di discostamento valutata preventivamente positivamente dalla commissione per il paesaggio.
L’ammissibilità della richiesta di discostamento sarà verificata dai competenti uffici della Amministrazione comunale in base a tale relazione che dovrà contenere almeno un’analisi tipomorfologica del contesto, un’analisi degli aspetti architettonici intrinseci dell’eventuale manufatto architettonico oggetto di modifica, delle relazioni architettoniche che il nuovo intervento genererebbe con il manufatto su cui interviene o comunque con il contesto di riferimento. 

E’ fatto salvo quanto previsto all’art. 6 delle presenti norme. 

[ CDM-1543847619-9 ]

9.  Superficie coperta (SCOP):

  • a.   SCOP ≤ esistente negli interventi sino alla ristrutturazione edilizia, eventualmente aumentabile fino ad un massimo del 60% della superficie fondiaria, se l’esistente dovesse essere inferiore;
  • b.  SCOP ≤ 60% della superficie fondiaria, negli interventi di nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica.

[ CDM-1543847619-10 ]

10.  Gli interventi previsti in tale articolo che interessano immobili sottoposti a tutela paesaggistica con apposito provvedimento, i cui ambiti sono rappresentati graficamente nella Tav. R.06, dovranno recepire i criteri e gli indirizzi presenti nelle relative disposizioni di tutela