[ CDM-05DP_A1-1544435434-1 ]

Il procedimento di identificazione, classificazione e valutazione dei beni e dei valori paesaggistici si è tradotto in un giudizio sintetico di “significatività e integrità” applicato a specifici ambiti, con conseguente attribuzione del grado di “sensibilità paesaggistica” assegnata alle diverse componenti territoriali. Non va tuttavia nè trascurato, nè tanto meno va lasciato cadere, l’importante lavoro di lettura, catalogazione e motivazione delle scelte che è stato puntualmente e dettagliatamente svolto e che completa la documentazione sui valori di paesaggio del Documento di Piano.
La messa in evidenza, l’interpretazione e la catalogazione dei caratteri del paesaggio attraverso la lettura delle diverse componenti, naturali ed antropiche, che caratterizzano l’assetto e la conformazione del territorio, sono infatti strutturate per metterne in luce le specificità e le relazioni che le legano tra di loro in modo peculiare e unico dal punto di vista fisico-strutturale, storico-culturale, visivo-percettivo e simbolico.
L’obiettivo di tale lettura è finalizzato a rendere esplicite le motivazioni e gli obiettivi che si accompagnano alla segnalazione dei ‘valori’ di paesaggio, nonché dei luoghi che, per ragioni diverse, hanno perso il loro carattere identitario. 
La volontà di esprimere una strategia per il paesaggiò porta ad introdurre questo tematismo fra le scelte di progetto del processo pianificatorio degli interventi sulla città, sia della parte costruita, sia degli spazi aperti che la permeano e la circondano.
La redazione di una carta che registri i valori di sensibilità del paesaggio, richiesta nella formazione del Piano di Governo del Territorio, si spinge a definire un quadro di riferimento di indirizzi paesistici destinati ad orientare e a caricare di significati i progetti di trasformazione territoriale.

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La necessità di pervenire a un’espressione sintetica dei giudizi di valore sull’intero territorio comunale, ai fini dell’attribuzione dei differenti gradi di sensibilità dei siti secondo le “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti”, approvate con DGR n. 7/11045 del 08/11/2002 in applicazione delle NTA del PTPR del 2001 e confermate dal Piano Territoriale Regionale approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 951 del 19/01/2010, individua una matrice che porta all’attribuzione di un giudizio sintetico prevalente, espresso in forma numerica per ogni unità e sottounità di paesaggio, secondo la seguente classificazione:

1.  = Sensibilità paesistica molto bassa;
2.  = Sensibilità paesistica bassa;
3.  = Sensibilità paesistica media;
4.  = Sensibilità paesistica alta;
5.  = Sensibilità paesistica molto alta.

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L’attribuzione di una classe di sensibilità prevalente presuppone, all’atto della valutazione delle trasformazioni, il ricorso al confronto con le fonti documentali analitiche di cui la Carta è portatrice di sintesi.
Il giudizio attribuito ha un valore di prevalenza, in particolare per i criteri di rilevanza ed integrità, che può essere articolato in modo ulteriormente dettagliato sulla base degli elementi individuati in modo puntuale sulla carta del paesaggio e sulla base dei criteri più specificatamente esposti dal settore Sportello Unico per l’Edilizia.