[ CDM-1539853779-1 ]

Il Piano Territoriale Regionale (PTR) ha, in base alla L.R. 12/2005, natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico, pertanto nell’ambito del PTR approvato dal Consiglio Regionale con delibera n. 951 del 19 gennaio 2010 è stato integralmente incluso il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), risultato dall’integrazione ed aggiornamento del precedente Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) approvato nel 2001.
Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) ha duplice natura: quadro di riferimento per la costruzione del Piano del Paesaggio lombardo e strumento di disciplina paesistica attiva del territorio. Pertanto, per quanto riguarda il primo aspetto, è potenzialmente esteso all’intero territorio, ma opera effettivamente laddove e fino a quando non siano vigenti atti a valenza paesistica di maggior definizione. 
Le prescrizioni attinenti alla tutela del paesaggio contenute nel PTR sono cogenti per gli strumenti di pianificazione dei comuni, delle città metropolitane, delle province e delle aree protette e sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi.
Il PPR disciplina e indirizza la tutela e la valorizzazione paesaggistica dell'intero territorio lombardo, perseguendo le finalità di:

  • conservazione dei caratteri che definiscono l'identità e la leggibilità dei paesaggi della Lombardia, attraverso il controllo dei processi di trasformazione, finalizzato alla tutela delle preesistenze e dei relativi contesti;
  • miglioramento della qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi di trasformazione del territorio;
  • diffusione della consapevolezza dei valori paesaggistici e loro fruizione da parte dei cittadini.

Il territorio regionale è stato suddiviso in sei unità tipologiche di paesaggio, individuate in fasce longitudinali corrispondenti alle grandi articolazioni dei rilievi che, partendo dalla catena alpina a Nord, si susseguono attraverso la fascia prealpina, la fascia collinare, l’alta pianura, la bassa pianura, per finire a Sud con l’Oltrepò Pavese.
Entro queste fasce sono identificati i caratteri tipologici del paesaggio lombardo.
Come si evince dalla tavola A del PPR, il territorio di Milano si colloca nell’unità tipologica di paesaggio della bassa pianura irrigua del Milanese e si connota, relativamente alla parte non urbana, per un “paesaggio delle colture foraggere” e, relativamente al corso del fiume Lambro, per un “paesaggio delle fasce fluviali”.

Per tale unità tipologica di paesaggio il PPR individua alcuni indirizzi di tutela che si possono riassumere nei seguenti obiettivi:

  • tutelare i paesaggi fluviali preservando i caratteri di naturalità dei corsi d’acqua, orientando la tutela paesistica al fine di evitare l’inurbamento lungo tali fasce.
  • tutelare i paesaggi della bassa pianura irrigua, rispettandone la tessitura storica, la condizione agricola altamente produttiva ed il sistema irriguo con i suoi manufatti, come carattere connotativo.

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    Nella Tavola B, “Elementi identificativi e percorsi di interesse paesaggistico”, il territorio di Milano presenta diverse segnalazioni: 

    • Luoghi dell’identità regionale: 
      • 58 – Abbazie milanesi;
      • 63 – Luoghi topici di Milano (Duomo, Scala, Castello, ecc.).
    • Sito riconosciuto dall’UNESCO: Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo.
    • Strade Panoramiche: strada alzaia del Naviglio Grande.
    • Tracciati guida paesaggistici: 
      • Greenway del Ticino e del Naviglio Grande milanese;
      • Greenway Milano Varzi (nel tratto iniziale coincide con l’alzaia Naviglio Pavese);
      • Pista ciclabile del Naviglio della Martesana.

    Tali segnalazioni vengono riportate sulla Carta del Paesaggio (Tav. D.02), dove vengono messe in relazione con gli altri elementi salienti del paesaggio.