[ CDM-1543847519-1 ]

1.  I corsi d’acqua che costituiscono il reticolo idrografico, sia a cielo aperto che tombinato, sono assoggettati a tutela specifica prevalentemente idraulica e ambientale in quanto le acque costituiscono una risorsa.

[ CDM-1543847519-2 ]

[ CDM-1543847519-3 ]

2.  Nelle fasce di rispetto, definite nella successiva tabella “Ambiti di applicazione” e individuate graficamente nella Tav. R.09 non sono consentite edificazioni di alcun genere, i movimenti di terra nonché le attività indicate nell’Allegato 2. Sono ammessi il verde privato, le attrezzature a esso connesse comunque rimovibili e gli interventi di cui all’art. 3 comma 1 lett. a), b) e c) del DPR 380/2001.

[ CDM-1543847519-4 ]

3.  Nel caso di sorgive e fontanili, compresi nei parchi regionali, valgono le specifiche norme previste dai Piani Territoriali di Coordinamento dei parchi regionali.

[ CDM-1543847519-5 ]

4.  Per i corsi d’acqua di competenza dei consorzi di bonifica valgono le distanze stabilite dagli stessi.

[ CDM-1543847519-6 ]

5.  Per la roggia Vettabbia alta, ancorché compresa nel Tessuto Urbano Consolidato, si applica una fascia di rispetto di 10 mt.

[ CDM-1543847519-7 ]

6.  In presenza di corsi d’acqua tombinati, si assume una fascia di ricognizione di 20 mt dalla mezzeria del corpo idrico per la verifica della esatta dimensione geometrica del manufatto e della determinazione dello stesso, e si applica la fascia di rispetto stabilita dal precedente comma 2. Tale verifica è da eseguirsi a cura dell’operatore dell’attività edilizia in collaborazione con l’Ente Gestore di competenza.

[ CDM-1543847519-8 ]

7.  Le aree comprese nelle fasce di rispetto, poste nel Tessuto Urbano Consolidato, sono assoggettate alla disciplina perequativa e pertanto i relativi diritti edificatori attribuiti con le presenti norme possono essere oggetto di trasferimento. All’atto di trasferimento dei diritti le aree devono essere contestualmente cedute al Comune o asservite all’uso pubblico perpetuo. In tale ultimo caso è fatto obbligo al proprietario di provvedere alla manutenzione delle aree medesime.

[ CDM-1543847519-9 ]

8.  Sono consentiti spostamenti e/o adeguamenti di carattere idraulico/funzionale dei tracciati dei corsi d’acqua, purché vengano conservate le caratteristiche degli stessi, fermo restando la verifica di ammissibilità accertata da una relazione di studio idraulico.

[ CDM-1543847519-10 ]

9.  Per i corsi d’acqua e i rilevati idrici non compresi nel reticolo idrografico di cui alla Tav. R09  ma presenti sul territorio comunale e/o rilevabili dalle cartografie catastali o carte tecniche comunali, deve essere redatto uno studio idraulico al fine di verificare la potenzialità idraulica degli stessi e in caso di accertata potenzialità idraulica deve essere rispettata una fascia di rispetto di un metro.

[ CDM-1543847519-11 ]

10.  Le aree che costituiscono il Demanio Portuale sono assoggettate a vincolo di tutela monumentale e paesaggistica ai sensi della Parte II e Parte III del D.Lgs. 22.01.2004 n. 42.

[ CDM-1543847519-12 ]

11.  Alle aree portuali si applica una zona di rispetto di 30 m per la verifica della compatibilità con i pubblici usi del demanio (DGR 8/7697 del 06.08.2008 e Regolamento Regionale 27 ottobre 2015 N. 9). Per le aree che ricadono nell'area portuale e nella zona di rispetto si fanno salvi i contenuti del Regolamento approvato con DCC n. 12 del 17/05/2017 per la disciplina delle funzioni amministrative delegate al Comune di Milano e dell’ Ordinanza n.1/2017 del 28.03.2017 emanata dall’Autorità Portuale per la circolazione veicolare e pedonale in zona portuale della Darsena.

[ CDM-1543847519-13 ]

12.  Il PGT individua nella Tav. R.09 le aree del Demanio Portuale e della zona di rispetto di 30 metri dal confine delle stesse.

[ CDM-1543847519-14 ]

13.  Per quanto non riportato nelle presenti norme si rimanda all’Allegato.