Finalità e contenuti del Piano

[ CDM-1545061467-1 ]

Il Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione dei Rischi (PPPR), previsto dalla L.225/92 e sancito
a livello regionale dalla L.R. 16/04, ha lo scopo di identificare i principali rischi, naturali ed antropici insistenti sul territorio provinciale. 
Il vigente Programma (2013), che rappresenta un aggiornamento del precedente PPPR approvato nel 2004, ha lo scopo di individuare ed analizzare i rischi presenti sul territorio, in base alle loro peculiari caratteristiche e al livello di potenziale interazione con il tessuto antropico e con la presenza umana. Sono stati analizzati:

  • rischio idrogeologico‐idraulico;
  • rischio chimico‐industriale;
  • rischio da trasporto di sostanze pericolose;
  • rischio inquinamenti (aria, acqua, suolo);
  • rischio incendi boschivi;
  • rischio incidenti stradali e ferroviari;
  • black‐out elettrici e black‐out dei servizi essenziali (oleodotti, metanodotti, ecc.);
  • atti terroristici;
  • eventi meteorologici eccezionali (trombe d’aria, grandinate, nevicate, gelate, siccità).

La determinazione degli scenari di rischio è stata basata sui seguenti step, comuni a tutte le categorie
considerate:

  • analisi storico‐statistica dei fenomeni;
  • analisi e valutazione della pericolosità territoriale;
  • analisi e valutazione della vulnerabilità territoriale;
  • individuazione dei sistemi di monitoraggio e valutazione delle attività di predizione;
  • indicazioni in ordine alle attività di mitigazione;
  • elaborazione degli scenari di rischio;
  • elaborazione e produzione di cartografie della pericolosità territoriale.

Obiettivi alla scala di riferimento comunale

[ CDM-1545061467-2 ]

Con specifico riferimento al solo territorio comunale:

  • rischio idrogeologico-idraulico: vengono descritti gli eventi già accaduti e gli scenari di rischio esondazione per Lambro, Vettabbia e Seveso; sono inoltre riportati interventi di tipo strutturale e normativo da applicare al reticolo idrografico Nord Milano, riguardanti in particolare la scolmatura delle piene e la riduzione dei colmi di piena (rif. 3.3.2 del Documento di Scoping per informazioni aggiornate);
  • rischio industriale: sono presenti industrie classificate a Rischio di Incidente Rilevante in città e nei comuni contermini (rif. 3.3.1 del Documento di Scoping per dati ed informazioni aggiornati);
  • trasporto sostanze pericolose: le classi di rischio più elevato si registrano sul sistema delle Tangenziali, nel tratto della A4 verso Brescia ed in corrispondenza del nodo ferroviario settentrionale di Milano compreso tra gli svincoli e le stazioni di Segrate, Lambrate, Centrale, Greco, Certosa, Rho‐Pero);
  • inquinanti: si segnala in particolare il plume di contaminazione delle acque sotterranee nell’ambito dell’area EXPO, lo stato ecologico critico delle acque superficiali (Olona, Seveso, Lambro, Redefossi), il superamento dei limiti di qualità dell’aria e la presenza di siti contaminati;
  • incendi: la quasi totalità sia degli elementi puntuali presenti sul territorio (es. scuole, biblioteche, ecc) sia degli elementi areali rientra in bassa fascia di rischio (R1 o R2);
  • incidentalità: sulla rete infrastrutturale automobilistica di Milano avviene il 66% di tutti gli incidenti provinciali (in particolare sulla Tangenziale Est); dal punto di vista del traffico aereo, oltre all’incidente di Linate del 2001 (118 vittime) si sono registrati altri due eventi nel corso del 2011 (12 aprile a Linate, 20 luglio a Bresso – entrambi senza conseguenze significative);
  • atti terroristici: Milano è “applicant organization” all’interno del progetto europeo “Smart Ciber” (System of Maps Assessing Risk of Terrorism against Critical Infrastructures in Big Events Rallies), avente l’obiettivo di creare un sistema di mappatura per la prevenzione dei rischi sia di security sia di safety (Protezione Civile) in occasione dei grandi eventi.