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Con la DGR n.10962/2009 - Rete Ecologica Regionale e programmazione territoriale degli enti locali - Regione Lombardia, nell’ambito del ruolo della pianificazione comunale nella definizione della rete ecologica di scala locale, affida allo Schema di REC il compito di raffrontare le scelte del PGT con l’ecosistema e le reti ecologiche di area vasta rendendo conto, in particolar modo, delle relazioni spaziali con i comuni contermini.

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Lo Schema di REC a supporto del Documento di Piano si costruisce a partire dalla relazione tra la Rete ecologica regionale (RER), la Rete ecologica provinciale (REP) e le scelte del PGT, dettagliate nella tav. S03 (Infrastrutture verdi e blu e Rete Ecologica Comunale), che trovano ragioni nel loro ruolo di rafforzamento del sistema ecologico di scala territoriale, estendendone gli spazi all’interno del tessuto urbano, connettendo risorse esistenti e nuove dotazioni prodotte dalla stessa disciplina del PGT. Lo Schema di REC definisce inoltre un quadro di coerenza tra le scelte del Piano, nelle ricadute in campo ambientale ed ecologico, e le differenti operatività che l’Amministrazione comunale ha avviato o sta attuando attraverso altri piani e progetti che concorrono alla costruzione di un sistema del verde urbano e di spazi aperti: quelli che hanno al centro gli spazi dell’agricoltura, (l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale - AQST - Milano Metropoli Rurale, i progetti per il Parco Ticinello, il Parco della Vettabbia, il Parco delle Risaie, il Parco Forlanini, il progetto europeo OpenAgri), quelli finalizzati a ricostruire reti di connessioni ambientali possibili all’interno di ambiti urbani densi (Rotaie Verdi, ReLambro, RiconnettiMi), quelli che lavorano sulla valorizzazione delle acque e la connessione idraulica (riapertura dei Navigli, il parco lineare del Naviglio Grande, i Contratti di fiume del Lambro settentrionale, Seveso e Olona-Bozzente-Lura), quelli che ricadono all’interno dei grandi parchi urbani dell’ovest (parco Aniasi, Bosco in Città, parco delle Cave, parco dei Fontanili), quelli finalizzati a costruire nuove dotazioni all’interno di accordi di trasformazione (Accordo di Programma Scali ferroviari, Mind nell’area Expo) e, infine, i progetti di piantumazione diffusa alla scala urbana (ForestaMi).

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Gli elementi di seguito descritti alimentano lo Schema di REC e rappresentano le principali scelte del PGT in cui più evidente è il rapporto tra reti ecologiche di scala vasta e il sistema del verde e degli spazi aperti di scala urbana.

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Gli Ambiti di rigenerazione ambientale (PdR art.15) sono caratterizzati dal ricorrere di aspetti di criticità in corrispondenza di spazi a elevata sensibilità ambientale entro cui il PGT sostiene interventi di diradamento dell’edificazioni, la de-impermeabilizzazione del suolo e l’incremento del patrimonio vegetazionale. Questi si localizzano in continuità con i principali corridoi ecologici fluviali del fiume Lambro, il sistema dei Navigli e la roggia Vettabbia. Alcuni di questi ambiti rafforzano e danno continuità a diverse operatività avviate dal Comune di Milano sul quadrante est (ReLambro) e il quadrante nord (RiconnettiMi). 

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Le Aree destinate all’agricoltura (PdR artt. 24 e 25), risultanti di azioni di tutela degli usi agricoli già esistenti e di recepimento delle Aree Agricole di interesse Strategico definite dal PTCP, garantiscono la salvaguardia di specifici elementi del paesaggio, il miglioramento delle caratteristiche ambientali dei contesti urbanizzati circostanti e la realizzazione di spazi in cui convivono attività agricole e usi di interesse pubblico generale. Queste si collocano in continuità con gli elementi della RER, lungo la valle del Lambro, i parchi urbani dell’ovest in prossimità del parco delle Cave e il parco dei Fontanili, e a sud in continuità con il Parco Agricolo Sud Milano.

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Le aree per le Grandi Funzioni urbane (PdR art.16), finalizzate ad accogliere funzioni di eccellenza facendo da traino alla rigenerazione di grandi comparti dismessi e degradati, consentono di incrementare la dotazione di aree con valore ambientale ed ecologico in continuità con il parco Agricolo Sud Milano (GFU Porto di Mare), il corridoio fluviale del Lambro (GFU Rubattino), i corridoi ecologici della REP lungo la direttrice del nord-ovest definita a partire dal parco delle Groane (GFU Bovisa-Goccia-Villapizzone) e lungo quella dell’ovest dove si attestano il parco Aniasi, l’Ippodromo, il Bosco in Città, parco delle Cave, parco dei Fontanili (GFU Piazza d’Armi e GFU San Siro). A queste nuove dotazioni si aggiungono alcuni dei 20 nuovi parchi urbani contenuti all’interno di piani già in attuazione interni alla norma transitoria del PGT e posti in continuità con le precedenti tra i quali Calchi Taeggi, Santa Giulia, Porta Vittoria, Mameli, Cascina Merlata, oltre a quelli previsti all’interno degli scali ferroviari interessati da accordo di programma.

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Il PGT è anche il campo della definizione di nuove tutele di ambiti territoriali in corrispondenza di caratteri di interesse ambientale ed ecologico di scala vasta che si arricchiscono di nuovi valori (qualità dell’ambiente urbano, servizi ambientali) nel loro approssimarsi all’interno del paesaggio costruito della città. L’attuazione dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale del Lambro e della Martesana, i progetti di ricostituzione della continuità ecologica lungo il Lambro tra il Parco Forlanini e l’Idroscalo costruendo nuove possibili relazioni con il PLIS delle Cascine di Pioltello e quello Est delle Cave, la possibilità dell’ampliamento del Parco Agricolo sul margine sud della città, costituiscono azioni puntuali che trovano ragione sullo sfondo del futuro Parco Metropolitano.   

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Le aree sopra descritte sono parte di un insieme più ampio e articolato di Infrastrutture verdi e blu finalizzate alla realizzazione delle reti ambientali, la riqualificazione e l’incremento delle capacità di resilienza degli ambiti costruiti. Le Infrastrutture si appoggiano su di una porzione di territorio regionale posta tra l’Adda e il Ticino a cavallo tra la pianura asciutta e la pianura irrigua, superando i confini amministrativi di Città metropolitana e province. E’ un quadro composto da elementi disomogenei che appartengono alla geologia e alla geografia (i sistemi fluviali e i sistemi vallivi connessi), alle forme di governo e gestione del patrimonio ambientale e paesaggistico (i parchi regionali e i parchi sovralocali), ai progetti di reti ecologiche di scala vasta (a nord e a sud di Milano) ma che nel suo insieme restituisce lo sfondo per il progetto di rete ecologica del PGT di Milano.