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Il torrente Pudiga nasce a ovest di Barlassina, con il nome di Lombra, e attraversa i comuni di Cesate, Garbagnate Milanese, Senago, Bollate e Novate. E’ anche conosciuto come torrente Fugone, o Mussa.  Il bacino idrografico totale ha un’estensione di circa 27 km², di cui 15 km² in territori urbanizzati (55%).

A parte alcune situazioni critiche puntuali, l’alveo risulta sostanzialmente in grado di contenere portate anche con tempo di ritorno elevato nel tratto di monte; significative carenze della capacità di deflusso si rilevano nel tratto tombinato in Milano e, a monte, in quello di attraversamento del comune di Bollate, anch’esso tombinato. Significativa in proposito la piena del nov. 2014 che ha causato estesi allagamenti nel tratto urbano di Bollate.

Il tratto tombinato di Bollate risulta fortemente sottodimensionato; con conseguente funzionamento idraulico in pressione e ampi allagamenti al suo imbocco. I manufatti a valle dell’abitato di Bollate, protetti dai sopraddetti allagamenti di monte, risultano avere tutti franco insufficiente ma non creano problemi di allagamenti.

In corrispondenza dell’attraversamento del CSNO e, poco più a valle, dell’attraversamento della linea ferroviaria Milano-Saronno, si creano allagamenti sia in sinistra che in destra idrografica. Il tombino risulta funzionare in pressione anche per tempi di ritorno non particolarmente elevati.

Numerosi scaricatori di piena urbani si immettono nel torrente a valle dello scolmatore nel CSNO (a titolo di esempio si evidenzia come gli scaricatori di Bollate immettano una portata pari rispettivamente a 7.0 e 11.9 m³/s e che il solo scarico di Novate M. raggiunge i 20 m³/s). A tale situazione si deve la crescita significativa delle portate di riferimento. 

Lo “Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d’acqua naturali e artificiali all’interno dell’ambito idrografico di pianura Lambro – Olona - (2004)”, ha determinato la portata al colmo del Pudiga per il tempo di ritorno di 100 anni a monte del CSNO pari a 38,5 m³/s, la parte attualmente scolmata nel CSNO pari a 13,3 m³/s e la parte che prosegue verso valle è pari a 25,2 m³/s;   la portata in ingresso al tratto tombinato in Milano è pari a 43 m³/s.

Per la laminazione delle portate del Pudiga in arrivo si è ritenuto di utilizzare la vasca di laminazione prevista per il Seveso, prevedendo un’opera di sfioro in grado di convogliare nel I settore delle vasche di Senago, per l’evento centennale (caratterizzato da una portata al colmo pari a circa 43 m³/s), una portata pari a 18 m³/s, per un volume pari a circa 100'000 m³ (pari al 12% dell’intero volume d’invaso disponibile nell’area di laminazione complessiva di Senago).

Considerando un evento di piena caratterizzato da 10 anni di tempo di ritorno (portata al colmo dell’onda a monte del CSNO pari a circa 34 m3/s), la portata al colmo sfiorata verso l’invaso di Senago si riduce a circa 11 m3/s. Per quanto riguarda, invece, l’evento di piena caratterizzato da un tempo di ritorno pari a 500 anni, in cui la portata al colmo dell’onda a monte del CSNO è pari a circa 50 m3/s, la portata al colmo sfiorata verso l’invaso di Senago risulta essere pari a circa 20 m3/s.

La presenza dei fenomeni di esondazione sopra descritti in corrispondenza del tratto di attraversamento del centro di Bollate rende per altro la condizione idraulica delle portate in arrivo all’ingresso del tratto tombinato molto più prossime a quelle di progetto previste con l’attivazione dello scolmo nella cassa di Senago rispetto a quelle idrologiche.