Stato di attuazione

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La Città metropolitana di Milano, al termine del percorso politico amministrativo previsto dalla legge, ha approvato in via definitiva il Piano strategico del territorio con delibera di Consiglio del 12 maggio 2016.

Finalità e contenuti del Piano

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Città metropolitana si propone come ente che cura lo sviluppo strategico del territorio attraverso la promozione di relazioni multilivello capaci di sviluppare progetti, catalizzare risorse e semplificare i processi decisionali. In questa prospettiva, il Piano strategico individua “sei piattaforme progettuali” su cui poggiare l’azione di Città metropolitana nei prossimi anni, frutto dell’attività di Città metropolitana e delle interazioni sviluppate con altri stakeholder. 
Spetterà allo sviluppo del processo di pianificazione contribuire ad alimentare ulteriormente le piattaforme di progetto. Il Piano strategico non è infatti concepito come uno strumento statico, ma come un processo dinamico e incrementale.
Le linee guida delle strategie di sviluppo sono:

  • l'innovazione e semplificazione della pubblica amministrazione;
  • la promozione di nuove attività economiche e nuova occupazione;
  • l'integrazione di infrastrutture e servizi di mobilità di persone e dati;
  • le trasformazioni territoriali e del sistema ambientale;
  • la sollecitazione della cooperazione intercomunale per servizi di rete e di prossimità.

Obiettivi del Piano

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Il PSM individua per ogni strategia degli obiettivi e degli indirizzi progettuali. 
Le sei strategie individuate sono le seguenti:

  1. agile e performante;
  2. creativa e innovativa;
  3. attrattiva e aperta;
  4. intelligente e sostenibile;
  5. veloce e integrata;
  6. coesa e cooperante.

La strategia n. 4 – Intelligente e sostenibile - individua gli obiettivi più strettamente ambientali:

  • incentivare i processi di rigenerazione urbana, nell’ottica di limitazione del consumo di suolo, attraverso nuove forme e strumenti, comprese perequazione e compensazione territoriale e fiscale;
  • attuare politiche orientate al miglioramento dell’equilibrio dell’ecosistema;
  • definire un nuovo disegno del sistema dei parchi proiettato verso la regione urbana, oltre la cintura verde;
  • dare maggiore compiutezza all’attuale quadro di governo delle aree protette, valorizzando il ruolo dei PLIS entro un sistema integrato che combini tutele e progettazione paesistico-ambientale.
  • riconoscere nella pianificazione territoriale – e in particolare negli ambiti di tutela -l’agricoltura come fattore di valorizzazione economica ed elemento fondante del territorio.
  • affrontare il tema della fragilità idrogeologica del territorio;
  • promuovere l’attuazione di politiche unitarie in tema di controllo, riduzione delle emissioni ed efficienza energetica.

Obiettivi alla scala di riferimento comunale

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Per quanto riguarda la “Milano metropolitana”, il Piano individua i seguenti temi e problemi:

  1. innovazione e inclusione: politiche di sviluppo economico e politiche del lavoro;
  2. food policy e valorizzazione del sistema agroalimentare;
  3. riduzione del consumo di suolo e salvaguardia del territorio e dell’ambiente:
    • riduzione del consumo di suolo: ridurre al minimo o al meglio eliminare le potenzialità edificatorie su suoli liberi e su alcuni ambiti resi trasformabili ma non ancora attuati;
    • rete ecologica e parchi: conferire una visione sistemica alle differenti forme entro un piano di azione di respiro territoriale, trovando le opportune modalità di raccordo con la pianificazione metropolitana e regionale;
    • riassetto idrogeologico e ambientale: affrontare dal punto di vista urbanistico e ambientale l’adattamento della città ai cambiamenti climatici, aumentandone la resilienza;
    • emissioni: sviluppare politiche coordinate multilivello in tema di mobilità, efficientamento energetico, agricoltura;
  4. cura della città esistente: dar corso a interventi pubblici ponendo l’attenzione alla qualità dei progetti, alla definizione di spazi e servizi pubblici, alla qualità ambientale;
  5. rigenerazione urbana: proseguire le politiche di rigenerazione urbana, capaci di adattarsi alle differenti necessità/opportunità esistenti e che si presenteranno in futuro (forme di rigenerazione urbana estensiva e diffusa e processi di rigenerazione intensiva e concentrata/grandi scenari di trasformazione);
  6. riqualificazione del sistema dei servizi e nuove forme dell’abitare;
  7. integrazione dei sistemi di mobilità;
  8. gestioni associate di servizi pubblici locali: la riorganizzazione a livello metropolitano dei modelli conosciuti, al fine di conseguire maggiori livelli di efficienza e di incisività delle politiche.