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La frammentazione dei comparti in cui si presentano spazi aperti, più o meno dominati dal tema del paesaggio agrario, fa sì che si possano trattare separatamente i diversi settori territoriali nei quali le aree agricole rivestono ruoli diversificati sotto il profilo paesaggistico anche in relazione agli sviluppi ipotizzabili.

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  • L’ovest, da Trenno alla TG ovest, è prevalentemente interessato da aree attrezzate a parco (Trenno, Cave, Bosco in Città) a contatto con alcune entità agricole di significativa rilevanza sotto il profilo paesaggistico sia per l’estensione delle superfici agrarie sia per la presenza di strutture di cascina di rilevanza storica. Le logiche evolutive del settore si rivolgono allo sviluppo di forme di fruizione dell’ambiente da parte dei cittadini, con un forte ruolo di connettivo paesaggistico sostenuto dalle aree agricole, fra sistemi di aree a parco direttamente accessibili e percorribili.

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  • Il sud-est, fra il Naviglio Grande e il Pavese, con la proposta ormai consolidata del cosiddetto “parco delle Risaie”, completamente circondato da fronti urbani e solcato dall’autostrada dei Fiori. La sua unitarietà è fortemente compromessa dalla presenza di diffuse attività produttive di tipo marginale, raggiungibili attraverso percorsi di viabilità secondaria di origine rurale, ma l’insieme conserva ottimali caratteristiche di continuità e notevole ricchezza di impianti di origine rurale di pregio, tanto da poter essere considerato il comparto meglio idoneo per svilupparvi una proposta di “parco tematico” specificamente imperniato sulle produzioni agrarie.

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  • Il sud e l’agricoltura delle comunità monastiche, dal Ticinello a Chiaravalle. É il comparto dalle caratteristiche più interessanti sia sotto il profilo della realtà agricola e della sua estensione, sia sotto quello della presenza di valori e di componenti storiche e simboliche (Selvanesco, Macconago, Chiaravalle). Rappresenta l’ambito dove gli obiettivi di rafforzamento e riqualificazione del paesaggio agrario assumono i caratteri di maggiore ricchezza e complessità, anche in funzione dell’azione di valorizzazione delle componenti storiche e monumentali che vi compaiono.

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  • Oltre la TG ovest, Muggiano e il Parco Sud. Si tratta dell’unica grande agricola appartenente al territorio amministrativo del Comune di Milano al di fuori della “cintura”disegnata dal sistema delle Tangenziali. Lo spazio agrario è aperto alla continuità territoriale del Parco Sud in direzione della grande area risicola dell’abbiatense e racchiude la piccola realtà urbana di Muggiano, appena ad ovest del tracciato della tangenziale.

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  • L’est, dal Parco Forlanini all’Idroscalo, già parzialmente attrezzato a parco urbano e condizionato dalla frastagliata inclusione di funzioni e attività economiche lungo i margini nord (via Corelli) e sud (viale Forlanini). Le residue, deboli testimonianze del paesaggio agrario a est della tangenziale acquista significato solo se collocate nella logica dello spazio di fruizione pubblica concepito per collegare la città con il polo ricreativo di scala metropolitana dell’Idroscalo.