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Nel complesso il deflusso è orientato da Nord-Ovest verso Sud-Est, e risulta molto evidente il cono di depressione determinato dai pompaggi effettuati nell’area del centro storico. In particolare il centro di tale struttura cade nell’area compresa tra via S. Sofia, Corso Porta Romana e Corso Italia, quindi leggermente a Sud del Duomo. Il cono di depressione è peraltro apparentemente deformato dalla presenza della Darsena e del Redefossi che con ogni probabilità alimentano l’acquifero superficiale. I dati di monitoraggio, nel complesso, confermano le irregolarità della superficie freatimetrica descritte in quanto è evidente che, soprattutto nell’area centrale, si hanno forti deformazioni della suddetta superficie determinate sia dai pompaggi sia dagli apporti del reticolo idrografico superficiale. Il gradiente idraulico si riduce notevolmente passando da poco meno dell’1% dei confini meridionali allo 0,2% delle aree meridionali a valle del centro storico. Si intende che questa condizione è uno dei fattori che ha favorito la formazione di risorgive nell’area Milanese.
In relazione alla soggiacenza si osserva un’ampia fascia a ferro di cavallo che segue i confini occidentali, merdionali e orientali del comune ove la fascia di oscillazione del livello piezometrico è a una profondità inferiore a 5 m. In particolare il livello idrico appare particolarmente superficiale nel settore di Muggiano, ove i livelli sono prossimi a quelli ottocenteschi e dove quindi si concentrano quasi tutti i fontanili attualmente attivi. Altre modeste aree di risorgenza sono presenti lungo il Lambro e nell’area di Pero. Nell’area del centro storico e in tutto il settore settentrionale verso Bresso e Sesto San Giovanni la soggiacenza è sempre superiore a 10 m, con valori che spesso salgono a 15 m e in particolare nella zona del Duomo arrivano a 16-17 m.
Nella figura sottostante è riportato l’andamento del gradiente medio annuo di evoluzione della falda. Si intende che valori positivi indicano una riduzione della soggiacenza ovvero una risalita del livello piezometrico. Si nota che la massima velocità di risalita si ha nell’area Nord, dove viceversa la soggiacenza è generalmente maggiore. Ove invece la falda è più superficiale per lo più i livelli sono stabilizzati. Fanno eccezione l’area Expo, in cui si ha un gradiente relativamente elevato pur in presenza di un livello idrico abbastanza superficiale, ma probabilmente il processo di risalita ha raggiunto ora i suoi limiti fisiologici, e il centro storico ove il livello è stabile pur con soggiacenza elevata, ma in questo caso è probabile che la risalita sia contrastata dalla presenza di numerosi sistemi di pompaggio attivi.

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Fig. 4 Gradiente medio annuo di risalita della falda nel comune di Milano