Intubamenti

[ CDM-1543835835-1 ]

Ai sensi dell’art. 41 del D.Lgs 152/1999, è vietata la copertura dei corsi d’acqua compresi nel Reticolo Idrografico, a meno che non sia imposta da documentate ragioni di tutela della pubblica incolumità, oppure volta alla realizzazione di impianti di smaltimento rifiuti, ovvero specificamente richiesta da parte di Enti istituzionalmente competenti in materia idraulica (Regione Lombardia, Consorzi di Bonifica all’interno del proprio territorio).
L’istanza per l’autorizzazione deve essere accompagnata da apposito studio idraulico.
In particolare, all’imboccatura dei tratti intubati, di norma devono essere posti degli elementi filtranti allo scopo di evitare l’intasamento della tubazione da parte del detrito e del materiale di varia natura raccolto e trasportato dalle acque lungo il percorso a monte. Gli elementi filtranti devono essere posti in modo da non diminuire la sezione utile di deflusso.
In caso di opere concesse a privati, il Comune all’atto del rilascio della concessione, deve stabilire i criteri per la manutenzione ordinaria e straordinaria, fatta obbligo al richiedente. Sullo stesso ricade la responsabilità civile e penale in casi di allagamenti, rigurgiti e malfunzionamenti dovuti alla mancata manutenzione della griglia.
La manutenzione ordinaria deve prevedere lo svuotamento periodico della fossa e la ripulitura degli elementi filtranti, in particolar modo dopo ogni evento di piena.
 

Interventi nei tratti intubati

[ CDM-1543835835-2 ]

All’interno delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua tombinati, stabilita, in assenza di criticità, di larghezza di quattro metri, ove non è previsto l’allineamento, è vietato ogni intervento che renda maggiormente difficoltosi gli interventi sia finalizzati alla manutenzione ordinaria e straordinaria, sia interventi resi necessari da cause di forza maggiore.
 

Modifiche di tracciato

[ CDM-1543835835-3 ]

La modifica di tracciato dei corsi d’acqua del Reticolo Minore è consentita purchè vengano conservate le caratteristiche degli stessi, attraverso opportune verifiche di studio idraulico. Il nuovo alveo dovrà essere tutelato e dovranno essere poste nuove fasce di rispetto.
E’ sempre l’Autorità Competente che valuta le modifiche non sostanziali dei tracciati dei corsi d’acqua e che stabilisce, puntualmente, se il sedime rimane assoggettato al Demanio dello Stato, o se ritorna agli originali intestatari.