Stato di attuazione

[ CDM-1544533036-1 ]

Il Piano è stato approvato dalla Regione Lombardia con D.C.R. n. 72 del 16 novembre 2010. È’ stato pubblicato un ulteriore volume nel 2014, in vista di EXPO, contenente un monitoraggio dell’attuazione del PTRA dopo quattro anni dall’approvazione.

Finalità e contenuti del Piano

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L’obiettivo generale del PTRA è quello di valorizzare e preservare i Navigli come elemento di identità storica, territoriale e culturale della Lombardia.

Obiettivi del Piano

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Gli obiettivi principali riconoscibili nel piano sono rivolti a:

  1. potenziare la fruizione del patrimonio storico/architettonico e naturalistico/ambientale che caratterizza le aree dei Navigli;
  2. salvaguardare il complesso delle risorse e del patrimonio culturale dal degrado, dalla scarsa tutela e dall’uso improprio del territorio circostante;
  3. coordinare gli interventi e gli strumenti di pianificazione intercomunali e interprovinciali, per creare opportunità di sviluppo sostenibile e migliorare la qualità della vita.

Gli obiettivi generali, specifici e le linee operative si riferiscono a 6 aree primarie di attività:

  1. tutela del territorio dei navigli;
  2. tutela dell’ambiente (acqua, biodiversità, risorse naturali ed ambientali);
  3. tutela del paesaggio (qualità territoriale, culturale e paesaggistica);
  4. tutela dell’agricoltura; 
  5. incentivazione del turismo (forme di promozione territoriale, costruzione del sistema turistico sostenibile dei Navigli);
  6. interventi sul comparto energetico (migliorare la qualità energetica e ambientale del sistema navigli: riduzione emissioni climalteranti, dipendenza dai combustibili fossili, ecc.).

Obiettivi alla scala di riferimento comunale

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Per l’area paesaggio: 

  • deve essere perseguita la conservazione delle sponde sulla scorta di quanto già previsto dal “Master Plan Navigli” del 2004 redatto per il territorio milanese;
  • sono individuate, soprattutto all’interno del territorio di Milano, varie aree di degrado paesistico/discariche per cui devono essere definiti, caso per caso, interventi di riqualificazione; le eventuali nuove edificazioni dovranno essere morfologicamente e tipologicamente congruenti con il contesto e risolvere margini incompiuti;
  • dovranno essere verificati gli impatti paesaggistici di nuove infrastrutture di mobilità, con particolare riferimento per il Comune di Milano, al raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria.

Per quanto concerne l’area territorio:

  • la fascia di tutela di 100 m dalle sponde dei navigli viene apposta per i tratti del Naviglio Pavese non già vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004 art.136 (ex Legge 1497/39);
  • si prevede un nuovo punto di approdo per la navigazione (Assago/Milanofiori);
  • per quanto concerne l’individuazione di ambiti della Rete Verde e della Rete Ecologica Regionale vengono individuati ambiti agricoli e naturalistici all’interno di una fascia di 500 metri dalle sponde dei navigli; come area di criticità della Rete Ecologica Regionale viene individuato l’ambito di attraversamento del Naviglio Martesana sul fiume Lambro;
  • il Piano contiene una proposta di sistema ciclabile regionale che interessa anche la città di Milano, in senso sia radiale che trasversale (in particolare si propongono 2 anelli, di cui uno lungo l’antica cerchia dei Navigli, che congiungano tra loro i Navigli e la connessione Nord-Sud tra Expo e l’oasi di Lacchiarella lungo la “Via d’Acqua”);
  • per l’obiettivo del recupero delle aree dimesse e di territori degradati, in Milano si segnalano le aree di Expo 2015 e degli ex scali ferroviari oltre ad aree a sud di Conca Fallata, oggi in fase di trasformazione;
  • il Piano comprende un obiettivo “progetto EXPO”, per la costruzione di un corridoio sostenibile di vie d’acqua e di terra, sinergico con il sistema dei Navigli;
  • per quanto riguarda, infine le azioni di approfondimento, vengono segnalate:
    • azione 2: riqualificazione e nuovo ruolo urbano per le stazioni della MM2;
    • azione 9: distretto agricolo del Comune di Milano.

Infine, per l’area turismo:

  • per lo sviluppo della navigazione tra Locarno, Milano e Pavia, si prevedono interventi lungo il Naviglio Grande tra Abbiategrasso e la Darsena di Milano per la stabilizzazione delle sponde, la riqualificazione degli approdi e delle infrastrutture di servizio; si ipotizza lo sviluppo di un percorso canoistico dal Lago Maggiore a Milano; si propone inoltre il ripristino della navigabilità tra il Lario, l’Adda e Milano;
  • risultano già completati gli itinerari ciclopedonali lungo i navigli;
  • per quanto riguarda la realizzazione di circuiti turistici culturali, il centro storico di Milano viene considerato tra i principali di attrattività storica ed architettonica;
  • il Piano propone l’istituzione di un’isola pedonale permanente nell’area dei navigli milanesi.