[ CDM-1544102585-1 ]

Il presente paragrafo contiene la stima degli effetti, in termini di consumi energetici, conseguenti alla revisione del PGT 2012, con particolare riferimento agli strumenti messi in atto per promuovere gli interventi di efficientamento energetico degli edifici esistenti e di nuova costruzione, contenuti nel Piano delle Regole (art. 10).
Le valutazioni sono state effettuate confrontando gli scenari di sviluppo insediativo (Scenario ‘zero’ e Scenario di revisione del PGT) descritti al par. 6.2, con un orizzonte temporale al 2030, considerando i consumi energetici relativi al riscaldamento, alla produzione di acqua calda sanitaria e agli usi elettrici domestici (ivi inclusa la climatizzazione estiva).

Per la valutazione dei dati di base per entrambi gli scenari sono state effettuate le seguenti elaborazioni:

  • stima delle volumetrie esistenti (al 2017) ripartite per usi residenziali e per usi non residenziali a partire dal dato consolidato relativo al 2013 e dai dati sulle nuove costruzioni registrati nel CEER (Catastato Energetico Edifici Regionale) nel periodo 2013-2017;
  • stima delle nuove slp ad uso residenziale per il periodo 2017-2030 effettuata proporzionalmente ai valori di popolazione previsti negli scenari di sviluppo insediativo (parametro utilizzato: 50 mq/ab).

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In particolare, le ipotesi che sottendono gli scenari di riferimento comprendono:

Per lo scenario zero (PGT 2012)

  • per l'edificato esistente:
    • SL oggetto ogni anno di interventi di riqualificazione importante e di demolizione e ricostruzione stimata a partire dai dati registrati nel CEER nel periodo 2015-2017 (cioè a seguito dell'entrata in vigore del nuovo regolamento edilizio);
    • per gli interventi di cui al punto precedente riduzione stimata dei consumi specifici per riscaldamento pari al 40% rispetto allo stato di fatto;
    • tasso di trasformazione degli impianti da gasolio a metano/teleriscaldamento coerente con il trend storico (tasso annuo 10%);
    • penetrazione del teleriscaldamento secondo programma di sviluppo di A2A, con completamento entro il 2020 dell'estensione del servizio programmata (coerentemente con quanto previsto nel PAES);
    • calo dei consumi elettrici domestici procapite in linea con il trend attuale;
  • per le nuove edificazioni:
    • per tutte le SL rispetto dei parametri previsti per gli edifici a energia quasi zero, (così come definiti dalla Delibera di Giunta X/3868 e successivi Decreti attuativi); 
    • ripartizione delle nuove SL ad uso residenziale per tipologia di impianto di riscaldamento (e relativo vettore energetico) effettuata a partire dai dati sulle nuove edificazioni registrate nel CEER (Cened 2.0);
    • consumi elettrici domestici procapite in linea con il trend attuale al 2030, soddisfatti al 50% da fonti rinnovabili.

Per lo scenario di revisione del PGT

  • per l'edificato esistente:
    • SL oggetto ogni anno di interventi di riqualificazione importante e di demolizione e ricostruzione pari all'1% della SL esistente, di cui: 
      • 19% oggetto di demolizione e ricostruzione
      • 81% oggetto di ristrutturazione importante;
    • tasso di trasformazione degli impianti da gasolio a gas metano/teleriscaldamento coerente con il trend storico (tasso annuo 10%);
    • penetrazione del teleriscaldamento secondo programma di sviluppo di A2A, con completamento entro il 2020 dell'estensione del servizio programmata (coerentemente con quanto previsto nel PAES);
    • per gli interventi di riqualificazione importante di cui al primo punto, in applicazione di quanto previsto all'art. 10 del Piano delle Regole:
      • per il 25% della SL riduzione dei consumi specifici per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria pari al 20% rispetto allo stato di fatto;
      • per il 25% della SL riduzione dei consumi specifici per riscaldamento e acqua calda sanitaria pari al 40% rispetto allo stato di fatto;
      • per il 50% della SL riduzione dei consumi per riscaldamento e acqua calda sanitaria coerente con il raggiungimento di un EP globale inferiore del 20% rispetto ai valori previsti dalle norme vigenti (Delibera di Giunta X/3868 e successivi Decreti attuativi);
    • per gli interventi di demolizione e ricostruzione
      • per il 25% della SL rispetto dei requisiti per gli edifici a energia quasi zero;
      • per il 25% della SL rispetto dei requisiti per gli edifici a energia quasi zero, con una copertura del 55% dei consumi da fonti rinnovabili;
      • per il 50% della SL riduzione dei consumi per riscaldamento e acqua calda sanitaria coerente con il raggiungimento di un EP globale inferiore del 40% rispetto ai valori previsti dalle norme vigenti (Delibera di Giunta X/3868 e successivi Decreti attuativi);
    • sia per ristrutturazioni importanti che per demolizione e ricostruzione:
      • per il 50% delle SL consumi elettrici domestici procapite in linea con il trend attuale al 2030 (in calo rispetto di circa il 30% rispetto al 2016);
      • per il 50% delle SL consumi elettrici domestici procapite pari al 60% del valore stimato sulla base del trend attuale, in modo da tener conto dei minori carichi di raffrescamento legati agli interventi sull'involucro e della riduzione dell'EP globale (nei casi in cui siano state scelte tali opzioni).
  • per le nuove edificazioni:
    • per il 25% delle SL rispetto dei parametri previsti per gli edifici a energia quasi zero;
    • per il 25% delle SL rispetto dei requisiti per gli edifici a energia quasi zero, con una copertura del 55% dei consumi da fonti rinnovabili;
    • per il 50% delle SL Epgl inferiore del 40% rispetto ai valori limite (Delibera di Giunta X/3868 e successivi Decreti attuativi);
    • ripartizione delle nuove SL ad uso residenziale per tipologia di impianto di riscaldamento (e relativo vettore energetico) effettuata a partire dai dati sulle nuove edificazioni registrate nel CEER (Cened 2.0);
    • per il 50% delle SL consumi elettrici domestici procapite in linea con il trend attuale al 2030 (in calo rispetto di circa il 30% rispetto al 2016);
    • per il 50% delle SL consumi elettrici domestici procapite pari al 60% del valore stimato sulla base del trend attuale, in modo da tener conto dei minori carichi di raffrescamento legati agli interventi sull'involucro e della riduzione dell'EP globale (nei casi in cui siano state scelte tali opzioni).

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La tabella sottostante illustra gli effetti attesi al 2030 sull'edificato esistente a seguito della riqualificazione di parte del patrimonio in attuazione del PGT, mettendo a confronto la riduzione dei consumi energetici finali nello Scenario "zero" (PGT 2012) e nello Scenario di Revisione del PGT. Sono presi in considerazione i consumi per riscaldamento, acqua calda sanitaria e usi elettrici domestici.
Dai dati riportati emerge una maggiore efficacia della Revisione del PGT, rispetto alla versione 2012.
La differenza negli effetti attesi è attribuibile alle nuove norme e ai dispositivi incentivanti previsti dall'art.10 del Piano delle Regole, dai quali ci si attende una maggiore incidenza degli interventi di riqualificazione rispetto al trend attuale (in riferimento al PGT 2012 si segnala che, dall'entrata in vigore, a ottobre 2014, del Nuovo Regolamento Edilizio si è registrato uno scarso numero di richieste degli incentivi volumetrici ivi previsti).
Complessivamente con l'attuazione della Revisione del PGT ci si attende nel periodo 2016-2030 una riduzione di consumi energetici nell'edificato esistente pari al 13%.

    [ CDM-1544102585-4 ]

    È importante osservare che per la stima in oggetto sono stati presi in considerazione esclusivamente gli effetti di quanto previsto dal PGT. 
    Un ulteriore consistente contributo all'efficientamento dell'edificato e alla riduzione dei consumi energetici sarà dato dai dispositivi incentivanti esistenti a scala nazionale e regionale e dai dispositivi vigenti e previsti a scala comunale, fra i quali si segnalano:

    • il provvedimento di sconto sugli oneri di urbanizzazione (vigente);
    • il bando di incentivazione per interventi di riqualificazione energetica su interi edifici (bando BE2, di prossima pubblicazione - mix di contributo a fondo perduto e prestito a tasso agevolato);
    • il regolamento comunale per la qualità dell'aria (in fase di elaborazione, che potrebbe includere il divieto di utilizzo del gasolio per riscaldamento a partire da ottobre 2013).

    Rispetto alla ripartizione dei consumi finali per combustibile, tale ripartizione risulta essere pressoché identica nei due scenari. Rispetto alla situazione attuale, come illustrato in figura ci si attende una consistente riduzione del gasolio (la cui totale eliminazione potrebbe essere accelerata dal succitato regolamento comunale per la qualità dell'aria) a favore di gas naturale e teleriscaldamento. Per semplicità non è stata valutata, in questa fase, la potenziale introduzione delle pompe di calore nell'edificato esistente, a integrazione degli impianti termici già presenti.

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    Figura 6.4 Ripartizione dei consumi finali per riscaldamento in edificato esistente - stato di fatto e scenario al 2030

    [ CDM-1544102585-6 ]

    Con riferimento alle nuove edificazioni, la tabella sottostante illustra i consumi energetici aggiuntivi attesi al 2030 suddivisi per vettore energetico, connessi alle nuove edificazioni ad uso residenziale correlate agli scenari di sviluppo insediativo.
    In questo caso i dati disponibili hanno consentito di stimare anche la quota di edifici dotata di pompe di calore per il riscaldamento (tecnologia che ben si adatta alle caratteristiche prestazionali delle nuove costruzioni).
    Complessivamente ci si aspetta nello scenario oggetto della presente variante un aumento dei consumi inferiore rispetto a quello prospettato dal PGT 2012. Ciò è attribuibile sia agli effetti dell'art.10, così come riformulato nel Piano delle Regole, che a uno scenario di sviluppo insediativo meno consistente.

    [ CDM-1544102585-7 ]

    Da un confronto fra i dati sopra riportati e i dati relativi alle riduzioni attese sull'edificato esistente, si può osservare come per entrambi gli scenari, le riduzioni attese superino significativamente i consumi aggiuntivi dovuti alle nuove edificazioni. 

    In particolare con riferimento allo Scenario di Variazione del PGT, anche considerando ulteriori nuove edificazioni ad uso non residenziale, non quantificabili allo stato attuale e pertanto non valutate nel presente rapporto, visto l'ampio divario fra le riduzioni attese sull'edificato esistente (-1731 GWh) e i consumi aggiuntivi legati alle nuove edificazioni (+105.6 GWh), ci si può attendere comunque complessivamente al 2030 una riduzione dei consumi energetici negli edifici a seguito dell'attuazione della Revisione del PGT.