Stato di attuazione

[ CDM-1544517358-1 ]

Il Piano Territoriale Regionale, ai sensi della LR 12/2005, ha natura ed effetto di piano territoriale paesaggistico. Il nuovo PTR, dunque, integra ed aggiorna il precedente Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR), approvato nel 2001. La Regione Lombardia ha provveduto all’aggiornamento del PTPR mediante:

  • la predisposizione di integrazioni ed aggiornamenti del quadro di riferimento paesistico e degli indirizzi di tutela del PTPR del 2001, che risultano immediatamente operativi;
  • l’approvazione della proposta complessiva di Piano Paesaggistico integrato al PTR.

La Giunta regionale ha dato avvio al procedimento di approvazione della variante finalizzata alla revisione del Piano Territoriale Regionale (PTR), comprensivo di Piano Paesaggistico Regionale (PPR), e alla relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con la D.g.r. n. 937 del 14 novembre 2013. Il 17 agosto 2017 la proposta di Piano e di Rapporto Ambientale è stata messa a disposizione per la presentazione di osservazioni.

Finalità e contenuti del Piano

[ CDM-1544517358-2 ]

Il D.Lgs. 42/04 ha introdotto il concetto di una pianificazione paesaggistica diffusa a tutto il territorio nazionale ed ha aperto la possibilità dell’integrazione delle politiche del paesaggio con altre forme di pianificazione che interessano il territorio stesso. 
In tal senso, il Piano del Paesaggio Lombardo risulta essere costituito, tra gli altri, dall’insieme di atti a specifica valenza paesistica quali il PTPR, i Piani territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP), i PGT dei singoli comuni, gli atti istitutivi ed i Piani di Coordinamento dei Parchi regionali, nazionali, PLIS e delle Riserve Naturali, i Piani Forestali.
Il Piano Paesaggistico Regionale ha la duplice natura di quadro di riferimento per la costruzione del Piano del Paesaggio Lombardo e, nel contempo, di strumento di disciplina paesaggistica del territorio.
Il Piano tratta i temi legati alle specificità paesaggistiche del territorio lombardo, segnala i valori ed i fattori di identità territoriali, i processi di degrado e di banalizzazione del paesaggio in atto e propone strategie atte a conseguire obiettivi di tutela e di recupero.

Obiettivi del Piano

[ CDM-1544517358-3 ]

Le finalità del PPR si uniformano a quanto previsto per gli obiettivi del Piano del Paesaggio Lombardo nel suo complesso ed agli strumenti pianificatori, programmatori e progettuali che lo compongono:

  1. conservazione dei caratteri che definiscono l’identità e la leggibilità dei paesaggi della Lombardia attraverso il controllo dei processi di trasformazione, finalizzato alla tutela delle preesistenze e dei relativi contesti;
  2. miglioramento della qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi di trasformazione del territorio (innovazione, costruzione di nuovi paesaggi);
  3. aumento della consapevolezza dei valori paesistici e la loro fruizione da parte dei cittadini.

Obiettivi alla scala di riferimento comunale

[ CDM-1544517358-4 ]

La città di Milano si colloca in posizione intermedia tra l’Alta Pianura Asciutta e la Bassa Pianura Irrigua e si caratterizza, al pari dell’area metropolitana, per un paesaggio edilizio di scarsa identità, con segni di un passato industriale in via di trasformazione e di un nuovo sviluppo commerciale di carattere transitorio, contraddistinto dalle iniziative di tutela dei Fiume Adda e Ticino e di salvaguardia dei territori agricoli a corona della città inseriti nel perimetro del Parco Agricolo Sud. All’interno dei Repertori del PPR sono riconosciuti come componenti e caratteri percettivi del paesaggio:

  • luoghi dell’identità locale come Piazza del Duomo, Piazza della Scala, il Castello Sforzesco ed il sistema dei Navigli;
  • la strada panoramica Alzaia Naviglio Grande;
  • I tracciati guida paesaggistici della Greenway del Ticino e del Naviglio Grande (partenza da Sesto Calende, arrivo alla Darsena di Milano) della pista ciclabile della Martesana e della Greenway Milano-Varzi;
  • i siti Unesco di S. Maria delle Grazie ed il Cenacolo vinciano;
  • il punto di osservazione del paesaggio lombardo riferito a “paesaggio metropolitano-Milano”.

Dal punto di vista delle unità tipologiche di paesaggio, Milano viene collocata all’interno di una apposita categoria denominata “Paesaggi Urbanizzati-Poli Urbani ad alta densità”: all’interno di questo ambito gli indirizzi di tutela sono rivolti agli elementi paesaggistici non ancora edificati, al recupero di valori perduti, alla valorizzazione delle aree degradate o dimesse: il riferimento è in particolare alla valorizzazione delle via d’accesso alla città e dei collegamenti con stazioni ferroviarie ed aeroporti, alla ricostruzione di una “trama verde della città” attraverso il ridisegno e l’arricchimento del verde urbano, al recupero delle aree dimesse industriali, agricole o abitative.

Lungo l’asse del Sempione, della Brianza e la direttrice Bergamo-Brescia-Verona, Il milanese si distingue per il degrado paesistico dovuto ai “processi di urbanizzazione, infrastrutturazione e diffusione di pratiche ed usi urbani”, con un forte consumo di suolo e concentrazione di aree di frangia destrutturate, cave, discariche, insediamenti commerciali ed altri elementi detrattori puntuali o a rete (es. sistema delle tangenziali); per quanto riguarda “gli ambiti di degrado paesistico provocato da criticità ambientali” si sono individuati i corsi d’acqua dell’Olona, Lambro Settentrionale e Meridionale ed il sito da bonificare di interesse nazionale della Bovisa (ora sito di interesse regionale).
Per Milano, e più in generale per gli ambiti di degrado sopra descritti, gli indirizzi di tutela del PPR prevedono l’integrazione di aspetti paesistici nelle politiche e nelle azioni di pianificazione e governo locale del territorio, con esplicito riferimento agli atti del PGT e di pianificazione attuativa (es. PRU e PII), al PTCP e alla pianificazione provinciale e regionale di settore (es. cave, rifiuti, aree agricole), nonché agli strumenti di programmazione delle aree protette ed in tema di protezione civile.