[ CDM-1540917595-1 ]

Nonostante in questi ultimi anni siano state avviati procedimenti di riconversione di consistenti aree dismesse, sono tutt’oggi ancora presenti attrezzature ed impianti da diversi anni in condizioni di dismissione e sottoutilizzo funzionali. La loro riprogettazione rappresenta una straordinaria occasione per riqualificare ambiti consistenti della città urbanizzata sul piano fondiario e di sviluppo di nuovi servizi. 
Queste aree in gran parte coincidono con le aree del patrimonio degli enti dello Stato quali le Ferrovie ed il Demanio militare, oltre ad aree private e di proprietà comunale. Interi scali ferroviari non in esercizio, localizzati all’interno della città, (Farini-Lugano, Romana, Lambrate, Greco-Breda, San Cristoforo) che al momento della loro realizzazione hanno condizionato lo sviluppo omogeneo degli impianti urbani, formando enclaves e grandi spazi aperti costituenti barriere fisiche e separazioni tra aree appartenenti allo stesso ambito urbano.
I comparti delle caserme (Piazza D’Armi, caserma Mameli, caserma Rubattino, caserma Montello), grandi aree con costruzioni e grandi spazi ad uso militare che, pur essendo inaccessibili, sono localizzati con modalità insediative coerenti agli impianti urbani riconoscibili dei piani di sviluppo della città.
Gli altri ambiti ed aree riguardano parti di città sulle quali sono state avviate procedure di trasformazione non concluse o edifici ed impianti sui quali sono state avanzate proposte di riqualificazione o valorizzazione.