Stato di attuazione

[ CDM-1540199038-1 ]

Il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Sud è stato approvato con DGR n° 7/818 del 3 agosto del 2000. Il Parco regionale di cintura metropolitana “Parco Agricolo Sud Milano” è stato istituito con LR n° 24 del 23 aprile 1990.

Finalità e contenuti del Piano

[ CDM-1540199038-2 ]

Il Piano Territoriale di Coordinamento ha effetti di piano paesistico coordinato con i contenuti paesistici del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Per un miglior assetto del parco stesso, il Piano ne individua e delimita il perimetro e ne articola le aree suddividendole in “territori”, in funzione degli obiettivi di tutela e valorizzazione dell’attività agricola, dell’ambiente e della fruizione. Il Parco Agricolo Sud Milano è classificato ai sensi della LR 8 novembre 1996 n° 32 come “Parco regionale agricolo e di cintura metropolitana”: al suo interno sono inoltre delimitate le riserve naturali e le aree che costituiscono il parco naturale.

Obiettivi del Piano

[ CDM-1540199038-3 ]

Ai sensi dell’art. 2 della LR 24/1990 le finalità del Parco Agricolo Sud Milano, in considerazione della prevalente attività agro-silvo-colturale del territorio a confine con la maggior area metropolitana della Lombardia, sono:

  1. la tutela ed il recupero paesistico ed ambientale delle fasce di collegamento tra città e campagna, nonché la connessione delle aree esterne con i sistemi verdi urbani;
  2. l’equilibrio ecologico dell’area metropolitana;
  3. la salvaguardia, il potenziamento e la qualificazione delle attività agro-silvo-culturali, in coerenza con la destinazione dell’area;
  4. la fruizione culturale e ricreativa dell’ambiente da parte dei cittadini. 

Il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) del Parco, approvato con DGR 7/818 del 3 agosto 2000:

  1. persegue l’obiettivo primario di tutelare l’attività agricola (art.15);
  2. persegue l’obiettivo generale di tutela ambientale e paesaggistica orientando e guidando gli interventi ammessi (art. 16);
  3. dispone che l’Ente Gestore ed i Comuni collaborino per tutelare, valorizzare e recuperare il patrimonio storico-architettonico del Parco, favorendone l’accessibilità pubblica (art. 17);
  4. individua tra gli obiettivi prioritari il miglioramento qualitativo delle acque superficiali e sotterranee ed il riequilibrio del bilancio idrico (art.18);
  5. prevede come principale finalità del piano la fruizione del parco in funzione ricreativa, educativa, sociale e culturale (art.19);
  6. persegue l’obiettivo generale di tutelare gli elementi vegetazionali di alto interesse naturalistico e paesistico esistenti e di programmare il potenziamento e l’arricchimento del patrimonio naturalistico (art.20), di tutela specifica di formazioni vegetali (artt. 21 e 22);
  7. dispone la salvaguardia ed il controllo del patrimonio faunistico in base alla legislazione vigente (art.23).

Il Piano di Settore Agricolo, approvato dal Consiglio Direttivo del Parco con delibera n° 33 del 17 luglio 2007, ai sensi dell’art.7 delle NTA del PTC, “... è lo strumento attraverso il quale la gestione del Parco orienta, indirizza e mette in pratica tutta la complessa manovra degli strumenti a disposizione, ricercando in particolare le modalità per un impiego ai fini del Parco delle risorse di diversa provenienza, da quelle comunitarie a quelle nazionali e regionali, che si rivolgono al mondo agrario”. Gli obiettivi fondamentali del PSA sono:

  1. organizzazione tecnica delle produzioni agricole (assicurando e tutelando la competitività delle aziende, garantendo l’evoluzione tecnologica dell’attività agricola, supportando e integrando le opportunità per aziende marginali, potenziando e recuperando le infrastrutture agrarie, intese come reticolo irriguo, strade vicinali, fabbricati rurali e infrastrutture in generale);
  2. tutela e conservazione qualità acqua e suolo;
  3. tutela e conservazione degli ecosistemi presenti nel Parco;
  4. valorizzazione del paesaggio agrario;
  5. sviluppo delle attività connesse con l’agricoltura nell’area del Parco;
  6. incentivazioni delle attività agricole eco-compatibili.

Obiettivi alla scala di riferimento comunale

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La LR 86/83 prevede, tra gli strumenti e i procedimenti di attuazione del Parco, l’istituzione dei Piani di Cintura Urbana. La delimitazione di queste aree viene proposta di concerto tra l’ente gestore (la Provincia di Milano) ed i Comuni interessati, tra cui Milano, in coerenza con gli obiettivi di qualificazione ambientale e paesistica.
Nel territorio del Comune di Milano, nell’ambito del Parco Sud, è prevista l’istituzione di 5 Piani di Cintura Urbana.
Tra gli ambiti di rilevanza storica e paesistica quello più rilevante è l’Abbazia di Chiaravalle con l’annesso Mulino risalente al XIII secolo, che sorgono in un’area oggi degradata ed in attesa di riqualificazione.
Sono segnalate anche aree verdi di interesse naturalistico o aree verdi fruibili per attività di educazione ambientale:

  1. Parco Trenno: parco urbano che occupa un’area piantumata a verde pubblico con percorsi pedonali e ciclabili;
  2. Bosco in città: parco urbano che propone attività di educazione ambientale;
  3. Parco Forlanini;
  4. Laghetto delle Vergini: area che sorge in prossimità dell’Idroscalo, costituita da un laghetto e da un bosco di latifoglie.