Costruzione della nuova porta metropolitana a sud-est
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Il comparto Sud-Est si sta sempre più configurando come porta privilegiata di accesso alla città, in ragione della sua elevata accessibilità. In questo quadrante territoriale stanno avanzando importanti trasformazioni che impattano su un delicato sistema ambientale, domandando processi di governo coordinati sia alla scala locale che metropolitana.
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Lo sviluppo del quadrante Sud-Est della città si gioca sul rapporto tra il sistema della mobilità, le trasformazioni territoriali indotte e il sistema ambientale.
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Il Sud-Est è oggi, da una parte, un nodo per la mobilità e l’interscambio modale in continuo sviluppo, strategico per le relazioni di medio e lungo raggio: il city airport di Linate con la futura connessione alla M4, l’hub intermodale di Segrate Porta Est, le stazioni del Servizio Ferroviario Regionale e dell’Alta Capacità di Forlanini e Rogoredo, l’interscambio ferro-gomma di San Donato Milanese, lo svincolo con le Tangenziali Est e Ovest, l’Autostrada A1 e la Tangenziale Esterna (TEEM).
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Dall’altra, è un contesto in cui sono presenti molti ambiti e opportunità di rigenerazione e trasformazione urbana. Il PGT di Milano prevede infatti due ambiti da destinare a Grandi Funzioni Urbane (Porto di Mare e Rubattino) e “porta con sé” altri ambiti rilevanti come Santa Giulia, l’Ortomercato, gli scali di Rogoredo e Lambrate, con ampi tessuti destinati alla rigenerazione urbana e ambientale, mentre più esternamente sono in movimento il progetto Westfield a Segrate insieme a numerosi insediamenti di logistica lungo la TEEM.
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Dall’altra ancora, è un territorio che vede tuttora la presenza di significativi valori ambientali (il corridoio della Valle del fiume Lambro, l’Idroscalo, i residui territorio agricoli tutelati dal Parco Sud Milano).
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Grandi infrastrutture, dunque, che offrono elevati livelli di accessibilità multimodale, capaci di costituire potenti fattori localizzativi per rilevanti funzioni di scala metropolitana, ma che hanno al contempo creato retri e barriere che necessitano di profondi interventi di riprogettazione e integrazione territoriale e ambientale, in particolare verso sud, tra Milano e San Donato Milanese.
Il Sud-Est Milano si configura così come territorio in transizione, tra i più interessanti in ambito metropolitano, che domanda politiche coordinate tra una varietà di attori sia di scala locale che metropolitana-regionale per una migliore integrazione tra infrastrutture, tessuti urbani, sistemi ambientali e territorio agricolo del Parco Sud.
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- Costruzione della nuova porta metropolitana schema (pdf - 855.32 KB)