3.3 Piano di Indirizzo Forestale
[ CDM-1545056152 ]
Stato di attuazione
[ CDM-1545056152-1 ]
La Città metropolitana di Milano, con Deliberazione del Consiglio metropolitano n. 8 del 17 marzo 2016, ha approvato il Piano di Indirizzo Forestale (PIF), con validità 15 anni, in revisione del previgente strumento, scaduto nel 2014, e in adeguamento ai contenuti delle nuove disposizioni di redazione dei Piani di Indirizzo Provinciale dettati dalla D.G.R. 24 luglio 2008 n. 8/7728.
Finalità e contenuti del Piano
[ CDM-1545056152-2 ]
Il PIF costituisce uno strumento di analisi e di indirizzo per la gestione del territorio forestale ad esso assoggettato, di raccordo tra la pianificazione forestale e quella territoriale, di supporto per la definizione delle priorità nell'erogazione di incentivi e contributi e per le attività silvicolturali da svolgere. In relazione alle caratteristiche dei territori oggetto di pianificazione, delimita le aree in cui è possibile autorizzare le trasformazioni, definisce modalità e limiti per le autorizzazioni alle trasformazioni dei boschi e stabilisce tipologie, caratteristiche qualitative, quantitative e localizzative dei relativi interventi di natura compensativa.
L'ambito di applicazione del PIF è costituito dalla superficie forestale di competenza amministrativa della Città metropolitana di Milano, compresa l'area del Parco Agricolo Sud Milano. Nei rimanenti parchi regionali presenti sul territorio provinciale valgono gli esistenti strumenti pianificatori (Piano settore boschi o PIF del parco regionale).
Obiettivi del Piano
[ CDM-1545056152-3 ]
Principi e finalità del Piano d’Indirizzo Forestale sono:
- ridefinire ed aggiornare i contenuti del Piano secondo la nuova realtà amministrativa ed istituzionale della provincia, dopo l’istituzione della provincia di Monza e Brianza;
- aggiornare lo stato delle foreste nel territorio provinciale a 10 anni dalla redazione del primo PIF;
- verificare i risultati delle politiche forestali ed i processi di governance attuati con l’applicazione del primo PIF;
- ridefinire il ruolo delle risorse forestali nell’ambito delle politiche territoriali, economiche ed ambientali della Città metropolitana;
- integrare il Piano con le nuove disposizioni emanate da Regione Lombardia;
- definire i criteri provinciali di redazione dei PAF.
I criteri guida per la redazione del piano sono così individuati:
- conferma degli indirizzi di redazione del Piano in vigore, di cui la revisione produrrà solo un aggiornamento all’attualità dei dati:
- inventario delle risorse secondo le dinamiche di sviluppo in corso e secondo gli affermati criteri di interpretazione forestale (analisi multifunzionale, riscontro delle tipologie forestali, ecc.);
- valutazione delle funzioni espresse dai boschi, con particolare riferimento non solo alla componente produttiva, di cui valutare ed indicare indirizzi operativi concreti e realizzabili, ma anche alla tutela e conservazione della biodiversità, alla protezione dell’ambiente dall’inquinamento, agli aspetti paesaggistici, ricreativi, didattici;
- definizione dei criteri di miglioramento dei soprassuoli forestali in applicazione dei principi di pianificazione e gestione prossime alla natura;
- indicazioni per una silvicoltura attiva ed attenta all’economia locale;
- articolazione ed adattamento del Piano alle previsioni della D.G.R. n. 8/7728/2008, con uno specifico set di approfondimento e sviluppo nei seguenti temi:
- coordinamento del Piano con la pianificazione territoriale sovraordinata e aggiornamento dello stato delle risorse forestali e loro classificazione funzionale;
- pianificazione della trasformazione delle aree forestali;
- integrazione verticale del Piano con la pianificazione comunale.
Obiettivi alla scala di riferimento comunale
[ CDM-1545056152-4 ]
Il piano individua, entro i confini comunali, sia boschi che elementi boscati minori (macchie boscate, boschi in aree protette regionali, ambiti a parchi urbani e aree della fruizione, ambiti a parchi e giardini storici).