[ CDM-01CG-1580305700-1 ]

Il confronto e le relazioni reciproche tra le carte di base sin qui definite porta all'elaborazione di uno strumento cartografico riassuntivo chiamato Carta di Fattibilità Geologica e Idraulica, nel quale il territorio viene distinto in aree omogenee in funzione del grado e del tipo di pericolosità  cui esso è sottoposto in relazione ad aspetti geologici, idrogeologici, idraulici e sismici. Tale suddivisione è stata attuata in attuazione dei  criteri regionali che forniscono le linee guida per la prevenzione del rischio idrogeologico attraverso una pianificazione territoriale compatibile (art. 57,  L.R. 12/2005).
La Carta di Fattibilità Geologica e Idraulica attribuisce  a  ciascuna porzione del territorio un valore di classe di fattibilità e fornisce le indicazioni sulle limitazioni e destinazioni d'uso del territorio. Esse sono dettagliate nelle  “Norme Geologiche di Piano” che indicano le prescrizioni per gli interventi urbanistici, gli studi e le indagini da effettuare per gli approfondimenti progettuali e le verifiche di compatibilità, le opere di mitigazione  e le necessità di controllo dei fenomeni in atto.
Le classi di fattibilità geologica sono aree omogenee in cui è suddiviso il territorio comunale in funzione del grado di pericolosità di tipo geologico, idrogeologico e idraulico che insiste sulle aree stesse.
Per gli aspetti geologici e idrogeologici, la definizione delle classi di fattibilità tiene conto della presenza di aree con scadenti caratteristiche geotecniche (aree di possibile ristagno, torbose o paludose; aree prevalentemente limoso-argillose; aree con consistenti disomogeneità di tessitura verticali o laterali) o con condizioni di vulnerabilità delle acque sotterranee (elevata vulnerabilità dell’acquifero destinato a uso potabile, emergenze idriche diffuse, bassa soggiacenza della falda).
In rapporto alle caratteristiche idrogeologiche, la falda superficiale sul territorio comunale è suddivisa in tre aree in funzione della soggiacenza: rispettivamente inferiore a 5 m, tra 5 m e 10 m e superiore a 10 m. Il valore della soggiacenza è stato calcolato elaborando le serie storiche disponibili nelle stazioni di misura secondo un criterio in grado di stimare attendibilmente il valore minimo tenendo conto anche della tendenza evolutiva riscontrata. La zonizzazione in funzione dei campi di soggiacenza è rappresentata nella Carta Idrogeologica del PGT (Tav. G.03).
Per gli aspetti idraulici, le classi di fattibilità sono assegnate in funzione del grado di pericolosità dei fenomeni di inondazione, definiti sulla base di approfondite analisi idrauliche dirette sui corsi d’acqua coinvolti - svolti espressamente a supporto del PGT finalizzate a definire i limiti delle aree allagate per assegnata frequenza di accadimento. Si sono inoltre tenute in conto le pericolosità di inondazione che sono contenute negli strumenti di pianificazione sopra ordinati rappresentati dal Piano di Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po (PAI) vigente e dal Piano di Gestione del Rischio di Alluvione (PGRA).
Il territorio è stato diviso in tre classi di fattibilità, con grado di limitazione d’uso del territorio crescente.
Per ogni classe vengono introdotte norme che precisano, in funzione delle tipologie di fenomeno in atto, gli interventi ammissibili, le precauzioni da adottare e indicazioni per eventuali studi di approfondimento.