[ CDM-1579522081-1 ]

La normativa esistente, a partire dalla Direttiva europea, sottolinea chiaramente la necessità di integrare la VAS nel percorso di pianificazione.
Le norme e la direttiva stessa vanno anche oltre, affermando che l’integrazione deve “…essere effettuata durante la fase preparatoria del piano…” (art 4 c. 1 Direttiva) e deve essere estesa all’intero ciclo di pianificazione, compreso il controllo degli effetti ambientali significativi conseguenti all’attuazione del piano (art 10). Di conseguenza, la VAS deve essere attivata fin dalle prime fasi del processo decisionale, nel momento in cui si raccolgono le proposte dagli attori sul territorio e si avvia il dibattito per arrivare, confrontando le alternative, alle prime scelte strategiche sull’assetto da dare al Piano.
La VAS deve, quindi, accompagnare tutto il percorso di formulazione, dibattito e adozione/approvazione del Piano, estendendosi anche alle fasi di attuazione e gestione, con la previsione e la realizzazione del programma di monitoraggio.
L’integrazione tra percorso di VAS e processo decisionale di Piano ha principalmente la finalità di portare a considerare in modo più sistematico gli obiettivi di sostenibilità ambientale all’interno del processo decisionale sul Piano e, in tal senso, il grado di integrazione raggiunto rappresenta esso stesso una misura del successo degli scopi della VAS. Si veda in proposito l’art 1 della Direttiva, nel quale si evidenzia che: “La presente direttiva ha l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile…”.

[ CDM-1579522081-2 ]

In Lombardia, la L.R. 12/2005 sottolinea la necessità di una stretta integrazione fra le competenze di pianificazione dei diversi enti, affermando che: “il governo del territorio si attua mediante una pluralità di piani, fra loro coordinati e differenziati, i quali, nel loro insieme, costituiscono la pianificazione del territorio stesso” (art 2 c. 1).
La legislazione regionale richiama più volte la necessità di una stretta integrazione tra Documento di Piano e percorso di VAS, e questo non solo nell’art 4 della L.R. 12/2005 e nel documento “Indirizzi generali per la valutazione ambientale strategica dei piani e programmi” approvato dal Consiglio Regionale il 13/03/2007, ma anche nel documento “Modalità per la pianificazione comunale” attuativo dell’art 7 della L.R. 12/2005, approvato dalla Giunta Regionale nel dicembre 2005.

[ CDM-1579522081-3 ]

La VAS relativa alla Revisione del PGT, è stata in questa sede intesa come occasione per ampliare il metodo di lavoro, affiancando agli strumenti classici della pianificazione anche gli strumenti di valutazione ambientale. La VAS non è stata, quindi, semplicemente un elemento valutativo, ma si è integrata nel Piano e ne è diventata elemento costruttivo, gestionale e di controllo. In tale senso la VAS ha dovuto essere molto fluida e flessibile, basata su un attento studio delle caratteristiche che i processi decisionali assumono localmente.
All’interno del processo di pianificazione, la VAS ha rivestito, pertanto, un ruolo fondamentale, individuando inizialmente i principi di sostenibilità d’interesse per il PGT e riconoscendo i diversi condizionamenti alle differenti scale, al fine di fornire al Piano un complesso quadro di riferimento verso cui rapportarsi nella propria definizione e assumendo, successivamente, tali informazioni per la valutazione degli effetti indotti dalle azioni proposte dal Documento di Piano.
Si è affrontato il primo passaggio individuando gli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e sociale, di salubrità e sicurezza, di qualificazione paesaggistica e di protezione ambientale, stabiliti da riferimenti internazionali, nazionali e da strumenti locali specifici.
Anche l’individuazione dei vincoli e delle tutele alla scala di riferimento e la messa a sistema dei fattori di attenzione ambientale sono stati passaggi fondamentali per restituire al processo decisionale ulteriori orientamenti alla sua definizione.
La fase successiva del processo valutativo ha visto l’analisi del grado di coerenza del Piano con il sistema assunto, identificando e valutando i potenziali effetti attesi dalle azioni proposte dalla Revisione del PGT, e definendo gli indirizzi di sostenibilità per la fase attuativa.
Un importante momento di confronto tra il processo decisionale e quello valutativo è stato l’individuazione di un sistema di indicatori per il monitoraggio degli effetti della Revisione del PGT, il quale consentirà di verificare l'attuazione delle azioni e degli interventi previsti e di controllarne gli effetti sull'ambiente nel tempo.