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Tra Piazzale Loreto e Monza si è storicamente sviluppata una città densa e compatta, che ha precocemente superato i limiti dei confini amministrativi, costruendo un tessuto continuo, ma spesso frammentato sia dal punto di vista morfologico che funzionale, nel quale ampie parti sono oggi oggetto di fenomeni di degrado e abbandono. Diviene dunque centrale mettere al lavoro politiche integrate, fortemente orientate alla rigenerazione urbana, al fine di riattivare spazi e funzioni con maggior qualità.

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L’ambito chiave, lungo l’asse attraversato dall’autostrada A4 e dalle tangenziali Est e Nord, è quello che si estende tra il nodo di Bettola e le ex aree Falck. Un quadrante che, con l’arrivo di funzioni di rilevanza metropolitana, come la Città della salute e della ricerca a Sesto San Giovanni, la creazione dell’hub intermodale di Bettola e l’estensione delle linee metropolitane M1 e M5, sarà oggetto di grandi trasformazioni che andranno a ridefinire gli equilibri territoriali ad una scala più vasta.

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Per consentire al territorio di cogliere al meglio tutte le opportunità generate dalle grandi trasformazioni puntuali, è però necessario intervenire anche sul tessuto minuto urbano circostante, innescando processi diffusi di riuso, riconversione, riqualificazione e riconnessione di relazioni fisiche e sociali.
Con questo intendimento, la Variante di PGT di Milano prevede numerosi ambiti, che interessano buona parte dei tessuti che si sviluppano lungo gli assi dei viali Padova-Monza-Fulvio Testi, da destinare a processi diffusi di rigenerazione urbana.
Una simile politica potrebbe trovare un opportuno compendio in molti ambiti oltre il confine comunale, sviluppando un progetto complessivo di ricomposizione dei tessuti e di riqualificazione fisica e funzionale di molte aree sia residenziali che produttive, attraverso un accordo tra i Comuni interessati e Città metropolitana.

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