[ CDM-1539700586-1 ]

1.  Il PGT, ai fini di accrescere la qualità ambientale ed ecologica nonché di ottenere effetti mitigativi dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento atmosferico e acustico, individua le Infrastrutture verdi e blu. L’obiettivo è quello di pianificare e gestire una rete multifunzionale di aree naturali e seminaturali, che fornisca una serie di servizi ecosistemici, assolva anche le funzioni di Rete Ecologica Comunale e si connetta alla rete ecologica dei comuni contermini e di area vasta (RER e REP).

[ CDM-1539700586-2 ]

2.  Le Infrastrutture verdi e blu vengono evidenziate con apposita simbologia nella Tav. S.03 e si articolano nelle diverse tipologie di cui ai successivi commi 3, 5, 6, 7 e 8.

[ CDM-1539700586-3 ]

3.  Le Infrastrutture per la realizzazione di reti ambientali comprendono:

  • a.  Infrastrutture verdi, costituite da un insieme di aree e fasce con vegetazione, esistenti o di nuova realizzazione tra cui i raggi verdi, in continuità tra loro, con le aree protette e con altri elementi ambientali, in modo da accrescere la qualità ambientale ed ecosistemica di alcune direttrici strategiche;
  • b.  Connessioni verdi lineari, costituite da filari di alberi lungo le strade nelle aree ad alto tasso di urbanizzazione, con funzione di completamento della presente rete, distinte in tratti esistenti e da realizzare;
  • c.  Infrastrutture blu, costituite da corsi e specchi d’acqua a cielo aperto ed aree e fasce di vegetazione limitrofe. Vengono ulteriormente distinti i corsi d’acqua da realizzare ed i principali corsi d’acqua tombinati.

[ CDM-1539700586-4 ]

4.  Per gli ambiti di cui al comma 3, oltre alla disciplina dei tessuti di riferimento contenuta nel Piano delle Regole, si prevedono specifiche disposizioni:

  • a.  Infrastrutture verdi e blu
    • i.  Gli ambiti delle Infrastrutture verdi e blu, così come gli Spazi per la sosta e le Piazze da depavimentare di cui al comma 5, saranno il recapito prioritario delle superfici verdi previste dall’art. 10, comma 4, lett. c, delle norme del Piano delle Regole, laddove non reperibili in loco, e delle eventuali superfici/opere a compensazione ambientale previste a vario titolo.
    • ii.  Tutti gli elementi naturali (vegetazione/acqua) esistenti dovranno essere preservati.
    • iii.  Sono consentiti interventi di piantumazione, forestazione, manutenzione straordinaria e ove necessario sostituzione delle alberature esistenti.
    • iv.  In occasione di interventi privati sulle aree prospettanti le Infrastrutture verdi e blu, è data la facoltà di contribuire all’attuazione delle stesse realizzando servizi ecosistemici come dotazioni di servizi, previa valutazione degli uffici competenti.
    • v.  In occasione di interventi di nuova costruzione, riqualificazione o di manutenzione straordinaria della viabilità, anche eseguiti da privati, dovranno essere realizzati spazi permeabili per il deflusso e l’infiltrazione delle acque meteoriche (cosiddetti “rain gardens”) e si dovrà incrementare la dotazione arborea.
  • b.  Connessioni verdi lineari
    • i.  I tracciati individuati, per i tratti in previsione, hanno carattere indicativo: la più idonea collocazione verrà definita in sede di progettazione dell’opera.
    • ii.  In occasione di interventi di nuova costruzione, di riqualificazione o di manutenzione straordinaria delle sedi stradali di maggiore ampiezza, anche eseguiti da privati, dovranno essere realizzati spazi permeabili per il deflusso e l’infiltrazione delle acque meteoriche (cosiddetti “rain gardens”) e si dovrà incrementare la dotazione arborea.
    • iii.  Fatte salve le prescrizioni della normativa di settore vigente, le connessioni verdi lineari devono essere dotate di alberature e/o arbusteti ad alta densità, tali da garantire continuità vegetale in tutte le stagioni.

[ CDM-1539700586-5 ]

5.  Le Infrastrutture per la riqualificazione ambientale e la resilienza degli ambiti costruiti comprendono:

  • a.  20 nuovi parchi, bacini verdi previsti nei grandi ambiti di rigenerazione urbana, indicati in tavola con un simbolo puntuale all’interno del perimetro dell’intero intervento, poiché la localizzazione verrà definita in sede di pianificazione attuativa;
  • b.  Ambiti di Rigenerazione Ambientale, definiti e disciplinati dall’art. 15, comma 3) delle Norme di attuazione del Piano delle Regole;
  • c.  Ambiti prioritari per la realizzazione di interventi per la riduzione del rischio idraulico, ovvero ambiti della città dove realizzare, su aree pubbliche, “soluzioni basate sulla natura” (NBS) per incrementare l’infiltrazione delle acque in occasione di eventi meteorici eccezionali, secondo le indicazioni del Documento semplificato del Rischio Idraulico, a cui si rimanda;
  • d.  Aree pubbliche da forestare/piantumare, ovvero aree di proprietà comunale per cui si prevedono interventi di forestazione urbana o di piantumazione, a seconda delle caratteristiche e della localizzazione;
  • e.  Spazi per la sosta da depavimentare e piantumare, ovvero spazi attualmente adibiti alla sosta, per i quali si prevede la riconversione ad aree verdi con un intervento di rimozione totale della pavimentazione e successiva piantumazione;
  • f.  Spazi per la sosta da depavimentare parzialmente e piantumare, ovvero spazi per la sosta per cui si prevede la rimozione della pavimentazione in alcune zone, con la creazione di fasce o isole permeabili e piantumate;
  • g.  Piazze da depavimentare parzialmente e piantumare; ovvero piazze e slarghi per cui si prevede una sistemazione che incrementi le aree a verde, permeabili e piantumate.

[ CDM-1539700586-6 ]

6.  Le Infrastrutture per l’incremento delle prestazioni ecologiche dell’ambiente urbano comprendono aree perimetrate e numerate sulla Tav. S.03, che sono preordinate alla realizzazione di interventi naturalistici a tutela degli elementi rilevanti del paesaggio e dell’ambiente e della biodiversità animale e vegetale, in modo da favorire la mobilità delle specie. Si attuano, a titolo esemplificativo, mediante:

  • a.  costruzione/ricostruzione ambientale del bosco e/o di ambiti naturali ad alto valore naturalistico e paesaggistico;
  • b.  realizzazione di gradienti di protezione delle aree fluviali e peri-fluviali;
  • c.  riqualificazione di spazi aperti con elementi lineari verdi o macchie boscate;
  • d.  formazione di aree “cuscinetto” tra edificato e territorio aperto mediante alberature, fasce alberate e aree di rigenerazione ecologica.

[ CDM-1539700586-7 ]

7.  Gli Spazi di appoggio ed elementi funzionali alle Infrastrutture comprendono:

  • a.  Parchi urbani, ovvero ambiti classificati come “verde urbano esistente” sulla Tav. S.02 che, per la considerevole dimensione (superiore ai 40.000 mq), rappresentano importanti punti di appoggio per le Infrastrutture verdi e blu;
  • b.  Verde urbano esistente, definito e disciplinato dall’art. 8.2.2 lett. a delle NdA del PdS;
  • c.  Verde urbano di nuova previsione, definito e disciplinato dall’art. 8.2.2 lett. c delle NdA del PdS;
  • d.  Verde interno ai servizi, spazi verdi interni alle recinzioni di servizi comunali che possono costituire preziosi elementi di supporto alla rete, soprattutto negli ambiti più urbanizzati;
  • e.  Giardini tutelati, giardini per lo più privati e vincolati che, come i precedenti, possono costituire preziosi elementi di supporto alla rete, soprattutto negli ambiti più urbanizzati;
  • f.  Boschetti tematici; aree boscate realizzate in attuazione della Rete Ecologica prevista nel PGT previgente;
  • g.  Aree destinate all’agricoltura, vaste estensioni che, per il loro ruolo di presidio ambientale, giocano un ruolo fondamentale nel sistema a rete e vengono definite e disciplinate dagli articoli 24 e 25 delle NdA del PdR.

[ CDM-1539700586-8 ]

8.  I Parchi da consolidare e connettere attraverso le Infrastrutture verdi e blu in prospettiva del Parco Metropolitano comprendono:

  • a. Parco regionale Agricolo Sud Milano (PASM), con la sua estensione costituisce un insostituibile bacino di biodiversità per il sistema a rete, che lo collegherà al Parco regionale Nord Milano, nella prospettiva del Parco Metropolitano. Per la disciplina delle aree si rimanda al PTC del parco;
  • b.  Proposta di modifica perimetro PASM, le aree attualmente non ricadenti nel Parco Agricolo Sud Milano oggetto di proposta di ampliamento del Parco da parte del Comune di Milano sono individuate nella Tav. D.01; tale proposta sarà valutata per il parere di conformità da parte del PTC del Parco Agricolo Sud;
  • c.  Parco Regionale Nord Milano, tramite le Infrastrutture verdi e blu verrà collegato al PASM, nella prospettiva del Parco Metropolitano. Per la disciplina delle aree si rimanda al PTC del parco;
  • d.  PLIS Media Valle del Lambro, il PLIS, istituito su una vasta area lungo il corso del fiume in continuità con i comuni posti a nord, contribuisce a tutelare un corridoio ecologico primario e nel contempo un’infrastruttura blu fondamentale nella connessione tra gli habitat posti a nord della città e quelli posti a sud;
  • e.  Proposta PLIS Martesana, viene individuato nelle Tavv. S.03, D.01 e R.02 il perimetro relativo alla proposta di istituzione del PLIS della Martesana, parco da istituirsi con la finalità di tutelare e al contempo riqualificare e rivalorizzare dal punto di vista ambientale questa parte di città, incentivando le potenzialità ricreative e naturalistiche tipiche degli ambiti situati a ridosso del tracciato storico del naviglio Martesana;
  • f.  PLIS esterni, nella Tav. S.03 vengono riportati i PLIS esterni ai confini del territorio comunale per evidenziare le connessioni della rete con gli elementi ecologici al contorno.