[ CDM-1579251705-1 ]

L’analisi degli effetti ambientali della revisione del PGT è stata ricondotta ai temi chiave relativi a Usi del suolo e ambiente costruito, Natura e biodiversità, Cambiamenti climatici, Salute e qualità della vita. Tale valutazione è stata effettuata in riferimento sia alle strategie del Documento di Piano che ai dispositivi in esso contenuti, sulla base delle correlazioni descritte nel precedente paragrafo.
La stima degli effetti ambientali attesi è stata effettuata, laddove possibile, attraverso l’utilizzo di indicatori, che forniscono una dimensione sia di tipo quantitativo che di tipo qualitativo e, per alcune componenti, mediante rappresentazioni cartografiche. Il popolamento dei restanti indicatori, non valutabili per la natura strategica e l’impostazione strutturale del Piano, è rimandato alla fase di monitoraggio.

Con riferimento al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi, la valutazione si è concentrata su alcuni temi legati alle norme di attuazione di seguito riportate: 

  • le disposizioni dell’art. 10 del PdR sono state valutate in riferimento agli effetti sui consumi energetici e sulle emissioni climalteranti; le valutazioni degli effetti ambientali relativi alle restanti componenti vengono rimandate alla fase di monitoraggio (es. superficie permeabile, …);
  • l’introduzione degli ambiti oggetto di rigenerazione e delle relative articolazioni (artt. 14 e 15 del PdR) è stata valutata con riferimento al tema del risparmio di suolo e al contributo alla rete ecologica comunale;
  • per quanto riguarda i Piani Attuativi Obbligatori (art. 26 del PdR), ferme restando le disposizioni normative in materia di VAS e VIA di piani/programmi/progetti sito specifici, nella presente VAS ne è stato considerato unicamente l’apporto in termini di ipotesi della popolazione insediabile (non residenziale);
  • l’introduzione delle aree destinate all’agricoltura è stata valutata sia in termini di apporto quantitativo sia con riferimento al ruolo rispetto al disegno del verde e della rete ecologica.
  • con riferimento alle ricadute ambientali dei contenuti presenti nel Piano dei Servizi, si evidenzia che la proposta di variazione in individuazione e disciplina dei servizi localizzati esistenti e di nuova previsione (art. 7 e 8) ed in termini di variazione della dotazione dei servizi (art. 11) è stata valutata, in parte in termini di apporto al sistema del verde ed al risparmio di suolo ed in parte valutandone complessivamente i benefici per la componente relativa alla popolazione e salute umana.

Un paragrafo a sé stante è dedicato alla valutazione degli effetti ambientali del Piano per le Attrezzature Religiose, disposta considerando i seguenti temi utili a verificarne l’impatto sulle componenti ambientali: consumo di suolo generato; inserimento nel contesto e modificazioni visive indotte dai nuovi ingombri; aumento del carico di traffico e delle emissioni inquinanti; aumento della domanda di risorse ed incremento delle emissioni; vicinanza a fermate di TPL; dotazione all’interno dei Municipi.

Di seguito, si riportano in sintesi, gli esiti della valutazione degli effetti ambientali attesi, per ciascun tema chiave di valutazione. La valutazione è stata effettuata confrontando fra di loro gli scenari di sviluppo previsti dal PGT 2012 e dalla revisione del PGT.

Usi del suolo e ambiente costruito

[ CDM-1579251705-2 ]

  • In termini di consumo di suolo si stima che le previsioni contenute nella revisione del PGT porteranno ad una superficie Urbanizzabile di circa 1,8 mln di mq, che corrispondono ad un risparmio, rispetto alle previsioni del PGT 2012 di circa 1,7 mln di mq, e ad un indice di consumo di suolo (rapporto fra la somma di Superficie urbanizzata e superficie urbanizzabile e Superficie territoriale) pari al 70%, che corrisponde ad una riduzione del 4% rispetto alle previsioni del PGT 2012;
  • le aree destinate all’agricoltura assommano a 3.225.735 mq (di cui 1.336.273 mq di interesse strategico sovracomunale), di cui 1.626.550 mq di esse erano classificate nel PGT 2012 come aree edificabili;
  • in riferimento agli impatti sulla capacità di depurazione degli impianti di trattamento dei reflui urbani, si stima che le previsioni contenute nella revisione del PGT determinano un incremento di nuovi abitanti equivalenti (AE) pari a 86.549 unità; tale incremento non rappresenta una criticità rispetto alla capacità di progetto del sistema degli impianti esistenti;
  • in termini di produzione di rifiuti urbani, si stima, a parità di produzione pro-capite di rifiuti, che le previsioni relative alla revisione del PGT porteranno 718.878 t di rifiuti prodotti, in crescita rispetto allo stato di fatto, ma in decrescita rispetto a quanto previsto per il PGT 2012. Tale indicatore necessita di essere accompagnato, nella lettura, dai dati sulla raccolta differenziata che risulta essere costantemente cresciuta negli ultimi anni, passando dal 37% del 2012 al 52% del 2017;
  • relativamente al tema della mobilità, si evidenzia che la revisione del PGT assume l’assetto infrastrutturale e di offerta di servizi definiti dal PUMS in ragione dello specifico mandato del PGT 2012. Di seguito i principali risultati in termini di valutazione degli impatti attesi:
    • dal confronto tra la domanda del PUMS e quella della revisione del PGT emerge un sostanziale equilibrio delle quantità in gioco, sia per quanto riguarda la superficie residenziale, sia per quanto riguarda la superficie non residenziale; gli abitanti teorici stimati dal PUMS risultano essere in linea con le previsioni di crescita della popolazione nello scenario medio al 2030 indicate dal PGT su base statistica;
    • gli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dal PUMS potranno essere integrati nella fase attuativa di revisione del PGT, in modo che siano effettuate valutazioni specifiche finalizzate a verificare la contestualità fra lo sviluppo delle trasformazioni urbanistiche e la realizzazione dei potenziamenti dell’offerta di trasporto pubblico;
    • una particolare attenzione dovrà essere posta in fase di sviluppo attuativo, in considerazione sia del principio dell’indifferenza funzionale confermato dalla revisione del PGT, sia degli effetti locali che potrebbero determinarsi a seguito dello sviluppo di ambiti particolarmente attrattivi dal punto di vista della mobilità (es. Scali Ferroviari, Grandi Funzioni Urbane, nodi di interscambio).
  • In riferimento al recupero delle aree dismesse e degli edifici abbandonati e dismessi, la revisione del PGT ha previsto le seguenti disposizioni: 
    • individuazione di Ambiti oggetto di rigenerazione: porzioni di territorio in cui il Piano prevede specifici dispositivi per gli interventi su spazi privati e spazi pubblici, finalizzati ad attivare la riqualificazione diffusa del patrimonio edilizio, dei servizi pubblici e degli spazi aperti esistenti, nonché il ripristino della connettività ecologica laddove interrotta da infrastrutture o insediamenti […] facendo leva anche sulla indifferenza funzionale;
    • disposizioni per gli edifici abbandonati e dismessi: è prevista la demolizione e riconoscimento della SL esistente fino all’indice di 0,35 mq/mq nel caso in cui entro 18 mesi dalla prima individuazione degli stessi non ne sia stato presentato titolo abilitativo o piano attuativo per il recupero da parte della proprietà e non siano stati avviati i lavori o, in alternativa, demolito il manufatto; se, sempre decorsi i medesimi termini, l’abbattimento avviene su iniziativa della proprietà viene invece riconosciuta integralmente la SL esistente.

La valutazione, in termini quantitativi, degli effetti dei suddetti dispositivi è rimandata alla fase di monitoraggio.

Natura e biodiversità

[ CDM-1579251705-3 ]

  • In riferimento al tema della rete ecologica, il RA contiene un’analisi di tipo qualitativo che si riferisce a differenti livelli di progettazione e realizzazione previsti dalla revisione del PGT; in generale, il piano mira a rafforzare le connessioni ecologiche tra le grandi dotazioni verdi di scala metropolitana, oggi poco accessibili e in condizioni di trascuratezza, e la trama minuta e frammentata del verde urbano esistente nelle parti più centrali della città;
  • relativamente al sistema del verde e permeabilità dei suoli, nella revisione PGT si stima al 2030 un incremento delle previsioni di verde pari a oltre 4.000.000 mq (circa 1.800.000 mq da pertinenze indirette – circa 2.200.000 mq da pianificazione attuative e regime transitorio), raggiungibili anche tramite l’applicazione di specifiche disposizioni di cui all’Art.10 e Art.15 del PdR.
    La valutazione, in termini quantitativi, degli effetti sulla permeabilità dei suoli è rimandata alla fase di monitoraggio.
  • in riferimento al tema ‘valorizzazione delle risorse idriche’, nel RA è stata effettuata un’analisi qualitativa delle possibili ricadute ambientali del progetto di riapertura dei Navigli, che in sintesi si possono così sintetizzare:
    • aspetti idrici e idraulici: riconnessione dei due sistemi idraulici Est e Ovest con il Sud Milano, con apporto significativo di acque pulite al sistema della Vettabbia; separazione delle acque “pulite” della Martesana da quelle del torrente Seveso, con sgravio del carico dal condotto fognario del Redefossi;
    • punto di vista ecologico-ambientale: la completa riapertura andrà di fatto ad arricchire la rete di infrastrutture “blu” anche all’interno della città, riconnettendosi, a nord attraverso il Naviglio Martesana e a sud, attraverso la Darsena e il Naviglio Pavese, ai grandi sistemi ambientali metropolitani;
    • punto di vista viabilistico: si prevedono minimi problemi di traffico e di interferenze in superficie laddove la “vocazione” attuale della zona poco si discosta da quella futura immaginata con la riapertura, mentre in altri tratti le geometrie esistenti e le attività ivi presenti rendono di fatto incompatibile il mantenimento dell’attuale funzione viabilistica. E’ necessaria un’armonizzazione con altri interventi di riqualificazione urbana e mobilità sostenibile programmati dall’A.C. con i quali il progetto di riapertura dei Navigli potrebbe avere delle interessanti sinergie.

Cambiamenti climatici

[ CDM-1579251705-4 ]

  • In termini di effetti sui consumi energetici, relativamente all’edificato esistente, con l'attuazione della Variante del nuovo PGT ci si attende nel periodo 2016-2030 una riduzione complessiva dei consumi energetici pari al 13%, rispetto al trend attuale, superiore alla riduzione prevista dall’attuazione del PGT 2012, pari al 5%. La differenza negli effetti attesi è attribuibile alle nuove norme e ai dispositivi incentivanti previsti dall'Art.10 del Piano delle Regole, dai quali ci si attende una maggiore incidenza degli interventi di riqualificazione rispetto al trend attuale (in riferimento al PGT 2012 si segnala che, dall'entrata in vigore, a ottobre 2014, del Nuovo Regolamento Edilizio si è registrato uno scarso numero di richieste degli incentivi volumetrici ivi previsti).
  • Con riferimento alle nuove edificazioni ad uso residenziale correlate agli scenari di sviluppo insediativo, complessivamente ci si aspetta nello scenario oggetto della revisione del PGT un aumento dei consumi inferiore rispetto a quello prospettato dal PGT 2012. Ciò è attribuibile sia agli effetti dell'Art.10, così come riformulato nel Piano delle Regole, che a uno scenario di sviluppo insediativo meno consistente.
  • In termini di riduzione delle emissioni di CO2 attesa a seguito di interventi di riqualificazione sull'edificato esistente, analogamente a quanto riscontrato per i consumi energetici, si stima una riduzione più marcata nello Scenario di Revisione, rispetto allo scenario PGT 2012, grazie a una maggiore efficacia attribuibile alla revisione dell'art. 10 del Piano delle Regole. Complessivamente con l'attuazione della Variante del nuovo PGT ci si attende nel periodo 2016 -2030 una riduzione delle emissioni di CO2 nell'edificato esistente pari al 21%.
  • Con riferimento alle nuove edificazioni ad uso residenziale correlate agli scenari di sviluppo insediativo, complessivamente ci si aspetta nello scenario oggetto della revisione del PGT un aumento delle emissioni di CO2 inferiore rispetto a quello prospettato dal PGT 2012. Ciò è attribuibile sia agli effetti dell'Art.10, così come riformulato nel Piano delle Regole, che a uno scenario di sviluppo insediativo meno consistente.
  • Si evidenzia che nel Rapporto Ambientale, sulla base dei dati contenuti nel Documento di Piano, non è stato possibile stimare, in riferimento allo scenario di sviluppo previsto dalla revisione del PGT, le volumetrie complessive destinate agli usi non residenziali. Pertanto la stima relativa ai consumi energetici e alle emissioni relative agli usi non residenziali verrà effettuata in fase di monitoraggio.
  • In termini di impatti della revisione del PGT sulle emissioni atmosferiche di inquinanti locali (PM10, NOx, SO2), si stima al 2030 per l'edificato esistente una riduzione consistente delle emissioni di PM10 e SO2 e una riduzione non trascurabile delle emissioni di NOx. Relativamente ai nuovi edifici si prevede un incremento trascurabile delle emissioni di tutti gli inquinanti considerati. Circa gli edifici esistenti tali riduzioni sono attribuibili alla progressiva eliminazione del gasolio per riscaldamento. Riguardo i nuovi edifici il ridotto impatto emissivo è attribuibile all'elevata performance energetica (edifici a energia quasi zero) unita all'utilizzo di vettori energetici a minore impatto.

Salute e qualità della vita

[ CDM-1579251705-5 ]

  • In riferimento al tema relativo alla dotazione di servizi, nel Rapporto ambientale è stata condotta una valutazione di tipo qualitativo. Da tale analisi, emerge la volontà di agire sia a livello di servizi sovralocali, con particolare riferimento alle grandi funzioni urbane, sia a livello di servizi locali e di quartiere, che vengono immaginati in maniera diffusa e capillare sul territorio. Particolare attenzione è inoltre riservata alla accessibilità ai servizi, sia con riferimento alla loro localizzazione, incentivata nelle piazze, nei nodi di interscambio e negli ambiti a elevata accessibilità, sia rispetto alla loro raggiungibilità mediante il trasporto pubblico locale, anche nei piani terra degli edifici negli ambiti relativi a centri storici esterni e spazi a vocazione pedonale. Una valutazione più puntuale, di tipo quantitativo è rimandata alla fase di monitoraggio.
  • All’interno del tema chiave in oggetto è stata ricondotta la valutazione degli effetti ambientali conseguenti alle previsioni del Piano delle Attrezzature Religiose, che comprendono nove nuove localizzazioni, due aree messe a bando dall’amministrazione comunale e quattro aree relative alla Chiesa Cattolica Ambrosiana da individuare all’interno di ambiti interessati da provvedimenti approvati e adottati. Gli esiti della valutazione sono riportati, in sintesi, di seguito:
    • le nove nuove previsioni su specifiche aree riguardano edifici ad oggi esistenti e dunque non passibili di generare nuovo consumo di suolo. Con riferimento alle due aree messe a bando dal Comune, una risulta essere libera, e dunque potenzialmente passibile di generare nuovo consumo di suolo. Vi è da rilevare però che sono collocate all’interno del tessuto urbano esistente e dunque non comportano la perdita di aree di pregio ambientale. Analogo ragionamento è applicabile alle quattro aree relative alla Chiesa Cattolica Ambrosiana. Questa situazione permette di escludere anche gli aspetti legati a possibili impatti negativi derivanti dall’inserimento nel contesto urbano e da eventuali modificazioni visive indotte dai nuovi ingombri.
    • trattandosi di luoghi di culto, con periodi di funzionamento ben precisi e non estesi a tutti i giorni della settimana e a tutto l’anno e anche per la tipologia d’uso stessa, l’eventuale aumento del carico di traffico e relative emissioni inquinanti e il possibile aumento della domanda di risorse (in particolare idriche ed energetiche) generato da tali funzioni può essere considerato non rilevante all’interno di una VAS condotta su scala comunale.
    • con riferimento alla vicinanza alle fermate del TPL, quasi tutti i luoghi di culto e le aree individuate sono interni o prossimi al buffer di alta accessibilità al trasporto pubblico locale.

[ CDM-1579251705-6 ]

A valle della valutazione sulle ricadute ambientali, all’interno del RA vengono definite le condizioni, in fase attuativa, cui potrà essere mantenuta la sostenibilità ambientale delle azioni del Piano, attraverso:

  • strumenti procedimentali che prevedano verifiche e valutazioni di ordine ambientale:
    • indicazioni normative del PGT di carattere ambientale espresse nelle NdA del Documento di Piano, del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi;
    • VAS o relative Verifiche di Assoggettabilità su interventi di attuazione del PGT;
    • eventuali VAS o Verifiche di Assoggettabilità su varianti di PGT che dovessero essere avviate prima della scadenza del Piano;
    • VIA o relative Verifiche di Assoggettabilità su progetti di singoli interventi, ove previste dalla legislazione vigente;
    • attuazione della Rete Ecologica Comunale, come previsto dalla DGR 8/8515;
    • report di monitoraggio, che funzioneranno come verifica dell’attuazione delle azioni previste e degli effetti prodotti, nonché come occasione di aggiornamento dei quadri conoscitivi e delle valutazioni effettuate;
  • strumenti tecnici a supporto delle fasi progettuali e realizzative, con riferimento alle SSA (Strumenti specifici per la Sostenibilità Ambientale) ed alle BP (Buone Pratiche) disponibili:
    • programma di monitoraggio fondato sul sistema di indicatori individuato dal RA;
    • quadri di riferimento e contenuti valutativi della VAS del PGT;
    • elenco di Buone Pratiche.

[ CDM-1579251705-7 ]

Per quanto riguarda il monitoraggio VAS del piano in fase di attuazione è stato identificato un set di indicatori, riportato nella tabella della pagina seguente, nella quale per ogni obiettivo di sostenibilità ambientale generale e specifico del Piano sono individuati uno o più indicatori utili a monitorarne il raggiungimento, relazionandoli ai Temi chiave di appartenenza.

Per il monitoraggio VAS si rimanda anche alla “Tabella 9.2 - Sistema degli indicatori di monitoraggio VAS della revisione del PGT” contenuta al Cap. 9 del Rapporto Ambientale.