[ CDM-1540202859-1 ]

Complessivamente, in questo percorso procedurale, sono pervenute all’Amministrazione Comunale 31 istanze contenenti diverse richieste: dal riconoscimento di un luogo di culto esistente alla richiesta di assegnazione di un nuovo spazio per una nuova attrezzatura religiosa. Pertanto, al fine di facilitare la valutazione delle proposte, si è ritenuto opportuno declinare le 31 richieste in 61 singoli casi.

I 61 singoli casi esaminati sono stati conseguentemente così suddivisi:

  • 19 dichiarazioni di luoghi di culto esistenti, di cui 10 ritenute accoglibili e 9 ritenute non accoglibili;
  • 10 richieste generiche di aree da destinare a luogo di culto;
  • 2 richieste relative ad aree di proprietà comunale messe precedentemente a bando (via Sant’Elia e via Marignano);
  • 24 richieste di nuova previsione di luoghi di culto su specifiche aree, di cui 9 ritenute accoglibili e 15 ritenute non accoglibili;
  • 6 richieste di nuova previsione di luoghi di culto su aree da individuare in ambiti interessati da provvedimenti approvati e adottati, di cui 4 ritenute accoglibili e 2 ritenute non accoglibili.

[ CDM-1540202859-2 ]

Per quanto riguarda le dichiarazioni dei luoghi di culto esistenti, queste sono state verificate in relazione alla presenza di un titolo abilitativo legittimo. Dalle istanze pervenute sono stati quindi riconosciuti 10 luoghi di culto esistenti mentre 9 non sono stati ritenuti riconoscibili in quanto mancanti delle informazioni necessarie a qualificarli come tali.

In merito alle richieste di nuove previsioni di immobili da destinare a luoghi di preghiera, sono emerse 10 richieste generiche di aree, non individuabili, da destinare a future attrezzature religiose e 24 richieste di siti specifici in cui insediare nuovi luoghi di culto.

Le 10 richieste generiche, così come le 2 richieste relative ad aree di proprietà comunale messe precedentemente a bando, vengono in parte soddisfatte con la messa a disposizione di 2 aree comunali da assegnare tramite avviso pubblico (via Marignano e via Esterle). Le 24 richieste specifiche sono state, invece, esaminate in relazione ai criteri urbanistici esplicati all'art. 72 comma 7 lettere a, b, c, d della LR 12/2005 oltre alla disponibilità dell'area da parte della confessione religiosa richiedente, sia essa proprietaria che locataria, che dovrà comunque essere dimostrata.

[ CDM-1540202859-3 ]

Secondo la legislazione regionale, infatti, il Piano per le attrezzature religiose deve prevedere:
a) la presenza di strade di collegamento adeguatamente dimensionate o, se assenti o inadeguate, ne prevede l’esecuzione o l’adeguamento con onere a carico dei richiedenti;
b) la presenza di adeguate opere di urbanizzazione primaria o, se assenti o inadeguate, ne prevede l’esecuzione o l’adeguamento con onere a carico dei richiedenti;
c) distanze adeguate tra le aree e gli edifici da destinare alle diverse confessioni religiose. Le distanze minime sono definite con deliberazione della Giunta regionale (non ancora definite dalla Regione Lombardia);
d) uno spazio da destinare a parcheggio pubblico in misura non inferiore al 200 per cento della superficie lorda di pavimento dell’edificio da destinare a luogo di culto. Il piano dei servizi può prevedere in aggiunta un minimo di posteggi determinati su coefficienti di superficie convenzionali.

[ CDM-1540202859-4 ]

Ai parametri urbanistici sopra elencati si aggiungono, oltre a quanto previsto dalla normativa in materia edilizia-urbanistica e dalla legislazione vigente in materia ambientale, anche i criteri edilizi da definirsi in sede di progettazione di cui all’art. 72 comma 7 lettere f, g della LR 12/2005:
f)  la realizzazione di adeguati servizi igienici, nonché l’accessibilità alle strutture anche da parte di disabili;
g) la congruità architettonica e dimensionale degli edifici di culto previsti con le caratteristiche generali e peculiari del paesaggio lombardo, così come individuate nel PTR.

[ CDM-1540202859-5 ]

Nello specifico, esaminando le richieste di insediamento di future attrezzature religiose, non si sono rilevati particolari casi di difficile applicazione in merito alle prescrizioni di cui alle lettere a) e b) dell’art. 72 comma 7 della LR 12/2005 (presenza di strade di collegamento e urbanizzazioni primarie).

[ CDM-1540202859-6 ]

Si è constatato, invece, una criticità in merito alle distanze tra le aree e gli edifici da destinare alle diverse confessioni religiose (art. 72 comma 7 lettera c) della LR 12/2005) le cui distanze minime non sono state ancora definite dalla Giunta Regionale. In quest’ottica, in relazione anche alla mappatura dei luoghi di preghiera esistenti nel Tessuto Urbano Consolidato, si è ritenuto opportuno indicare una distanza minima convenzionale tra le attrezzature religiose di nuova previsione pari ad un raggio di 100 metri.

[ CDM-1540202859-7 ]

Altro criterio previsto dalla legislazione regionale (art. 72 comma 7 lettera d) della LR 12/2005) riguarda lo spazio da destinare a parcheggio pubblico, in misura non inferiore al 200 per cento della superficie lorda di pavimento dell’edificio da destinare a luogo di culto, che ha pregiudicato, in alcuni casi, la richiesta di inserire spazi per il culto in edifici aventi altre vocazioni funzionali (soprattutto residenziali).

[ CDM-1540202859-8 ]

Delle 24 richieste di nuova previsione di luoghi di culto su specifiche aree, 15 sono state ritenute non accoglibili e 9 sono state ritenute accoglibili.

[ CDM-1540202859-9 ]

Le 15 richieste di immobili, in cui insediare le future attrezzature religiose, che non sono state ritenute accoglibili riguardavano:

  • 5 richieste di aree non identificabili;
  • 5 richieste di luoghi con destinazioni non compatibili (4 ricadenti all’interno di edifici residenziali, 1 in un edificio prevalentemente produttivo), con difficile applicazione della reperibilità di parcheggi pubblici pari al 200% della slp e con mancanza di disponibilità dell’area individuata;
  • 3 richieste su aree già destinate a servizi (giardino della scuola, previsione di centro culturale, luogo di culto);
  • 1 richiesta con mancanza di disponibilità dell'area da parte del richiedente;
  • 1 richiesta di nuova previsione adiacente ad altra sede religiosa.

[ CDM-1540202859-10 ]

Le 9 richieste di nuova previsione accolte, in relazione alla presenza dei requisiti declinati dalla normativa regionale e alla disponibilità dell’area, che dovrà comunque essere dimostrata, sono, invece, le seguenti:

  • 3 immobili relativi a singole confessioni riferite ai cristiano-evangelici:
    • via Magreglio (Chiesa Cristiana Evangelica Assemblea di Dio Alleanza e Vita);
    • via Bacchiglione (Chiesa Cristiana Evangelica Punto Lode di Milano);
    • via Rosalba Carriera (Chiesa Cristiana Evangelica Assemblee di Dio in Italia).
  • 2 immobili della Diocesi Cristiana Copta Ortodossa di Milano e dintorni:
    • via Gaggia;
    • via Lago di Nemi.
  • 4 immobili relativi alle comunità islamiche:
    • via Padova (Associazione Al-Waqf Al-Islami in Italia);
    • via Maderna (Comunità Culturale Islamica Milli Gorus);
    • via Gonin (Associazione Culturale no profit Der El Hadith);
    • via Quaranta (Comunità Islamica Fajr).

[ CDM-1540202859-11 ]

Delle 6 richieste di nuova previsione di attrezzature religiose su aree, da determinare all’interno di ambiti interessati da provvedimenti approvati e adottati, 2 sono state ritenute non accoglibili, in relazione alla particolare procedura di attuazione degli ambiti richiesti, e 4 sono state ritenute accoglibili.
Le 4 aree, relative alla Chiesa Cattolica Ambrosiana, ritenute accoglibili e da individuare all’interno di tali ambiti, sono:

  • Ambito “Montecity Rogoredo”;
  • Ambito “Fiera Milano City”;
  • Ambito “Cascina Merlata”;
  • Ambito “Expo”.

[ CDM-1540202859-12 ]

A tali aree, proposte dalle singole confessioni religiose, l’Amministrazione comunale ha deciso di mettere a disposizione ulteriori 2 aree di proprietà comunale da assegnare mediante avviso pubblico: via Esterle, via Marignano.