[ CDM-1539857613-1 ]

Milano allo stato attuale presenta una percentuale pari al 23% (4.231,74 ha) del suo territorio compresa nel Parco Regionale Agricolo Sud Milano.
La disciplina paesistica all’interno dei parchi regionali è demandata ai relativi Piani Territoriali di Coordinamento (PTC) che hanno effetti di piani paesistici.
Il PTC del Parco Agricolo Sud Milano è stato approvato con D.G.R. 7/818 del 3/08/2000 e si compone di 32 tavole di “Articolazione territoriale delle previsioni di piano” e delle Norme Tecniche di Attuazione.
Il territorio di Milano è suddiviso in otto tavole ed è classificato in parte come “Territori agricoli di cintura metropolitana (art. 25 NTA), in parte come “Territori agricoli e verde di cintura urbana – ambito dei piani di cintura urbana (art. 26 NTA), in parte minore come “Territori di collegamento fra città e campagna – fruizione (art. 27 NTA).

[ CDM-1539857613-2 ]

Gli articoli 16 e 17 delle NTA dettano la disciplina in materia di tutela di paesaggio e ambientale e di salvaguardia del patrimonio storico monumentale. 
Il piano pone l’obbligo di tutelare e valorizzare tutti gli elementi che caratterizzano il paesaggio agrario, quali alberature, fasce boscate, siepi, filari, reticolo idrico naturale e artificiale, fontanili, zone umide, marcite, demandando ai Piani di cintura urbana (art. 26) le prescrizioni atte a riqualificare i margini urbani, recuperare le aree degradate e a definire le componenti paesistiche in ordine al recupero delle fasce di collegamento fra città e campagna. Nel contempo vieta l’alterazione di elementi orografici e morfologici del terreno, nonché gli sbancamenti, spianamenti e bonifiche che comportino l’asportazione di materiali.
Inoltre il piano individua, con appositi simboli grafici, i nuclei rurali di interesse paesistico, gli insediamenti rurali isolati di interesse paesistico, le emergenze storico-architettoniche e monumentali, nonché i nuclei aventi grande valore storico-monumentale. 
È altresì previsto che l’ente gestore del parco, relativamente a questi beni, predisponga in collaborazione con gli enti locali interessati un piano di settore, che però finora non è mai stato predisposto. Prima dell’approvazione del piano di settore, la disciplina di tali ambiti è dettata dagli artt. 38-44 delle NTA, che prevedono che gli strumenti urbanistici comunali introducano norme volte a garantire la conservazione di:

  • caratteri morfologici dell’insediamento: giacitura delle strade, continuità dei fronti, valorizzazione dei manufatti storici di rilievo, rapporti con il tessuto e l’infrastrutturazione agraria;
  • caratteri tipologici: sistema delle corti, passaggi, affacci;
  • caratteri stilistici degli edifici: altezze, coperture, materiali, aperture;
  • funzionalità, ambiti vegetazionali e idrogeologici, fasce di rispetto dei fontanili;
  • percorsi di interesse storico-paesistico;
  • marcite.