Milano 2030 è una città di eccellenze integrate nel territorio metropolitano

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Far coincidere le più importanti occasioni di rigenerazione con l’attrazione di grandi funzioni di rilievo metropolitano, pubbliche e private per attività legate a università, ricerca e innovazione, sport, cultura e salute.
 

Implementare un sistema di servizi di scala metropolitana, integrati nel tessuto urbano e accessibili col trasporto pubblico, può fare da volano alla rigenerazione di aree degradate, attrarre investimenti internazionali e creare posti di lavoro, accelerando la rivitalizzazione dei quartieri e connettendo lo sviluppo del sistema del verde e della mobilità collettiva. La città del prossimo decennio è pienamente consapevole di tale opportunità e mira non solo a consolidare la struttura dei grandi servizi esistenti – a partire dal rilancio della vocazione universitaria di Città Studi – ma a far coincidere le più importanti occasioni di rigenerazione con l’attrazione di grandi funzioni di rilievo metropolitano, pubbliche e private. Attività legate a università, ricerca e innovazione, sport, cultura e salute che hanno definito e continueranno a definire il motore dello sviluppo urbano-metropolitano milanese, attraverso l’espansione o la rilocalizzazione delle loro attività, l’ammodernamento delle infrastrutture e l’organizzazione di grandi eventi come le Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, che saranno una grandissima occasione per rendere la città ancora più attrattiva, potenziando le infrastrutture e valorizzando il sistema dei servizi.
A questa visione fa riferimento la scelta di destinare i grandi vuoti urbani – Bovisa-Goccia, Villapizzone, San Siro, San Siro-Trotto, Piazza D’Armi, Ronchetto, Porto di Mare, Rubattino – prevalentemente a funzioni di carattere strategico, di uso pubblico e/o di interesse pubblico o generale, in una logica di integrazione con altri grandi progetti urbani e metropolitani in divenire. 

Milano 2030 è una città che produce conoscenza, innovazione e inclusione

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L’attrattività di Milano, la sua capacità di competere ai livelli alti dei processi di sviluppo, sarà sempre più dipendente dalla combinazione tra propensione all’innovazione e attitudine inclusiva. Nella Milano del 2030, la promozione di forme di sviluppo sostenibile, finalizzate alla rigenerazione del tessuto produttivo e alla riproduzione in forme rinnovate della vocazione economica urbana, sarà aiutata da una sostanziale flessibilità nei cambi di destinazione d’uso tra le attività economiche e dal riconoscimento dell’innovazione come servizio. Attraverso questa via si favorirà inoltre la nascita di spazi per l’economia 4.0, con lo scopo primario di offrire opportunità ai giovani. 

L’attrattività di Milano, la sua capacità di competere ai livelli alti dei processi di sviluppo, sarà sempre più dipendente dalla combinazione tra propensione all’innovazione e attitudine inclusiva. L’evoluzione delle forme produttive, indirizzate verso modalità sempre più personalizzate, flessibili, diversificate, con bassi impatti ambientali, centrate sull’innovazione tecnologica costante e sui processi che integrano produzione e servizi, si accompagna alla necessità di promuovere inclusione economica, sociale e civile. L’estensione della base occupazionale, 
l’accesso alla casa, all’istruzione, alla sanità e all’assistenza, lo sviluppo delle attività culturali e sportive, la garanzia di sicurezza, soprattutto per i cittadini più deboli, e, più in generale, l’affermazione di standard di vita adeguati e sostenibili, sono temi cruciali per la tenuta sociale di Milano. Inoltre, come già previsto per gli scali ferroviari, l’articolazione dell’offerta di servizi abitativi favorirà l’abitare temporaneo e, soprattutto, l’affitto a canone agevolato. L’edilizia sociale, intesa come un vero e proprio servizio, diviene così un fattore abilitante per lo sviluppo di una città che vuole essere attrattiva non solo per le classi agiate, ma anche per i nuovi ceti fluenti – studenti e giovani a basso e medio reddito nelle prime fasi della carriera lavorativa – e per segmenti economicamente svantaggiati – famiglie a basso reddito, famiglie separate e single, anziani, nuovi cittadini ecc. – rinnovando così quella mixité sociale che rappresenta un valore peculiare e fondante di Milano.