Stato di attuazione

[ CDM-1545058418-1 ]

Il vigente Piano Cave della Provincia di Milano, avente durata decennale, è stato approvato dalla Regione Lombardia il 16 maggio 2006 con DCR n° VIII/166 e con successiva Legge Regionale n.38 del 2015 ne è stata prorogata l’efficacia fino al termine massimo del 30 giugno 2019.
Con Delibera del Consiglio metropolitano n.23 del 2 maggio 2016 sono state approvate le “Linee di indirizzo per la preparazione del nuovo Piano Cave della Città Metropolitana di Milano per i settori sabbia, ghiaia e argilla” ed in data 8 giugno 2017, con Decreto del Sindaco Metropolitano, è stato avviato il procedimento per la redazione del Piano e della relativa VAS. In data 14/12/2017 si è tenuta la prima Conferenza di Valutazione (messa a disposizione del Documento di Scoping in data 01/12/2017), mentre la seconda Conferenza di Valutazione, volta all’illustrazione della proposta di piano e del Rapporto Ambientale, è stata tenuta in data 13/09/2018. Successivamente, a seguito dell’espressione del Parere motivato in data 20/02/201, con Deliberazione del Consiglio metropolitano del 14 marzo 2019 si è proceduto all’adozione definitiva del piano ed alla trasmissione alla Regione Lombardia per la sua approvazione. [osservazione Città Metropolitana di Milano PEC in data 22.7.2019, in atti P.G. 351860/2019]

Finalità e contenuti del Piano

[ CDM-1545058418-2 ]

Il Piano è stato elaborato in conformità ai criteri e alle direttive per la formazione dei piani provinciali emanati dalla Regione Lombardia con DGR n° 6/41714 del 26/02/1999.
Il Piano Cave è lo strumento con il quale si attua la programmazione in materia di ricerca e coltivazione delle sostanze minerarie di cava (nel territorio provinciale i materiali inerti estratti sono ghiaia, sabbia e argilla; i materiali lapidei non sono presenti). 
Il Piano cave provinciale identifica gli ambiti territoriali nei quali è consentita l'attività estrattiva, determina tipi e quantità di sostanze di cava estraibili nonché le modalità di escavazione e le norme tecniche da osservare nell'esercizio dell'attività. Il Piano inoltre individua le destinazioni finali delle aree al termine della coltivazione e ne detta i criteri per il ripristino.
Il nuovo Piano è stato redatto in conformità alla disposizioni delle DGR n. VIII/11347/2010 e n. IX/2752/2011, che definiscono gli elementi essenziali ed i contenuti da comprendere. Le Linee di indirizzo sopra citate sono focalizzate, in particolare, sull'obiettivo di favorire il risparmio del territorio e di giacimenti naturali non rinnovabili e incentivare l'utilizzo di materiali provenienti da fonti alternative. [osservazione Città Metropolitana di Milano PEC in data 22.7.2019, in atti P.G. 351860/2019]

Obiettivi del Piano

[ CDM-1545058418-3 ]

Gli obiettivi del vigente Piano Cave sono:

  1. individuare i giacimenti sfruttabili, i tipi e le quantità di sostanze estraibili per ogni ambito di cava;
  2. individuare gli ambiti territoriali estrattivi, compresi quelli ubicati nelle aree protette;
  3. individuare le aree di riserva dei materiali inerti, da utilizzare solo per le opere pubbliche;
  4. identificare le cave cessate da sottoporre a recupero ambientale;
  5. stabilire la destinazione d’uso delle aree per la durata dei processi produttivi e la loro destinazione finale al termine dell’attività estrattiva;
  6. stabilire le normative generali per tutte le attività estrattive, per la coltivazione ed il recupero ambientale, in funzione delle caratteristiche idrogeologiche, geotecniche ed al tipo di sostanze estraibili.

Il nuovo piano si è invece basato sugli obiettivi contenuti nelle Linee di indirizzo sopra citate: preservare le materie prime, verificare i volumi di piano effettivamente necessari, minimizzare il consumo di suolo e razionalizzare l’attività di escavazione, ridurre le superfici di piano degli ambiti estrattivi. [osservazione Città Metropolitana di Milano PEC in data 22.7.2019, in atti P.G. 351860/2019]

Obiettivi alla scala di riferimento comunale

[ CDM-1545058418-4 ]

Sul territorio di Milano sono contemplate solo 2 “cave di recupero”, cioè cave cessate in cui è consentita la temporanea ripresa dell’attività estrattiva al solo fine di consentirne il recupero ambientale, rispettando i tempi e i modi stabiliti nel progetto di sistemazione ambientale. Sia la Cava “Cascina Guascona” che la Cava “Cascina Bassa” ricadono all’interno del Parco Agricolo Sud Milano; nel Piano Cave sono riportate solamente previsioni indicative di escavazione, modificabili a seconda dei contenuti dei Piani di Recupero. All’interno della nuova proposta di Piano viene confermata unicamente la Cava di recupero “Cascina Bassa”. [osservazione Città Metropolitana di Milano PEC in data 22.7.2019, in atti P.G. 351860/2019]