2.13 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche 2014-2020
[ CDM-1544797685 ]
Stato di attuazione
[ CDM-1544797685-1 ]
Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche è stato approvato con DGR n. 1990 del 20/06/2014.
Finalità e contenuti del Piano
[ CDM-1544797685-2 ]
La nuova pianificazione regionale in tema di gestione dei rifiuti si configura come un’occasione propizia per indirizzare, tramite opportuni strumenti di governance, la gestione dei rifiuti nel loro complesso verso una modalità più innovativa e di eccellenza, mirata sempre all’autosufficienza ma con una forte impronta di innovatività portata da un’analisi ambientale avanzata e razionale, nonché dallo sviluppo di nuova imprenditorialità: la Green Economy lombarda.
La vera novità consiste nello stabilire chiaramente un ordine di priorità tra le forme di gestione del rifiuto secondo le seguenti casistiche:
- prevenzione;
- preparazione per il riutilizzo;
- riciclaggio (recupero di materia);
- recupero di altro tipo (ad es. il recupero di energia);
- smaltimento.
Prima ancora di affrontare l’importante tema di una corretta ed efficiente raccolta differenziata attraverso la quale massimizzare il recupero di materia dai rifiuti, occorrerà prendere in esame possibili azioni atte ad evitare di produrre rifiuti, qualora sia possibile anche con azioni semplici e incisive sui comportamenti di tutti i cittadini.
Elemento innovativo della nuova programmazione regionale è il fatto che le scelte che verranno individuate saranno supportate dalle recenti metodiche di Analisi del Ciclo di Vita (LCA, Life Cycle Assessment) applicata ai sistemi di gestione dei rifiuti, così da consentire una visione globale della filiera prodotto-rifiuto-riciclo-smaltimento finale atta ad una più attenta e consona pianificazione regionale in materia.
Il Piano di Bonifica delle aree inquinate è lo strumento fondamentale per prevenire e contenere il degrado del suolo e delle acque sotterranee; esso sviluppa i contenuti indicati dall’art. 199 del D.Lgs. 152/2006 e in particolare prevede:
- l'ordine di priorità degli interventi basato su un criterio di valutazione del rischio elaborato dall'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA);
- l'individuazione dei siti da bonificare e delle caratteristiche generali degli inquinamenti presenti;
- le modalità degli interventi di bonifica e risanamento ambientale, che privilegino prioritariamente l'impiego di materiali provenienti da attività di recupero;
- la stima degli oneri finanziari;
- le modalità di smaltimento dei materiali da asportare.
Oltre a tali contenuti, il Piano di Bonifica riporta le azioni idonee a attuare la normativa regionale in materia, con particolare riferimento alle procedure previste per l’esecuzione delle attività di bonifica e per la valorizzazione ambientale e urbanistica delle aree contaminate.
Obiettivi del Piano
[ CDM-1544797685-3 ]
Gli obiettivi generali del Piano sono:
Rifiuti urbani
- il contenimento della produzione totale di rifiuti urbani (RU);
- la massimizzazione della raccolta differenziata;
- la massimizzazione del recupero di materia ed energia;
- il mantenimento dell’autosufficienza regionale per il trattamento del RUR (rifiuti urbani residui) e generale miglioramento ed efficientamento dell’impiantistica esistente;
- il perseguimento di obiettivi strategico-funzionali (tariffa puntuale, sensibilizzazione della popolazione, riduzione dei gas climalteranti, favorire il mercato dei prodotti del riciclaggio, lotta all’illecito).
Rifiuti speciali
- garantire la sostenibilità ambientale ed economica del ciclo dei rifiuti, minimizzando il suo impatto sulla salute e sull’ambiente nonché quello sociale ed economico;
- favorire l’invio a recupero dei flussi di rifiuti che attualmente sono inviati a smaltimento;
- migliorare la gestione dei rifiuti;
- ridurre la quantità e pericolosità dei RS;
- creare le condizioni per aumentare l’accettabilità nel territorio degli impianti di trattamento rifiuti.
Sono inoltre definiti obiettivi concernenti gli imballaggi e i rifiuti biodegradabili da collocare in discarica.
Relativamente alle aree inquinate da bonificare, il PRGR promuove i seguenti obiettivi:
- definizione delle priorità di intervento sui siti contaminati e pianificazione economico-finanziaria;
- sviluppo dell’azione regionale per la gestione del procedimento di bonifica;
- recupero e riqualifica delle aree contaminate dismesse;
- gestione sostenibile dei rifiuti prodotti nel corso degli interventi di bonifica;
- definizione di una strategia per le problematiche di inquinamento diffuso.
Obiettivi alla scala di riferimento comunale
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I siti da bonificare che coinvolgono il territorio del Comune di Milano individuati nel Programma Regionale di Bonifica sono i seguenti: Siti di Interesse Regionale: area Bovisa-Gasometri (ex SIN), area EXPO 2015, area AMSA tra Milano e Vimodrone, aree ex Max Meyer-Duco (ora PPG Industries) ed ex NYMCO tra Milano e Cormano.
L’allegato 9 al Piano fornisce inoltre una graduatoria dei siti contaminati di livello 1 – SER-APHIM (screening qualitativo); sul territorio comunale sono stati identificati: AREA PIRELLI, Area Cascina S. Giuseppe, CO FI SE - Società Italiana Calzature Spa, ex cava Lucchini, P.V. SHELL 49.489, PII Santa Giulia - "Montecity-Rogoredo" proprietà Milano Santa Giulia s.p.a., EX AUSCHEM, Area Via Terzaghi, SIEMENS SPA, Società Sviluppo Linate - area ex Montedison, PUNTO VENDITA SHELL N. 49491, AREA EX STAZIONE DI PORTA VITTORIA - SETTORE UCP5, AREA GRANAROLO, P.V. ESSO 2137, P.V. AGIP PETROLI - Punto vendita n.2118, AREA RAGIT, Nosedo - ex Discarica Porto di Mare, AREA DI VIA SALA, MAGNIFICAE DOMUS S.r.l. - AREA EX OFFICINE MECCANICHE SACERDOTI, AREA VIA DELLE FORZE ARMATE 310/5 E 314, PIANO FAMAGOSTA-MAGGI-PALATUCCI-DEL MARE proprietà IRIS SRL, DEPOSITO AUTOMAROCCHI SPA – SHELL ITALIA, EX F.M.C., AREA EX SQUEO, AREA AUTODEMOLIZIONE AMODEO GIOVANNI DI PROPRIETA' ING. GIOVANNI MASSIMINI, COMPARTO EX PHARMACIA, EX CARROZZERIA BELVEDERE, EX P.V. COLORI TAMOIL, AMSA SPA, CASA DI CURA CAPITANIO, AREA AMBROS SARO, Supercondominio Via della Marna, AREA COMMERCIALE Imm.Pinari, ISTITUTO DI CULTURA EBRAICA, Area ex Senesi, CONDOMINI DI VIA TERAMO, ELECTROCLEANING S.r.l., AREA EX MASCIARDI, ARSON SISI - FG. 552 MAPP. N. 177, Penta Costruzioni S.r.l., PUNTO VENDITA AGIP N. 2523, BROGGI EGIDIO snc, P.V ESSO 0302, MILANOSERRAVALLE – MILANOTANGENZIALI, CONDOMINIO via Tulipani, P.V. ERG MI192. [57.3.A.1]
Con la D.G.R. n. 6737 del 16/06/2017, successivamente rettificata dalla D.G.R. n. 6773 del 22 giugno 2017, sono inoltre state approvate le “Misure di risanamento dell’inquinamento diffuso delle acque sotterranee da attuare per l’area vasta comprendente i comuni di Brugherio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Milano, Monza, Nova Milanese, Sesto San Giovanni (art. 239, comma 3 del d.lgs. 152/2006)”
All’interno del capitolo relativo alle misure di risanamento previste, sono riportati gli elenchi dei siti ubicati nell’Area Vasta per i quali la bonifica risulta completata e/o certificata e per i quali l’attività bonifica è in corso (a Milano sono indicati 33 siti classificati con “bonifica completata” e 39 classificati con “attività di bonifica in corso”). Si citano inoltre le attività sui plumes di contaminazione (con specifico riferimento ad indagini tra Baranzate e Milano per un’area il cui pennacchio di contaminazione interessa il sito EXPO e su diversi plumes in comune di Baranzate, Pero e Rho). E’ infine riportato l’elenco dei siti con falda contaminata da solventi clorurati prioritari con lo stato di avanzamento del relativo procedimento amministrativo (10 siti presenti in Milano).
Tra le cosiddette “misure aggiuntive”, in particolare per l’utilizzo di acqua potabile nell’area vasta, Metropolitana Milanese (MM), gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di Milano, ha predisposto nel maggio 2013 il Piano di gestione delle emergenze acquedottistiche per garantire risposta a scenari di criticità che potrebbero verificarsi all’interno della filiera idrica ed ha adottato il Piano di Sicurezza dell’acqua, strutturato secondo l’analisi qualitativa/quantitativa del rischio all’interno di tutta la filiera idrica (dalla captazione al consumo). Nel corso del 2016 ha inoltre condotto una dettagliata valutazione del rischi su tutti i pozzi di ogni Centrale dell’acquedotto, con l’obiettivo di identificare la presenza di determinati inquinanti chimici, sia in falda sia nell’acqua destinata al consumo umano, che ha portato alla revisione e alla modifica del piano di monitoraggio, introducendo e/o potenziando nuovi sistemi di monitoraggio in linea nelle Centrali ed anche in alcune case dell’acqua, per avere informazioni sulla qualità dell’acqua distribuita in tempo reale. [57.3.A.2]