[ CDM-1578646573-1 ]

Per quanto concerne il sistema del verde, a seguito dell’accoglimento di osservazioni il dimensionamento totale delle aree a verde esistente è stato incrementato di circa 70.000 mq; sempre a seguito di accoglimento di specifiche osservazioni sono stati rivisti i perimetri relativi alle pertinenze indirette, operazione che ha comportato un aumento di circa 10.000 mq delle superfici da destinare a verde di nuova previsione rispetto ai quantitativi riportati all’interno degli atti della revisione di PGT adottati dal Consiglio Comunale.

Con riferimento alla permeabilità dei suoli si segnala in particolare che, in forza dell’accoglimento di osservazioni, la quota per aree verdi all’interno della GFU “Piazza d’Armi” è stata incrementata dal 50 % al 75% della superficie territoriale dell’ambito, ponendo quindi le basi per la creazione di un esteso parco quale grande funzione urbana.

Sono inoltre confermati invariati gli indici di permeabilità territoriale minimi all’interno del PA1 (dal 15 al 25% della ST) nonché l’impegno alla sistemazione a verde e forestazione relativo alle superfici verdi a terra di aree private classificate come ambiti oggetto di rigenerazione in caso di trasferimento di diritti edificatori senza cessione o asservimento all’uso pubblico della stessa (art. 15) e l’obbligo per i Piani Attuativi, ove non già definito, del reperimento di indice di permeabilità pari a almeno 30% della superficie territoriale; è stato inoltre introdotto per il nuovo PA7 “Trotto” un indice di permeabilità minimo pari al 30% della ST.

[ CDM-1578646573-2 ]

Infine, la disciplina degli ambiti di rigenerazione riguardante la permeabilità viene ricondotta alla più ampia introduzione di un indice di riduzione dell’impatto climatico (art. 10 del PdR), basato su altri indici già utilizzati in campo nazionale ed internazionale, che misura il grado di “naturalizzazione” di un intervento edilizio prevedendo diverse tipologie di superfici verdi da utilizzare allo scopo di migliorare la capacità di drenaggio ed il microclima urbano.

Tale indice viene definito come rapporto tra superfici verdi quali:

  • superfici permeabili a terra (da computare al 100% della loro estensione)
  • superfici semipermeabili a terra inverdite (da computare al 50% della loro estensione)
  • superfici semipermeabili a terra pavimentate (da computare al 30% della loro estensione)
  • tetti verdi architettonicamente integrati negli edifici e dotati di strato drenante (da computare al 70% della loro estensione)
  • coperture verdi di manufatti interrati dotate di strato drenante (da computare al 50% della loro estensione)
  • pareti verdi architettonicamente integrate negli edifici (da computare al 30% della loro estensione)

e superficie territoriale dell’intervento in oggetto.

[ CDM-1578646573-3 ]

In questo senso l’indice di riduzione dell’impatto climatico varia tra un valore minimo non inferiore a 0,1 e valori superiori a 0,3 al crescere della combinazione tra consistenza dell’intervento edilizio proposto e sensibilità ambientale dell’area oggetto di intervento (con valori minimi da raggiungere per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, a crescere passando alla  ristrutturazione edilizia ed ulteriormente elevato in caso di nuova costruzione), fermo restando il rispetto di una quota minima di superficie permeabile definita dal Regolamento Edilizio.

E’ data facoltà di monetizzare o compensare gli interventi per la riduzione dell’impatto bioclimatico, destinando tali risorse alla realizzazione del futuro parco metropolitano nonché agli interventi di de-pavimentazione di aree esterne al lotto di intervento individuati all’interno della tavola S03 Rete Ecologica Comunale, fermo restando l’obbligo, per gli interventi di ristrutturazione edilizia con totale demolizione e ricostruzione ed interventi di nuova costruzione, del raggiungimento in loco di un indice di riduzione dell’impatto climatico pari a 0,1.

[ CDM-1578646573-4 ]

Sia in considerazione dell’incremento generale delle aree verdi esistenti e previste, che della maggiore richiesta di superfici verdi in relazione agli interventi di rigenerazione edilizia e urbanistica, nonché alla luce dell’introduzione di meccanismi, che pur compensativi, sono comunque finalizzati all’incremento del verde, della permeabilità e del miglioramento del drenaggio in ambito urbano, le modifiche effettuate rispetto al Piano adottato appaiono influire positivamente sulle valutazioni già effettuate, valutando inoltre positivamente la possibilità di aggiornamento nel tempo dei parametri prestazionali relativi alla riduzione dell’impatto climatico prevista dalla normativa del Piano delle Regole.