[ CDM-05DP-1576492833-1 ]

Il Piano, tra i suoi obiettivi fondamentali, si pone quello di accrescere la qualità ambientale ed ecologica del territorio urbano e di ottenere effetti mitigativi dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento atmosferico e acustico.
In quest’ottica ed in coerenza con la funzione strategica e strutturale che gli indirizzi regionali (D.G.R. 30/12/2009 – n. VIII/10962) attribuiscono alle reti ecologiche di scala locale, si è scelto di implementare la Rete Ecologica con l’individuazione delle Infrastrutture Verdi e Blu.
Le Infrastrutture Verdi e Blu costituiscono una rete pianificata a livello strategico di aree naturali di alta qualità ed aree semi-naturali con molteplici caratteristiche ambientali, che viene progettata e gestita per fornire una vasta gamma di servizi ecosistemici e per proteggere la biodiversità sia nei contesti urbani sia in quelli rurali (Building a green infrastructure for Europe, European Union 2013).
Il Piano individua una serie di strategie e si coordina con alcuni progetti che nel loro complesso concorrono alla definizione e all’attuazione delle Infrastrutture Verdi e Blu.
Fondamentale è la strategia di connettere i numerosi parchi presenti sul territorio e nei comuni limitrofi nell’ottica della creazione del Parco Metropolitano, così come quella di incrementare le aree verdi con 20 nuovi parchi con superficie superiore a 10.000 mq all’interno dei grandi ambiti di rigenerazione urbana. Allo stesso modo l’incremento delle aree destinate all’agricoltura e l’individuazione degli ambiti di rigenerazione ambientale in corrispondenza di contesti particolarmente densi e con aspetti di criticità ambientale, contribuiscono in misura determinante al sistema delle Infrastrutture Verdi e Blu.
Nell’ottica di valorizzare l’acqua come elemento per incrementare la biodiversità e migliorare la sostenibilità urbana, si pongono il progetto di riapertura dei Navigli e delle vie d’acqua e la valorizzazione del fiume Lambro, secondo gli indirizzi di rafforzamento delle connessioni ecologiche e di riqualificazione paesaggistica delle aree lungo l’asta fluviale, contenuti nello studio di fattibilità “Re Lambro”.
Per mettere a sistema ed implementare queste strategie, si è individuata e pianificata una rete che ha come caratteristica fondamentale la multifunzionalità dal momento che, oltre a contribuire all’incremento della qualità di vita e del benessere umano, nonché alla mitigazione dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, ottimizza le connessioni ecologiche a livello locale, realizzando una Rete Ecologica Comunale che si connette e dialoga con la rete ecologica dei comuni contermini e con quella di area vasta (RER e REP).
Gli elementi di questa rete sono stati individuati da una lettura delle caratteristiche fisiche, concrete e materiali del territorio, sviluppando la progettualità dei Raggi Verdi contenuta nel precedente PGT e partendo da alcuni elementi cardine quali:

  • il sistema del verde a scala metropolitana;
  • il sistema dell’idrografia superficiale e interrata;
  • il verde pubblico diffuso;
  • la ricognizione dell’attuazione della rete ecologica individuata dal precedente PGT;
  • l’esigenza di mitigare le isole di calore;
  • la necessità di mitigazione delle infrastrutture.

Gli spazi individuati sono estremamente eterogenei: alcuni di marcata naturalità, alcuni di naturalità residua o restituita/da restituire dalle condizioni di abbandono, che sono da intendersi come spazi “di appoggio” alla rete ecologica.
La tematica è stata trattata sia nel Documento di Piano, sia nel Piano dei Servizi dando luogo ad un complesso di strategie, azioni e norme, sintetizzate nella Tav. D03 del Documento di Piano, dove sono visibili ad una scala 1:30.000 le interazioni a scala vasta con la Rete Ecologica Regionale e la Rete Ecologica Provinciale, nella Tav. S03 del Piano dei Servizi, in cui si legge il dettaglio alla scala comunale e nell’art. 10 del Piano dei Servizi, che riporta la disciplina al riguardo e le modalità di attuazione.
Le previsioni contenute nella Tav. S03 si attuano anche attraverso la gestione complessiva del piano ed in particolare, ove previsto, attraverso gli interventi di perequazione, di compensazione, oltre che attraverso i progetti di opere pubbliche riguardanti il sistema degli spazi non costruiti.

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